oligarchi pronti a sganciarsi: sono le donne a rompere gli indugi

oligarchi pronti a sganciarsi: sono le donne a rompere gli indugi

oligarchi pronti a sganciarsi: sono le donne a rompere gli indugi.

Tra gli oligarchi russi monta il malcontento contro Putin e la guerra voluta dallo “zar 4.0”, sta toccando seriamente i loro interessi economici, ma soprattutto sono i patrimoni ad essere aggrediti ed erosi.

Deripaska e Fridman lo sfidano, e strizzano l’occhio alle proteste di piazza, mentre Roman Abramovich media con Kiev per arrivare al cessate il fuoco.

È Mordashov il primo oligarca colpito dall’Italia Sequestrato ad Imperia il maxi yacht «Lady M» Già congelati beni di lusso per 140 milioni.

L’Europa con le mani legate

Perchè non può intervenire con i militari, punta sulle sanzioni economiche per cercare di fermare Vladimir Putin e la guerra in Ucraina.

Gli oligarchi, inseriti nella black list europea vedono aggredito e non solo dall’europa il loro patrimonio e potrebbero a loro volta rivoltarsi contro il presidente russo.

Al momento, però, quasi tutti tacciono.

Chi non tace sono le figlie dei ricchissimi di Mosca e dintorni. Le chiamano rich kids (o rich girls), si schierano apertamente contro la guerra in Ucraina attraverso i social forti dei milioni di follower precisano che non tutti i Russi sono d’accordo con Putin, molte avvertono sulla pericolosa disinformazione in Russia e si pongono così molto più avanti dei loro stessi padri.

Gli oligarchi sono da tempo attenzionati anche in Italia.

Ad occuparsene proprio oggi è stato il Ministero dell’Economia e delle Finanze che per questo ha riunito il Comitato di Sicurezza Finanziaria. Tenuto conto della pubblicazione

A strettissimo giro è infatti arrivata anche la richiesta della Uif di Bankitalia a banche e operatori finanziari di comunicare «non appena possibile» considerate le difficoltà che si incontrano per notificare atti agli oligarchi le misure di congelamento di fondi e risorse economiche» dei soggetti russi colpiti dalle sanzioni europee.

Il Csf, fondato nel 2001

Presieduto dal Direttore Generale del Tesoro, è composto da rappresentanti del Mef, dell’Interno, della Giustizia, degli Affari Esteri, della Banca d’Italia, della Consob, dell’Isvap, dell’Unità di informazione finanziaria, della GdF, della DiA, dei Carabinieri e della Direzione Nazionale Antimafia.

«Il Comitato – spiega il Mef – ha condotto una ricognizione delle misure di congelamento di fondi, risorse economiche mobili e immobili, sinora adottate nei confronti delle persone ed entità russe individuate nelle liste allegate ai suddetti regolamenti, e degli scambi informativi in corso». Quindi ora: «Il Comitato continuerà a garantire il massimo raccordo delle iniziative e azioni amministrative e investigative necessarie ad assicurare l’efficacia delle sanzioni».

Il rischio per l’Italia

Tutti sanno che gli oligarchi hanno una serie di cittadinanze ciascuno, Malta in particolare per attrarre investitori negli anni ha concretato una vera e propria svendita.

Gli oligarchi con cittadinanza maltese possono decidere di venire a svernare da noi.

La Banca Centrale Russa, intanto, annuncia misure per «supportare il settore finanziario» sotto pressione a causa delle sanzioni.

Oligarchi pronti a sganciarsi: sono le donne a rompere gli indugi.

Decreto Rilancio: il testo pubblicato in Gazzetta

Decreto Rilancio: il testo pubblicato in Gazzetta

Decreto Rilancio: il testo pubblicato in Gazzetta

La manovra da 55 miliardi per la ripresa prevede: 4 miliardi per il taglio delle tasse, 15 per le aziende, 3,25 alla sanità, 1,4 a Università e ricerca, 2 al turismo

Nella Gazzetta Ufficiale del 19 maggio 2020, n. 128 è stato pubblicato il D.L. 19 maggio 2020, n. 34 recante “Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonche’ di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19”.

La manovra, da 55 miliardi per la ripresa dell’Italia post lockdown, prevede: 4 miliardi per il taglio delle tasse, 15 miliardi per le aziende, 3,25 miliardi alla sanità, 1,4 miliardi a Università e ricerca, 2 miliardi al settore turistico.

Sommario:

Contributi a fondo perduto

10 miliardi alle imprese con fatturato non superiore di 5 milioni, accreditabili direttamente dall’Agenzia delle Entrate, a condizione che l’azienda abbia subito una diminuzione dei ricavi di almeno un terzo ad aprile rispetto al medesimo periodo dell’anno 2019. L’istanza deve essere corredata dall’autocertificazione di regolarità antimafia. L’indennizzo è pari al:

  • 20% per i fatturati fino a 400mila euro,
  • 15% fino tra 400mila euro e un milione
  • 10% da un milione a 5 milioni.

Canoni di locazione

Previsto un credito d’imposta del 60% per tre mensilità, a patto che sia registrata una perdita del fatturato di almeno il 50% rispetto al mese di riferimento.

Medie imprese

Le imprese tra 5 e 50 milioni di fatturato, che abbiano patito un calo dei ricavi non inferiore al 33%, potranno beneficiare di un sostegno alla ricapitalizzazione e della detassazione degli aumenti di capitale, a condizione che non sia inferiore a 250.000 euro. Sconto fiscale fino a 2 milioni, in tre anni, su Ires o Irpef per favorire le ricapitalizzazioni private.

Grandi imprese

Cassa depositi e prestiti, attraverso il cd. Patrimonio Rilancio opererà concedendo alle S.p.A., anche quotate, prestiti obbligazionari convertibili, oppure garantendo la partecipazione ad aumenti di capitale e l’acquisto di azioni quotate sul mercato secondario in ipotesi di operazioni strategiche. Patrimonio Rilancio sarà sostenuto tramite titoli di Stato emessi dal Mef.

Debiti della PA

Anticipati 12 miliardi, da rimborsare in 30 anni, a enti locali e sistema sanitario, destinati a pagare i debiti contratti dalle pubbliche amministrazioni per forniture, appalti e prestazioni, dei quali:

  • 6,5 miliardi a Comuni, Province e Città metropolitane,
  • 1,5 miliardi alle Regioni,
  • 4 miliardi alle ASL.

Enti locali

Stanziati 3,5 miliardi per gli enti locali. Il 30 per cento del fondo verrà erogata a ciascun ente, come acconto su quanto spettante, calcolato in proporzione alle entrate al 31 dicembre 2019. 100 milioni previsti per indennizzare i Comuni per i mancati incassi della tassa di soggiorno.

Irap per imprese fino a 250 milioni

Stop a saldo e acconto del 40% Irap, dovuto a giugno dalle imprese fino a 250 milioni di fatturato, escluse:

  • banche,
  • enti finanziari,
  • assicurazioni
  • pubbliche amministrazioni.

Sport

Fino al 30 giugno le società ed associazioni sportive, sia professionistiche che dilettantistiche, non dovranno corrispondere i canoni di locazione e di concessione di impianti sportivi pubblici dello Stato e degli enti territoriali. Gli acquirenti di ticket per assistere a eventi sportivi possono presentare istanza di rimborso e il gestore dell’impianto, in alternativa, può rilasciare un voucher di stesso valore. Per i mesi di aprile e maggio, indennità di 600 euro per i lavoratori sportivi impiegati con rapporti di collaborazione.

Strutture turistiche

Soppresso il versamento della prima rata Imu, quota-Stato e quota-Comune, con scadenza 16 giugno, per alberghi, agriturismi, villaggi turistici, e similari.

Sanificazione

Per le spese di sanificazione previsto un credito d’imposta del 60%, ampliato pure al terzo settore.

Bar e ristoranti

Bar, ristoranti, locali all’aperto, saranno esenti dalla tassa sull’occupazione di suolo pubblico per i tavolini collocati all’aperto, fino ad ottobre prossimo. Beneficeranno anche di un credito di imposta, cedibile, pari al 60% delle spese destinate agli interventi per far ripartire l’attività.

Cassa integrazione

Ulteriori 9 settimane di cassa integrazione si aggiungono alle 9 settimane contemplate dal cd. Cura Italia:

  • 5 si potranno impiegare fino alla fine di agosto, per chi ne abbia già usufruito,
  • 4 tra settembre e ottobre.

Lavoratori autonomi

Esteso, anche per il mese di aprile, l’indennizzo di 600 euro per i professionisti e collaboratori. L’importo lievita a 1.000 euro, per il mese di maggio, per i liberi professionisti purché:

  • titolari di partita Iva attiva
  • iscritti alla Gestione separata Inps
  • non beneficiari di pensione
  • non iscritti ad ulteriori forme previdenziali obbligatorie,
  • che abbiano subito una riduzione di almeno il 33% del reddito del bimestre marzo-aprile, rispetto al reddito del secondo bimestre dell’anno precedente.

Per i lavoratori agricoli il bonus di aprile è di 500 euro.

Colf e badanti

Ai lavoratori domestici titolari, al 23 febbraio 2020, di uno o più contratti di lavoro per una durata globale superiore a 10 ore settimanali, viene ammesso un indennizzo mensile di 500 euro, per aprile e maggio, 600 euro per i contratti che oltrepassano le 20 ore settimanali.

Stranieri e lavoro irregolare

Si può presentare istanza al fine di concludere un contratto di lavoro subordinato con cittadini stranieri presenti sul territorio, ovvero per dichiarare la sussistenza di un rapporto di lavoro irregolare, con cittadini italiani o cittadini stranieri, per:

  • lavoratori agricoli,
  • colf,
  • badanti.

Gli stranieri titolari di permesso di soggiorno decaduto tra ottobre 2019 e gennaio 2020 possono richiedere il permesso temporaneo di 6 mesi.

Sono esclusi:

  • datori di lavoro condannati negli ultimi 5 anni per i reati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, diretti al reclutamento di persone da destinare alla prostituzione, o allo sfruttamento di minori.
  • cittadini stranieri destinatari di provvedimento di espulsione.

Provvidenze familiari per lavoratori

Numerose misure per i lavoratori:

  • 1.200 euro di bonus babysitter per chi non ha beneficiato di quello previsto dal d.l. Cura Italia
  • 2.000 euro di bonus babysitter per medici e operatori sanitari
  • bonus baby sitter spendibile per i centri estivi
  • 15 giorni di congedo parentale straordinario con retribuzione al 30%, fino a luglio, per chi ha figli sotto i 12 anni
  • i lavoratori dipendenti del settore privato con figli sotto ai 14 anni, fino al termine dell’emergenza sanitaria possono operare in smart working, se detta modalità risulti compatibile con le peculiarità della prestazione
  • ulteriori 12 giorni di permesso ex legge 104.

Reddito di emergenza

Stanziato 1 miliardo per erogare due mesi di Reddito di emergenza, da 400 a 800 euro mensili, per i nuclei familiari in difficoltà. Tra i requisiti:

  • residenza in Italia,
  • reddito familiare inferiore al reddito di emergenza spettante,
  • patrimonio mobiliare familiare 2019 inferiore a 10mila,
  • Isee inferiore a 15mila euro,
  • non beneficiare di ulteriori sussidi.

Bonus vacanze

Per i nuclei familiari con Isee non superiore a 40.000, è previsto un bonus, spendibile dal I luglio al 31 dicembre prossimi, per servizi in ambito turistico, in Italia:

  • 500 euro per ogni famiglia,
  • 300 euro per i nuclei familiari composti da due persone,
  • 150 euro per quelli composti da una sola persona,

Il bonus è fruibile:

  • l’80% a titolo di sconto,
  • il 20% come detrazione di imposta.

Affitti

Ulteriori 140 milioni di euro destinati al fondo per gli affitti.

Bonus bici

Pari al 60% dell’importo versato fino a concorrenza di 500 euro.

Edilizia

Incentivo al 110% per i lavori di riqualificazione energetica e antisismica, con facoltà di cessione del credito maturato agli istituti bancari, oppure di beneficiare dello sconto in fattura dall’impresa che esegue i lavori.

Versamenti tasse e contributi

I versamenti di tasse e contributi, sospesi per i mesi di marzo, aprile e maggio, slitta al 16 settembre e potrà avvenire, senza sanzioni e interessi, in un’unica soluzione o in 4 rate mensili di pari importo a decorrere da mese di settembre. Sospesi i pignoramenti su stipendi e pensioni.

Sanità

3,25 miliardi alla sanità:

  • 1,25 miliardi per implementare l’assistenza sanitaria e sociosanitaria territoriale,
  • 1,46 miliardi per gli ospedali,
  • 430,9 milioni per interventi sul personale sanitario (assunzione di 10.000 infermieri),
  • 95 milioni per finanziare 3.800 contratti di specializzazione sanitaria.

DPI

Soppressa l’Iva nel 2020, che salirà al 5% nel 2021, su mascherine, gel disinfettanti e sugli altri dispositivi di protezione individuale destinati alla prevenzione del contagio.

16 mila insegnanti da stabilizzare

Entro il prossimo settembre 8 mila docenti verranno stabilizzati tramite concorso ordinario, altri 8mila attraverso il concorso straordinario.

Scuole

331 milioni previsti per la ripresa delle attività scolastiche, a settembre, in condizioni di sicurezza.

Centri estivi

150 milioni destinati al Fondo per le politiche per la famiglia per centri estivi e lotta alla povertà educativa.

Librerie, musei, cinema

210 milioni a librerie, editoria, musei e luoghi di cultura, da erogare tramite il Fondo emergenze imprese e istituzioni culturali, a titolo di ristoro delle perdite derivanti dall’annullamento di spettacoli, fiere, congressi e mostre. Prevista l’emissione dei voucher per chi abbia acquistato biglietti per cinema, teatri, musei e altri luoghi della cultura.

Nome e Cognome
eMail

Versamenti; Tassa imbarcazioni

Versamenti; Tassa imbarcazioni

Tassa sulle imbarcazioni da diporto

L’argomento nautica da diporto interessa sempre maggiori utenti, spesso sono solo i budget a disposizione a determinare la tipologia di imbarcazione da possedere.

Analizzando nello specifico i costi di esercizio di una imbarcazione non sono solo le dimensioni a stabilire i costi maggiori, anzi. Ad esempio una imbarcazione in vetroresina lunga 10 metri, dotata di due motori italiani a gasolio avrà costi di esercizio e manutenzione sicuramente minori di una barca di 7 metri con un solo motore non italiano.

Tanti cercano soluzioni di impiego per la loro imbarcazione, alternative al diporto canonico per finanziarsi e consentirsi l’unico vero svago, vivere il mare. Ricordiamo il Boat & Breakfast trattato in un precedente post.

Tornando all’argomento del post le imposte,

Esse gravano sulle imbarcazioni così come la manutenzione ordinaria, tra le imposte indirette ricordiamo l’imposta IVA e l’importanza della territorialità per l’esenzione secondo la circolare n° 43E del 29 Settembre 2011. Anche questo argomento è stato approfondito nel precedente post. Limitatamente alle attività portuali.

Diciamo subito che la tassa sulle imbarcazioni (unità da diporto) è stata abolita dal comma 366, articolo 1 della legge n. 208/2015, limitatamente a quelle imbarcazioni non immatricolate non iscritte al RINA.

L’Agenzia delle Entrate non ha ancora provveduto ad emanare una circolare specifica riguardo le modalità per non incorrere in penalità o sanzioni, pertanto bisogna fare riferimento all’ultima circolare utile precisamente la n° 16/E del 30 Maggio 2012. Sul sito istituzionale della stessa A. d E. sono stati semplicemente aggiornati i lineamenti fondamentali della tassa sulla imbarcazioni.

Parametri di calcolo, come pagare
I possessori di unità da diporto dai 14,01 metri di lunghezza, in precedenza erano 10 mt. sono tenuti a pagare appunto la tassa annuale così come prevista dall’Art. 23 DL 69/2013.
Di seguito la tabella comparativa per determinare l’importo della tassa dovuta di seguito come pagarla, la scadenza prevista e i moduli di pagamento, considerata la vetustà dell’aggiornamento consigliamo di seguire direttamente il sito dell’Agenzia delle Entrate.

Quanto pesa la tassa

La tabella rappresenta la sintesi dell’assoggettamento in base alla lunghezza dell’imbarcazione:

Sono tenuti al pagamento della tassa, non solo i proprietari delle barche, ma anche gli usufruttuari e gli acquirenti se hanno stipulato un patto di riservato dominio. È importante rimarcare la circostanza secondo la quale in caso di noleggio occasionale il noleggiante rimane obbligato in solido con l’armatore.

Lunghezza scafo *

Tassa annuale **

da 14,01 a 17

870,00

da 17,01 a 20

1.300,00

da 20,01 a 24

4.400,00

da 24,01 a 34

7.800,00

da 34,01 a 44

12.500,00

da 44,01 a 54

16.000,00

da 54,01 a 64

21.500,00

superiore a 64

25.000,00

*    Lunghezza in metri lineari dalla plancia se c’è o specchio di poppa al tutto fuori o delfiniera di prua.

**  Importi espressi in Euro (€)

La tassa è ridotta:

  1. a zero il primo anno di assoggettamento, infatti; La tassa è dovuta solo a partire dal secondo anno di immatricolazione/iscrizione,
  2. del 50% per le barche a vela con motore ausiliario, che abbiano un rapporto fra superficie velica e potenza del motore uguale o maggiore di 0.5,
  3. del 15% dopo 5 anni dalla data di costruzione;
  4. del 30% dopo 10 anni
  5. del 45% dopo 15 anni.

Scadenza e modulistica da utilizzare

La tassa deve essere versata ogni anno, entro il 31 maggio. È facile consigliare di concentrare in questo periodo la scadenza della polizza di assicurazione rc obbligatoria sui motori.

Il versamento della tassa sulle imbarcazioni da diporto, si esegue compilando il modello “F24 completo di tutti i dati propri del documento di pagamento nonché gli elementi identificativi del pagamento” in cui nello specifico va inserito il codice tributo 3370.

Nel caso di errore dopo aver versato una somma eccedente l’imposta dovuta, è possibile richiedere il rimborso.

La somma versata in eccesso non è compensabile con annualità successive.

In caso nel corso dell’anno dovessimo cambiare imbarcazione, la differenza di imposta dovuta per acquisto di imbarcazione più grande, va versata al momento della iscrizione dell’acquisto, se contestuale anche la cessione della vecchia barca.

È fuori dubbio la tassa sulle imbarcazioni da diporto è dovuta per ciascuna imbarcazione, un armatore intestatario di più imbarcazioni sarà chiamato a pagare la tassa per ciascuna di loro.

La richiesta di rimborso deve essere inviata online (direttamente dal contribuente tramite Entratel o Fisconline, oppure tramite caf, commercialisti e gli altri soggetti intermediari fiscali abilitati).

Alcuni casi di esenzione, quando la tassa non è dovuta:

– le unità obbligatorie di salvataggio; per le unità usate da enti e associazioni di volontariato ai fini di assistenza sanitaria e pronto soccorso non anche per altri tipi di associazioni o enti di volontariato;
– per le unità di portatori di handicap che richiedono l’utilizzo delle unità stesse;
– per i battelli di servizio (per convalidare l’esenzione, i battelli in questione  devono riportare l’indicazione dell’unità da diporto che servono);
– le nuove unità da diporto con “targa prova” che quindi sono di stanza ancora nel magazzino o nel negozio del produttore/venditore;
– per le unità inserite in contratti di locazione finanziaria che però si sono risolti per inadempienza dell’utilizzatore. ( si ricorda che la morosità deve risultare da sentenza passata in giudicato).


Per qualsiasi dubbio, oppure per la semplice assistenza alla corretta applicazione della norma e dell’F24 per il pagamento, non esitate a compilare il modulo di contatto, il quale grazie alla completa gratuità per gli utenti internet sta riscuotendo notevole successo. Siamo sicuri che possa essere utile anche a voi.


Free Contact : [contact-form-7 id=”204″ title=”Modulo di contatto”]


Versamenti; Tassa imbarcazioni

Unita da diporto e business

Unita da diporto e business

Unita da diporto e business

Si siamo quasi, tra qualche settimana si va a mare i lavori in barca sono cominciati.

Ciascuno avrà il suo bel da fare per rendere l’imbarcazione affidabile e sicura per soddisfare tutti i bisogni estivi.

Ogni barca sarà rimessa a nuovo per destinarla alle attività estive. Gare sportive e non, regate e quant’altro offre l’intrattenimento e l’escursione nautica. A salerno grazie al fenomeno turistico. L’indotto annovera certamente quello nautico e lo sfruttamento dei natanti per le attività che nella nostra città sta catturando le attenzioni di moltissimi armatori. I quali hanno capito che la propria barca anche se ferma al pontile purché bella e confortevole. Può essere impiegata in attività economiche e produttive ad esempio. Il boat & breakfast.

Il trattamento fiscale delle attività da diporto a scopi economici e commerciali segue le caratteristiche fiscali dell’armatore a seconda se:

  1. è una persona fisica, tenuto conto se l’attività è occasionale o è parte di un’attività di impresa individuale;
  2. è una persona giuridica senza alcuna distinzione se l’attività è occasionale ovvero rientra in quella caratteristica della società stessa

Analizzare le circostanze non interessa il testo. Ma vogliamo solo anticipare che in tutte le circostanze, non sarà facile. Evitare sanzioni in caso di controlli se prima non si siano comunicate le attività sportive ed economiche in capitaneria.

Gran parte delle attenzioni in caso di accessi a bordo da parte degli organi verificatori. I quali spesso sono militari della Guardia di Finanza, sono concentrate su due locuzioni per la cessione temporanea della imbarcazione del natante o della nave. “Noleggio e Locazione”.

Le attività assimilabili a locazione e noleggio sono. L’addestramento per i praticanti di immersioni subacquee a scopo sportivo o ricreativo. La scuola le esercitazioni e le escursioni in nautica a motore e di vela, lo sci nautico.

Rientrano nelle attività di noleggio anche. Il traino di piccoli gommoni piattaforme galleggianti e giochi d’acqua. Il volo ascensionale, le brevi gite turistiche in mare, lo sci nautico per conto terzi, unità di appoggio anche alle immersioni (diving). Altre di queste attività riguardano. I baby-jet, le brevi gite turistiche in mare, le visite alle bellezze naturali delle coste e in genere tutte quelle micro attività di carattere stagionale. Che si svolgono nelle zone turistiche con l’impiego dei natanti.
Dall’entrata in vigore del codice della nautica. I natanti possono essere impiegati anche come unità di appoggio ai subacquei in immersione a scopo sportivo e ricreativo.

Il Codice della Nautica (D.L. 18 luglio 2005 n.171) ed il Regolamento di attuazione al Codice della Nautica (D.M. 29 luglio 2008 n. 146) disciplinano rispettivamente. I due contratti quello di locazione e quello del noleggio. Nonché la materia della sicurezza della navigazione delle unità da diporto impiegate in attività di noleggio e di quelle utilizzate da supporto per le immersioni.

Per meglio comprendere la normativa a supporto e di riferimento è necessario definire meglio la locazione ed il noleggio.
 
Definizione della Locazione marittima
Si intende per locazione. Il contratto con cui una delle parti si obbliga. In cambio di un corrispettivo a far godere all’altra per un dato periodo di tempo l’unità da diporto. In tal caso l’unità passa in godimento autonomo del conduttore. Che non assumerà la qualifica di armatore, ma solo quella di comandante, il quale esercita con essa la navigazione e ne assume la responsabilità. Sia della unità a lui affidata che dei suoi ospiti trasportati o conviviali.
In tale regime l’unità è condotta con la patente nautica. Se prescritta per il tipo di imbarcazione, e può imbarcare il numero dei passeggeri indicati nella licenza di navigazione della barca stessa.
Il regolamento di attuazione non si occupa della sicurezza delle unità impiegate in attività di locazione. Per cui la materia resta disciplinata dalle regole previste per unità da diporto private e dal codice civile per il medesimo titolo.
 
Definizione di noleggio marittimo (charter)
Si intende per noleggio il contratto con cui una delle parti. Sempre a seguito di un pattuito corrispettivo, si obbliga a mettere a disposizione dell’altra parte. L’unità completa di comandante ed equipaggio, funzionante per un determinato periodo di tempo. Da trascorrere a scopo ricreativo in zone marine o acque interne come pattuite, da fermo o in navigazione, alle condizioni stabilite dallo stesso contratto.
L’unità noleggiata rimane nella disponibilità del noleggiante, alle cui dipendenze resta anche l’equipaggio. Ma non il comandante, il quale potrebbe anche coincidere con l’armatore del natante a noleggio.
Per comandare le unità impiegate nell’attività di noleggio la sola patente nautica non basta infatti, è necessario possedere un’apposita qualifica, di cui al decreto n. 121 del 10 maggio 2005 recante la disciplina dei titoli professionali del diporto, che stabilisce anche i requisiti necessari e le modalità per conseguirli.

Il Regolamento di attuazione al Codice della nautica. Stabilisce che le unità impiegate nell’attività di noleggio non possono imbarcare un numero superiore a 12 passeggeri. Sono sempre esclusi dall’imbarco i bambini di età inferiore ad un anno. L’equipaggio deve essere previsto e comunque ricompreso nel conteggio degli imbarcati.

Qualora tali unità trasportino più di 12 passeggeri. Queste sono considerate navi passeggeri ed assoggettate alle norme di sicurezza previste dalla Direttiva 98/18/CE (recepita in Italia con il D.L. 4 febbraio 2000 n. 45), o dalla Convenzione internazionale per la salvaguardia della vita umana in mare (SOLAS – Safety Of Life At Sea) se impiegate in navigazione internazionale.

Le unità da diporto possono essere impiegate anche in attività multiple

Tutte le attività ludiche alle quali si vuol destinare od impiegare l’unità anche simultaneamente, ma devono essere sempre indicate ed elencate sulla licenza di navigazione.

Non è consentito però a chi fa locazione e/o noleggio utilizzare l’unità per altri fini privati di diporto cui sono destinate le unità non commerciali.
Anche i natanti da diporto possono essere utilizzati, in attività di locazione o noleggio, per finalità ricreative connesse al turismo locale.

Norme di Sicurezza della Navigazione per le unità da diporto impiegate in attività di noleggio

Il Regolamento al Codice della Nautica (D.M. 29 luglio 2008 n. 146) disciplina dall’art. 78 all’art. 89 le norme di sicurezza specificatamente per le imbarcazioni e natanti da diporto impiegate in attività da noleggio. Tale decreto rappresenta il primo documento in assoluto che regola in modo organico la sicurezza della navigazione delle unità da diporto impiegate ai fini commerciali.

Il regolamento stabilisce un complesso di regole autonome da quelle sulla disciplina della navigazione da diporto puro (non commerciale). Che garantiscono l’idoneità delle unità impiegate nel noleggio, che in sintesi si possono assimilare a piccole navi passeggeri.

Iter di visita ai fini del certificato di noleggio

Per le unità da diporto impiegate nel charter sono previste tre tipi di visite di sicurezza:
  • Visita iniziale. Prima dell’impiego nell’attività di noleggio. Ad esclusione delle unità immesse per la prima volta in servizio, per le quali il certificato di idoneità è rilasciato sulla base. Della sola documentazione tecnica prevista ai fini dell’iscrizione nei registri;
  • Visita periodica ogni tre anni;
  • Visita occasionale ogni volta che se ne verifica la necessità o anche a richiesta dell’Autorità Marittima. Le visite sopra indicate sono effettuate dagli Organismi Tecnici Notificati e comprendono. Un’ispezione completa allo scafo, all’apparato motore, all’impianto elettrico, alla protezione contro gli incendi e ai mezzi di segnalazione, nonché un’ispezione a secco della carena.

Alle unità riconosciute idonee. Gli organismi tecnici rilasciano una dichiarazione di idoneità, che permette all’ufficio di iscrizione o, se si tratta di natante. All’ufficio del luogo ove lo stesso staziona abitualmente. Di rilasciare il “Certificato di idoneità al noleggio” avente la validità di 3 anni. Che sostituisce il certificato di sicurezza per le unità da diporto non impiegate ai fini commerciali.

Ai fini del rinnovo o della convalida del certificato di idoneità deve essere presentata all’autorità marittima ove si trova l’unità da parte dell’armatore. L’Autorità marittima provvede al rinnovo o convalida sul certificato.

La stessa autorità marittima trasmette poi copia del certificato di idoneità all’ufficio di iscrizione o. Se si tratta di natante, all’ufficio del luogo ove lo stesso staziona abitualmente. Per i natanti il documento deve essere allegato alla copia della domanda di impiego dell’unità nell’attività di noleggio.

Nelle unità da diporto puro o non commerciale. I mezzi di salvataggio e le dotazioni di sicurezza sono dipendenti dalla navigazione svolta ed al numero di persone presenti a bordo. Per le unità da diporto impiegate nel noleggio il regolamento ha stabilito invece. La quantità ed il numero delle dotazioni di sicurezza da tenere a bordo. Indipendentemente dalla traversata effettuata.

Limitazioni per i “charter minori”

Per venire incontro alle esigenze del cosiddetto charter minore. Esistono delle deroghe a quanto sopra scritto in relazione alla navigazione in ambito locale, preventivamente dichiarata dall’armatore, ed in particolare per:
  • navigazione in acque interne/entro 3 miglia dalla costa;
  • navigazione entro 6 miglia dalla costa;
  • navigazione entro 12 miglia dalla costa.

Si tratta dunque di una autolimitazione della navigazione dichiarata dall’armatore all’autorità marittima, che permette di essere esentati dall’imbarco di alcune dotazioni di sicurezza.

In ogni caso. Deve essere cura dell’armatore o proprietario compilare e firmare l’elenco delle dotazioni e mezzi di salvataggio imbarcate, ed allegarlo al certificato di idoneità al noleggio.

Fonti:

Marcatura CE Unità da diporto delegato ANS

Riferimenti normativi: Codice della Nautica (D.L. 18 luglio 2005 n.171) ed il Regolamento di attuazione al Codice della Nautica (D.M. 29 luglio 2008 n. 146)

https://nesw.it/2018/01/31/riforma-codice-nautica-diporto/

 


Per qualsiasi dubbio o approfondimento, compilare la form che segue, anche per informazioni.


Free Contact : [contact-form-7 id=”204″ title=”Modulo di contatto”]