C’è una nube minacciosa sopra il cielo dell’Intelligenza Artificiale

Il  libro di  Nick Bostrom è stato il primo a vederla e dopo una sua profonda analisi, lancia un allarme che ha avuto eco in tutto il mondo. Bostrom si e ci domanda. Siamo proprio certi che riusciremo a governare senza problemi una macchina «superintelligente» dopo che l’avremo costruita ?
Se lo scopo dell’attuale ricerca sull’Intelligenza Artificiale è quello di costruire delle macchine fornite di un’intelligenza generale paragonabile a quella umana, per capacità di accumulo non più di informazioni ma veri e propri ricordi, che le consentono anche di rigenerarsi, curarsi, riprodursi;  Quanto tempo occorrerà a quelle macchine, una volta costruite, per superare e surclassare le nostre capacità intellettive?

Poco, pochissimo. Anni o mesi non è importante ma.

Una volta raggiunto un livello di intelligenza paragonabile al nostro, alle macchine basterà un piccolo passo per «decollare» esponenzialmente, dando origine a super intelligenze che per noi risulteranno rapidamente inarrivabili, ineguagliabili, ingovernabili.

A quel punto le nostre creature potrebbero scapparci di mano, non necessariamente per «malvagità», ma anche solo come effetto collaterale della loro attività caratteristica.

Potrebbero arrivare a distruggerci o addirittura a distruggere il mondo intero ?

Per questo – sostiene Bostrom – dobbiamo preoccuparcene ora.

Per non rinunciare ai benefici che l’Intelligenza Artificiale potrà apportare.

È necessario quindi che la ricerca tecnologica e tutti gli scienziati oggi impegnati si pongano adesso le domande che questo libro pone con enorme chiarezza e preoccupante premonizione.

Tutti potremo fruire dei benefici di un alieno in casa od in ufficio, che si possa occupare di tutte le incombenze quotidiane, ripetitive e noiose che rappresentano la principale causa di tutte quelle aberrazioni umane quali l’ ansia le angosce.

Ma !

Potremo fidarci di macchine o presunte tali che da un lato provvedono alla soluzione dei nostri problemi, ma dall’altro possono anche pensare di prendere il nostro posto; Nella società o nell’impresa od in famiglia. (Tutti quanti spesso mossi da puri interessi economici, quindi anche facilmente corruttibili)

Prendere decisioni ed al nostro posto ordinare, riferire od omettere, semplicemente perché il suo scopo sarà quello di preservare la nostra persona.

Macchine od automi senza personalità forse non potranno incidere sulla realtà, come normalmente fanno tutti per mantenere  quello stile di vita che quotidianamente costruisce ciascuno di noi, spesso anche costretti con piccole bugie, però utili a mantenere dei rapporti. Sociali Appunto.

Si potrebbe ipotizzare ad una società parallela, ovviamente meno aggressiva e litigiosa, più rispettosa dell’ambiente ed incline al riciclo dei materiali e dei prodotti.

Una società parallela dove avremo solo da imparare, senza estremismi religiosi e politiche antisociali del governo.

Intelligenza Artificiale quale mente, per i professionisti: Lo stato dell’arte in Ufficio

Nel corso delle ricerche eseguite per dotare lo studio di tutte le caratteristiche per dialogare con la Pubblica Amministrazione oppure finalizzate a dotare lo studio degli strumenti più attuali ed innovativi utili a velocizzare, semplificare le attività di studio stesse.

Ci siamo resi conto che l’impiego della Intelligenza Artificiale nello studio professionale oltre l’attività di segreteria, potrà trovare molte applicazioni e non per attività futili o di svago legate alla gestione domotica degli ambienti occupati dai dirigenti e dal responsabile dello studio.

Sicuramente l’IA potrà rendere la pubblica e privata amministrazione più fruibile e produttiva.

Non ci rimane quindi che attendere i prossimi sviluppi tenuto conto della spinta dovuta alla pandemia in COVID-19 che ha spinto alla digitalizzazione tutte le imprese, la restante parte della pubblica amministrazione non ancora digitalizzata e quella digitalizzata ha incrementato gli algoritmi nei controlli e nell’analisi dei dati per scovare l’evasione.

È giusto quindi porci la medesima domanda.

Quale mente implementa l’Intelligenza Artificiale, ricordiamo il quesito che attanaglia gli osservatori.

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