Scheda carburante: proroga rinvio abolizione al 31 Dicembre 2018
Scheda carburante: proroga rinvio abolizione al 31 Dicembre 2018
Indice
- Introduzione alla proroga della scheda carburante
- Nuovi obblighi per la fatturazione elettronica
- Strumenti di pagamento tracciabili dal 1° luglio 2018
- Mezzi di pagamento accettati dall’Agenzia delle Entrate
- Conclusioni
Introduzione alla proroga della scheda carburante
La scheda carburante, destinata inizialmente a essere abolita dal 1° luglio 2018 in base alle disposizioni della Legge di Bilancio 2018, ha subito una proroga ufficiale. Con il Decreto-Legge 28 giugno 2018, n. 79, è stata estesa fino al 31 dicembre 2018 la possibilità di utilizzare la scheda carburante per le transazioni legate al rifornimento.
Questa proroga rappresenta un’importante boccata d’ossigeno per molte aziende e contribuenti che stavano cercando di adattarsi al nuovo sistema di fatturazione elettronica, ormai obbligatoria per alcune categorie di spesa. Tuttavia, è essenziale ricordare che dal 1° luglio 2018 è obbligatorio l’uso di strumenti di pagamento tracciabili per garantire la deducibilità dei costi e la detraibilità dell’Iva sull’acquisto di carburante.
Nuovi obblighi per la fatturazione elettronica
La Legge di Bilancio 2018 aveva inizialmente introdotto l’obbligo della fatturazione elettronica per tutte le cessioni di carburante a partire dal 1° luglio 2018. Questo obbligo riguardava in particolare i soggetti passivi Iva, che avrebbero potuto acquistare carburante solo utilizzando strumenti di pagamento tracciabili.
Secondo l’art. 164 del TUIR e l’art. 19-bis1 del DPR 633/72, i pagamenti in contanti non sono più accettati per la deducibilità dei costi relativi al carburante e per la detrazione dell’Iva. Di conseguenza, è essenziale utilizzare strumenti tracciabili se si desidera continuare a usufruire dei vantaggi fiscali collegati all’acquisto di carburante.
Nonostante la proroga dell’obbligo di fatturazione elettronica per il carburante fino al 31 dicembre 2018, l’uso di strumenti di pagamento tracciabili rimane un requisito fondamentale. Ignorare questa disposizione può comportare la perdita del diritto alla deduzione dei costi e alla detrazione dell’Iva.
Strumenti di pagamento tracciabili dal 1° luglio 2018
Dal 1° luglio 2018, i soggetti passivi Iva devono necessariamente utilizzare strumenti di pagamento tracciabili per l’acquisto di carburante destinato a veicoli aziendali o utilizzati a scopo lavorativo. Questa norma si applica a tutte le transazioni effettuate presso le stazioni di servizio, sia per autovetture che per mezzi commerciali.
Non è più possibile utilizzare il contante per dedurre i costi relativi al carburante o detrarre l’Iva associata. Questo obbligo ha lo scopo di incrementare la trasparenza fiscale e di combattere l’evasione fiscale, promuovendo al contempo una maggiore responsabilità contabile.
L’adozione di pagamenti tracciabili è quindi non solo un obbligo legale, ma anche una opportunità per le aziende di migliorare la gestione delle spese legate al carburante. Questo cambiamento, se gestito correttamente, può portare a un miglioramento dell’efficienza operativa e alla riduzione dei rischi fiscali.
Mezzi di pagamento accettati dall’Agenzia delle Entrate
Con il Provvedimento del 4 aprile 2018, l’Agenzia delle Entrate ha specificato quali mezzi di pagamento sono considerati idonei per garantire la deducibilità del costo del carburante e la detraibilità dell’Iva. Tra questi mezzi troviamo:
- Assegni bancari e postali, sia circolari che non circolari.
- Vaglia cambiari e postali, strumenti tradizionali ma tracciabili.
- Carte di debito, carte di credito e carte prepagate.
- Addebito diretto.
- Bonifico bancario o postale.
- Bollettino postale.
È importante notare che i pagamenti effettuati con questi strumenti di pagamento saranno considerati validi anche se avvengono in un momento diverso rispetto alla cessione del carburante, offrendo così una certa flessibilità operativa.
Questa flessibilità consente alle aziende di gestire i pagamenti in modo efficiente, garantendo al contempo la conformità con le normative fiscali. È quindi essenziale utilizzare i mezzi di pagamento indicati per mantenere la deducibilità dei costi e la detraibilità dell’Iva.
Conclusioni
La proroga della scheda carburante fino al 31 dicembre 2018 offre un margine di tempo importante per consentire alle aziende di adeguarsi alle nuove normative in materia di fatturazione elettronica. Tuttavia, l’obbligo di utilizzare strumenti di pagamento tracciabili è già in vigore dal 1° luglio 2018, e rappresenta un passo cruciale verso una maggiore trasparenza fiscale.
In sintesi, adattarsi a questi cambiamenti è essenziale per le imprese che desiderano continuare a beneficiare della deduzione dei costi relativi al carburante e della detrazione dell’Iva. Questo nuovo sistema offre anche un’opportunità di miglioramento per quanto riguarda la gestione delle spese aziendali, portando a una maggiore efficienza operativa e a un miglior controllo dei costi.
Scheda carburante: proroga rinvio abolizione al 31 Dicembre 2018
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