Informatica quantistica nello Studio Professionale

Quale influenza potrebbe avere l’informatica quantistica nello Studio Professionale?

Quale influenza potrebbe avere l’informatica quantistica nello Studio Professionale ? Abbiamo visto come la IA può influenzare l’attività del commercialista.

L’idea dell’informatica quantistica nasce all’inizio degli anni ottanta quando il fisico americano Paul Benioff espose il suo primo modello teorico di computer quantico. Parallelamente a Benioff, un altro fisico statunitense, Richard Feynman, indicò nel suo studio Simulating Physics with Computers la necessità di progettare computer quantistici per poter realizzare esperimenti di meccanica quantistica in modo digitale.

Concetti base del calcolo quantistico

Prima di procedere, introduciamo rapidamente alcuni concetti di calcolo quantisticoNei computer classici (ad esempio i nostri laptop, telefoni, ecc.), tutte le informazioni sono rappresentate in forma binaria, attraverso sistemi fisici bistabili che possono trovarsi in uno stato 0 oppure 1. Ciò che rende unici i bit quantistici (o qubit) è che sono “non-binari”, nel senso che possono trovarsi in uno stato 0, 1 o in uno stato speciale noto come sovrapposizioneMentre si trova in sovrapposizione, un qubit è contemporaneamente sia 0 che 1. Quando misuriamo il qubit, esso collassa fuori dal suo stato quantico e restituisce uno 0 o 1.

L’informatica quantistica si sta facendo strada nel mondo. I computer quantistici sono passati da essere il futuro dell’informatica nei primi anni 90 ad essere sempre più vicini e diventare realtà.

Questi super computer utilizzano le regole della meccanica quantistica, cioè, quel ramo della fisica che studia il comportamento della luce e della materia su scala atomica e subatomica, per superare le limitazioni dell’informatica classica.

Anche lo studio professionale e l’attività del Libero Professionista, saranno influenzate. Ma quali applicazioni può avere questa nuova informatica quantistica nello Studio Professionale?

Con l’aiuto della quantistica si potrebbe ottenere, ad esempio, una migliore gestione della clientela in termini di assistenza realmente efficiente, Prevenire l’assunzione di responsabilità non attese o non previste, nei confronti della Pubblica Amministrazione e dei suoi organi di controllo.

Cos’è l’informatica quantistica?

La computazione quantistica consiste nell’applicare le leggi della meccanica quantistica nell’ambito dell’informatica. Secondo quanto afferma il Professore di Scienza Quantistica Lee Spector nel suo libro Advances in Genetic Programming: “L’informatica quantistica è un campo dell’informatica che utilizza le dinamiche degli oggetti su scala atomica per immagazzinare e manipolare le informazioni”.

In altre parole, questa tecnologia parte dai principi di sovrapposizione della materia e la correlazione quantistica per sviluppare la capacità dei computer. Se possibile mantenere la capacità dell’uomo di non perdere il controllo. L’informatica mette a disposizione dei computer algoritmi molto più efficaci a livello numerico, dotando il sistema di maggior capacità di calcolo rispetto a un computer tradizionale.

Dal bit classico al qubit

qubit (dall’inglese, quantum bit) sono l’unità d’informazione usata nell’informatica quantistica.

A differenza del classico bit binario, che ammette solo i valori 0 o 1, un qubit ammette uno stato indefinito di 0, 1 o qualsiasi proporzione di 0 e 1 sovrapposta.

Potendo sviluppare contemporaneamente funzioni di 0 e 1 mediante i bit quantistici, l’informatica quantistica aumenta notevolmente la velocità di esecuzione“I qubit sono l’unità d’informazione più piccola processabile nell’informatica quantistica, cioè, un sistema di meccanica quantistica bidimensionale che permette di combinare allo stesso tempo la codifica classica dei bit d’informazione (0 e 1)”, cos’ semplifica Román Orús, Professore della Johannes Gutenberg University in Germania, nella rivista accademica Reviews in Physics.

In funzione del numero esatto di bit quantistici, questi computer possono eseguire calcoli in meno spazio e a una velocità irraggiungibile da un computer classico. Microsoft, in tema di spazio occupato l’azienda leader nella realizzazione del software quantistico, spiega che, ad esempio, l’informazione contenuta in 500 qubit equivale alla medesima informazione in più di 2500 bit classici.

Attualmente, esistono già i computer quantistici sul mercato: la multinazionale nordamericana IBM ha lanciato il suo primo computer quantistico commerciale nel 2019, che unisce l’informatica quantistica con quella tradizionale.

Vantaggi (e svantaggi) dell’informatica quantistica

Il principale vantaggio dell’informatica quantistica è il suo maggior potere di calcolo. Questa tecnologia, tuttavia, continua a presentare alcuni svantaggi. I super computer quantistici non apportano ancora la flessibilità necessaria. Questo non è l’unico inconveniente dell’informatica quantistica: i computer quantistici hanno bisogno di lavorare in ambienti molto freddi (-273 ºC). Attualmente, questi computer richiedono che i materiali superconduttivi stiano a questa temperatura per garantire un buon funzionamento.

Applicazioni in ufficio del computer quantistico

L’informatica quantistica potrebbe migliorare la velocità di risposta delle tecnologie che sono sempre più presenti nel nostro quotidiano: Internet delle Cose Industriali, Big data o blockchain. La maggiore interazione tra le macchine di gestione delle immagini e le machine che eseguono applicativi possono restituire una precisa archiviazione dei documenti ricevuti dai clienti.

Sulla stessa linea si trova lo studio Quantum supremacy using a programmable superconducting processor, pubblicato sulla rivista Nature“Con i computer quantistici certe attività di calcolo potrebbero essere eseguite molto più rapidamente in un processore quantistico piuttosto che in uno tradizionale”.

Questo incremento della velocità dei computer potrebbe apportare vantaggi in molti campi, dall’investigazione statistica, alla diagnosi di patologie delle imprese o della clientela, fino alla prevenzione di attività, i cui studi ne aumentano l’affidabilità grazie all’analisi simultanea di molteplici modelli dell’informatica quantistica applicata alla gestione dello Studio Professionale..

L’informatica quantistica nello Studio Professionale

L’informatica quantistica potrebbe offrire molteplici possibilità nel campo della logica e della promozione, della affidabilità e della esaustività. Se supportati con professionale attenzione, i computer quantistici integrerebbero i processori attuali, aumentando la rapidità dei dispositivi che lavorano con tecnologie come il machine learning o l’intelligenza artificiale.

Come segnala un report dell’agenzia di consulenza internazionale Accenture, “I computer quantistici possono fornire informazioni sicure agli algoritmi di machine learning. Ogni iterazione di nuovi dati può aiutare l’intelligenza artificiale nell’apprendimento”.

Nel campo libero Professionale, la pianificazione delle consulenze sarebbe una delle grandi avvantaggiate dall’implementazione dei super computer quantistici.

L’informatica quantistica permetterebbe una migliore applicazione della simulazione sulle attività del Professionista, analizzando tutti i percorsi possibili e scegliendo quelli più efficienti, tenendo in considerazione tutte le varianti. Cliente per cliente.

La Pianificazione delle consulenze non è l’unico campo dove l’implementazione dell’informatica quantistica potrebbe beneficiare il rendimento logico di uno Studio Professionale. Velocizzando la simulazione degli scenari, i computer quantistici potrebbero arrivare ad essere in grado di creare delle supply chain più resilienti e sostenibili.

Quale influenza potrebbe avere l’informatica quantistica nello Studio Professionale?

L’informatica quantistica non è semplicemente una tecnologia in più da tenere presente nei prossimi anni.
Coloro che non vogliono essere presi alla sprovvista dall’informatica quantistica, possono già iniziare a preparare il suo arrivo.

Quale influenza potrebbe avere l’informatica quantistica nello Studio Professionale?

Fake news, come riconoscerle ?

Fake news, come riconoscerle ?

Fake news, come riconoscerle ?

Le reti di conoscenze, la tv, la radio, ed i social sono il terreno fertile e l’humus che alimenta le fake news.

Le fake news hanno più terreno fertile in maniera diretta e proporzionale quanto più i contenuti sono letti senza alcuno spirito critico da parte del lettore.

Abbiamo fatto in modo ed accettato di buon grado che chiuse tutte o quasi, le edicole perchè non si vende più il giornale, l’informazione personale sia acquisita direttamente dalla rete nella maggior parte dei casi direttamente sul telefono cellulare.

È quindi fondamentale che gli utenti della rete imparino a distinguere tra le opinioni ed i fatti accertati, per informarsi correttamente bisogna saper identificare fonti credibili.

Non che la carta stampata sia credibile al 100% ma almeno sulla carta stampata esisteva a deontologia dei professionisti che la scrivono. Infatti depurata dalle inflessioni politiche o di marketing, difficilmente dai giornali o dall’etere si ascoltavano notizie false. Le famigerate Fake News sono annoverate tra gli effetti collaterali della digitalizzazione.

La digitalizzazione ha intensificato la tendenza di influenzare in maniera strumentale i lettori.

In internet i maggiori fornitori di informazione ed i social media hanno predisposto dei piani di informazione per evitare che, le fake news si diffondano in modo frequente e rapido.

Sulle piattaforme online siamo tutti editori, forniamo informazioni unilaterali e possiamo non ammettere altri punti di vista.

Ma come essere in grado di verificare la credibilità delle affermazioni, od il grado di affidabilità del diffusore della informazione.

Cosa sono le fake news?

A prima vista, le fake news somigliano alle notizie o ai report tradizionali.

Siccome però l’obiettivo dell’autore non è quello di adempiere al dovere di informare, bensì quello di manipolare l’opinione e/o scatenare emozioni.

Ad esempio bisogna evitare i gruppi con opinioni estreme, o una particolare visione del mondo ove sistematicamente sono fomentati gli animi e si diffondono opinioni unilaterali, e fatti manipolati.

Riguardo la guerra in Ucraina, in particolare, circola una grande quantità di fake news. Anche la politica e la scienza sono spesso bersaglio e fucina di fake news.

Come individuare le fake news

Individuare fake news spesso è anche facile. Ecco alcuni spunti di riflessione per stimolare la critica, oppure suggerire alcune delle modalità di verifica prima di assumere qualsiasi notizia quale veritiera, per riconoscere le fonti affidabili ed eventualmente poterla riportare.

  • Controllo: Da dove proviene l’informazione, chi e quale attinenza ha con la pubblicazione della notizia oppure con il contenuto pubblicato. La notizia pubblicata potrebbe giovare qualcuno che vuol diffondere un messaggio mirato. In quale contesto abbiamo ricevuto l’informazione giornale, reti sociali, YouTube, servizi di messaggeria gruppi WhatsApp ecc. l’informazione od il suo contenuto si prestano ad una qualsiasi strumentalizzazione ad esempio politica o professionale.
  • Verifica: È attuale. L’argomento è riportato anche su altri canali noti e seri. Come e con quali toni è riportato lì. 
  • Target: A chi è rivolta la notizia. Se il messaggio è pubblicato sul web, quanta altra informazione è visibile su questa pagina. Il titolo, il layout sembrano strani, ci sono molti errori di ortografia o il testo è enfatizzato o grossolano con più punti esclamativi.
  • L’URL: Che aspetto ha l’indirizzo telematico l’URL oppure gli indirizzi dei link per intenderci. Le fake news appaiono spesso su pagine che sembra appartengano ad editori seri ed accreditati. Anche l’indirizzo web può confondere perché molto simile a quello del sito originale, ad esempio è importante che il nome che riconosciamo (ad esempio il famoso e serio editore “notizie” sia immediatamente prima della desinenza o TLD del nome a dominio. www.notizie.it invece di notizie.blog.it

Esistono anche strumenti tecnici che ci possono aiutare a smascherare i fake editors e le loro news, ad esempio il motore di ricerca di fake news «Hoaxsearch.com», il portale di informazione «Mimikama.at» o la pagina web «Zuerst denken, dann klicken» su Facebook o Instagram. 

Attenzione a TikTok

Distinguere tra circostanze reali e notizie false è particolarmente difficile perché le informazioni si diffondono molto più velocemente sui social media che sui media classici dove prima della pubblicazione vengono adeguatamente controllate. Un recente fenomeno riguarda le notizie sulla guerra riportate sul portale video TikTok.

La piattaforma ha un numero di utenti giovani superiore alla media. In molti casi la fonte originale di un video non è visibile e, oltre ai video autentici provenienti dall’Ucraina, circolano anche video in cui sono state montate registrazioni di suoni e immagini di altri conflitti o addirittura di videogiochi.

moltiplicatori di fake news

Le fake news si diffondono principalmente attraverso le reti sociali, come Facebook, Twitter, Instagram, YouTube, o servizi di messaggeria come Telegram o WhatsApp. Ricevono molta attenzione soprattutto quando evocano forti emozioni. Le notizie false che seminano dubbi, ridicolizzano una tesi o escludono le minoranze ricevono facilmente più «like» o vengono condivise e commentate più rapidamente e, così, si diffondono in pochissimo tempo.

Per gli utenti

  • Avvertiamo i più piccoli, che non tutto ciò che legge, vede o sente su internet corrisponde alla verità. Mostriamo loro perché è importante usare diversi canali e permettere alla propria discrezione di decidere attraverso la diversità di opinioni riscontrabili.
  • Saremo il modello di cui figli, colleghi e dipendenti hanno bisogno: saremo i primi a essere attenti ed a mettere in discussione i contenuti online. Esprimete i vostri pensieri ad alta voce e parlatene tra di voi.
  • Parliamo e smascheriamo le fake news, delle intenzioni che si celano dietro e di come si diffondono. Chiediamo ai più piccoli cosa ne pensano. Cerchiamo insieme esempi attuali di fake news.
  • Confrontiamo la notifica e la notizia la loro proporzionale attinenza, di norma svela fatti ed intenzioni reali.
  • Utilizzate i metodi di verifica più complessi, come il controllo dell’URL o la ricerca inversa della fonte per le immagini.
  • Trovate altri consigli utili su Giovani e media & AGICOM

In concreto non esiste un sistema dirimente la questione, ma l’attenzione ed il buon senso supportato dal proprio bagaglio culturale, sicuramente funzionano di più del migliore degli algoritmi messi in campo dai big della informazione. I quali giocoforza sono anche i maggiori diffusori di fake news.

Questa in Italia è l’informazione, figuriamoci quando si parla di politica, che si basa su questo tipo di informazione supportata dalla statistica più becera, sulla quale ci soffermeremo in un prossimo articolo.

Preammortamento: cos’è a cosa serve come si calcola ?

Preammortamento: cos’è a cosa serve come si calcola ?

Preammortamento su prestito: cos’è, a cosa serve e come si calcola ?

Quando ci si appresta a stipulare un mutuo, spesso ci si confronta con termini quantomeno insoliti od inusuali, i quali però sono capaci di confonderci le idee, soprattutto per i prestiti che beneficiano della garanzia statale del Fondo di Garanzia. Ci riferiamo nello specifico alla parola “preammortamento”

Bisogna quindi sapere cos’è il preammortamento e se eventualmente chiederlo alla banca per farlo diventare un vantaggio.

Ma nel dettaglio vediamo tre le domande che ci rivolgono i clienti, gli imprenditori piuttosto che una coppia di giovani:

Cos’è il preammortamento

È pacifico che quando si chiede un prestito, bisogna restituire l’importo finanziato in un determinato periodo di tempo che insieme con tutte le altre condizioni viene “concordato” con la banca.

Le modalità di restituzione del finanziamento alla banca quali la durata, il tasso di interesse e quello di mora, la periodicità della rata, le spese di incasso di ogni singola rata, le commissioni di istruttoria e l’eventuale assicurazione; Queste sono le informazioni utili per definire il piano di ammortamento del finanziamento.

https://www.avvocatoandreani.it/servizi/utility.php?ut=calcolo-ammortamento-mutuo&palette=giallo

L’importo della rata periodica, è composta dalla:

  • Quota capitale: con cui si rimborsa la parte del capitale riferita al periodo;
  • Quota interessi: con cui si rimborsa la parte degli interessi riferiti al periodo.

La rata quindi rappresenta il rimborso o l’ammortamento del capitale e degli interessi, spesso però, prima del pagamento delle rate di ammortamento, potrebbe essere previsto un periodo di preammortamento, durante il quale si pagano delle rate più basse, in quanto contengono solo la quota interessi e non la quota capitale del finanziamento.

Durante questo periodo che anticipa l’ammortamento vero  e proprio, saranno dovuti alla banca degli interessi di preammortamento.

Per darne una definizione:

Il preammortamento, è il periodo che intercorre tra la data di erogazione del prestito e la data di inizio dell’ammortamento vero e proprio.

 A cosa serve il Preammortamento

Sono due le tipologie di preammortamento, distinte tra:

Il Preammortamento TECNICO:

Questo tipo di preammortamento ha lo scopo di spostare la data di scadenza della prima rata in un giorno diverso rispetto al giorno dell’erogazione.

Può essere richiesto:

  • dalla banca, per allineare le scadenze di tutti i finanziamenti in un determinato giorno ad esempio ad inizio mese oppure a fine mese, per evitare la confusione con le scadenze fiscali di metà mese.
  • dal cliente, per far si che la rata scada in un periodo del mese in cui si riesce maggiormente a pagare regolarmente, ad esempio alcuni giorni dopo l’accredito dello stipendio per un privato, alcuni giorni dopo l’incasso dei crediti dai clienti per un impresa.

Generalmente è bene evitare o quanto meno limitare l’ammortamento tecnico, in questo articolo del Sole24Ore è spiegato molto bene, perchè può rappresentare un onere inutile e gravoso.

Il Preammortamento FINANZIARIO:

Il secondo tipo di preammortamento, ha lo scopo di concedere al debitore un periodo di tempo di maggiore tranquillità finanziaria.

Infatti può beneficiare di un periodo di preammortamento di 6, 12, 24 mesi 60 per i mutui ipotecari giustificati per esempio da:

  • l’acquisto di un nuovo macchinario che permette un incremento del fatturato, che andrà a pieno regime produttivo entro un tempo preciso;
  • la costruzione di un nuovo fabbricato su terreno di proprietà, con erogazione del finanziamento a stati avanzamento lavori (S.A.L.);
  • una situazione di particolare incertezza come quella dell’era pandemica da COVID-19. In questo caso il periodo di preammortamento permette al debitore di dover far fronte a rate di importo inferiore, in attesa che si stabilizzi la situazione economica e si torni alla “normalità economica”.

 Come si calcolano gli interessi di Preammortamento

Considerato che nel periodo di preammortamento non viene rimborsata la quota capitale, calcolare gli interessi di preammortamento è semplice.

Quella che segue è la formula matematica per il calcolo degli interessi di preammortamento in base ai giorni, che viene utilizzato in un preammortamento tecnico:

 Giorni di preamm.to * capitale * Tasso % annuo / 36500

Nel caso, si debba calcolare la rata di preammortamento relativa ad un preammortamento finanziario, è consigliato utilizzare questa seconda formula di calcolo definita in mesi:

 Periodicità rata preamm.to  (in mesi) * capitale * Tasso % annuo / 1200

In conclusione, quando si chiede un prestito alla banca, è meglio chiedere anche un periodo di preammortamento?

Sempre meglio non chiedere il preammortamento, perché potrebbe dare l’illusione della soluzione di un problema, che invece è solo rimandato.

Preammortamento su prestito: cos’è, a cosa serve e come si calcola ?

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Amerigo Vespucci e Palinuro insieme nelle acque di Procida

Amerigo Vespucci e Palinuro insieme nelle acque di Procida

Amerigo Vespucci e Palinuro insieme nelle acque di Procida

L’incontro dei due velieri nel golfo di Napoli è l’occasione per ripassare la nostra storia.

Amerigo Vespucci

Era il 22 febbraio 1931 quando venne varata presso il Regio Cantiere di Castellamare di Stabia. C’erano le autorità militari, civili e religiose così come il progettista, l’ingegnere Francesco Rotundi, un tenente colonnello del Genio navale e la madrina del varo, la signora Elena Cerio.

Consegnata alla Regia Marina il 26 maggio 1931, entrò in servizio come nave-scuola il successivo 6 giugno, aggiungendosi alla gemella Cristoforo Colombo, di tre anni più anziana ceduta alla fine della seconda guerra mondiale alla Russia tra gli altri beni chiesti in risarcimento.

Costituivano la Divisione Navi Scuola al comando dell’Ammiraglio Domenico Cavagnari. Il motto originario era Per la Patria e per il Re, ma venne modificato successivamente con l’avvento dell’Italia repubblicana e la caduta della monarchia, nel 1946, in Saldi nella furia dei venti e degli eventi.

L’attuale motto è Non chi comincia, ma quel che perservera. Assegnato nel 1978 è un’esortazione all’impegno e alla perseveranza a non mollare nei momenti difficili. 

La coincidenza del cambio di motto concentrandolo sulla resilienza, con la fine degli anni settanta la dice lunga sui governi inconcludenti che si susseguono proprio da quegli anni.

Palinuro

La nave scuola Palinuro è un veliero che la Marina Militare Italiana utilizzata come nave scuola per gli Allievi Sottufficiali Nocchieri, Nocchieri di Porto, Meccanici e Motoristi Navali. Le Scuole frequentate dagli Allievi sono quelle di Venezia, Porto Ferraio, La Maddalena e Taranto.
Il nocchiere è il marinaio che governa la nave. Sono nocchieri il timoniere, il capo timoniere e tutti coloro che si occupano delle operazioni in coperta e fuori bordo (ormeggio, disormeggio, rifornimento, manutenzione e pulizia).

Il Palinuro è una nave goletta. Ha tre alberi più il bompresso. L’albero di trinchetto ha le vele quadre. Gli alberi di mezzana e maestra invece sono armati con vele auriche. Il bompresso ha i fiocchi.

La nave fu varata nel 1934 in Francia, nei Cantieri Navali di Nantes. Il suo primo nome fu Commandant Louis Richard.

Era utilizzata da una società privata francese come nave da trasporto e da pesca del merluzzo nella zona dei Banchi di Terranova. Era armata con tre alberi a vele auriche ed era dotata di un motore diesel di 375hp.
Venne acquistata dalla Marina Militare Italiana nel 1950, dopo la perdita della nave scuola Cristoforo Colombo, ceduta alla Russia come già detto, in conto danni di guerra.

Grazie alle cure dell’Arsenale di La Spezia sono stati apportati i lavori necessari per trasformarla in nave scuola. Il 16 luglio 1955 entrò finalmente in servizio. Ha effettuato 34 Campagne Addestrative (nel 2005) soprattutto nel Mediterraneo, ma anche nel Nord Europa.

Il motto mai sostituito di Nave Palinuro è “Faventibus Ventis”, “Con il favore dei venti”, il porto di assegnazione è La Maddalena.

oligarchi pronti a sganciarsi: sono le donne a rompere gli indugi

oligarchi pronti a sganciarsi: sono le donne a rompere gli indugi

oligarchi pronti a sganciarsi: sono le donne a rompere gli indugi.

Tra gli oligarchi russi monta il malcontento contro Putin e la guerra voluta dallo “zar 4.0”, sta toccando seriamente i loro interessi economici, ma soprattutto sono i patrimoni ad essere aggrediti ed erosi.

Deripaska e Fridman lo sfidano, e strizzano l’occhio alle proteste di piazza, mentre Roman Abramovich media con Kiev per arrivare al cessate il fuoco.

È Mordashov il primo oligarca colpito dall’Italia Sequestrato ad Imperia il maxi yacht «Lady M» Già congelati beni di lusso per 140 milioni.

L’Europa con le mani legate

Perchè non può intervenire con i militari, punta sulle sanzioni economiche per cercare di fermare Vladimir Putin e la guerra in Ucraina.

Gli oligarchi, inseriti nella black list europea vedono aggredito e non solo dall’europa il loro patrimonio e potrebbero a loro volta rivoltarsi contro il presidente russo.

Al momento, però, quasi tutti tacciono.

Chi non tace sono le figlie dei ricchissimi di Mosca e dintorni. Le chiamano rich kids (o rich girls), si schierano apertamente contro la guerra in Ucraina attraverso i social forti dei milioni di follower precisano che non tutti i Russi sono d’accordo con Putin, molte avvertono sulla pericolosa disinformazione in Russia e si pongono così molto più avanti dei loro stessi padri.

Gli oligarchi sono da tempo attenzionati anche in Italia.

Ad occuparsene proprio oggi è stato il Ministero dell’Economia e delle Finanze che per questo ha riunito il Comitato di Sicurezza Finanziaria. Tenuto conto della pubblicazione

A strettissimo giro è infatti arrivata anche la richiesta della Uif di Bankitalia a banche e operatori finanziari di comunicare «non appena possibile» considerate le difficoltà che si incontrano per notificare atti agli oligarchi le misure di congelamento di fondi e risorse economiche» dei soggetti russi colpiti dalle sanzioni europee.

Il Csf, fondato nel 2001

Presieduto dal Direttore Generale del Tesoro, è composto da rappresentanti del Mef, dell’Interno, della Giustizia, degli Affari Esteri, della Banca d’Italia, della Consob, dell’Isvap, dell’Unità di informazione finanziaria, della GdF, della DiA, dei Carabinieri e della Direzione Nazionale Antimafia.

«Il Comitato – spiega il Mef – ha condotto una ricognizione delle misure di congelamento di fondi, risorse economiche mobili e immobili, sinora adottate nei confronti delle persone ed entità russe individuate nelle liste allegate ai suddetti regolamenti, e degli scambi informativi in corso». Quindi ora: «Il Comitato continuerà a garantire il massimo raccordo delle iniziative e azioni amministrative e investigative necessarie ad assicurare l’efficacia delle sanzioni».

Il rischio per l’Italia

Tutti sanno che gli oligarchi hanno una serie di cittadinanze ciascuno, Malta in particolare per attrarre investitori negli anni ha concretato una vera e propria svendita.

Gli oligarchi con cittadinanza maltese possono decidere di venire a svernare da noi.

La Banca Centrale Russa, intanto, annuncia misure per «supportare il settore finanziario» sotto pressione a causa delle sanzioni.

Oligarchi pronti a sganciarsi: sono le donne a rompere gli indugi.

yacht degli oligarchi: sequestri in Francia Germania e Italia

yacht degli oligarchi: sequestri in Francia Germania e Italia

yacht degli oligarchi: sequestri in Francia Germania e Italia.

L’obiettivo comune di Bruxelles, Washington e Londra, non è solo quello di mettere sotto tiro proprietà da mille e una notte, yacht, beni mobili ed immobili vari, piuttosto che conti bancari custoditi all’estero dalle elite moscovita.

Ma la triade e soprattutto l’ONU intende usare le sanzioni come una sorta di scardinamento della politica interna e di eventuali finanziatori della scellerata iniziativa bellica.

Con riguardo agli yacht molti dei quali in transito nel mediterraneo spesso soggiornano nella baia di Salerno.

‘Lady M’

https://youtu.be/rsxtr3mCqUA

Imbarcazione di 65 metri il Megayacht appartenente ad Alexei Mordashov, miliardario e comproprietario della Rossiya Bank, potrebbe venir bloccato nelle prossime ore. Ormeggiato nel porto di Imperia, rischia di rimanerci.

L’imbarcazione, se sorpresa in manovra, potrebbe essere bloccata a causa delle recenti sanzioni Ue.

‘Lady Lena’

Un altro yacht extralusso, di 40 metri, ha invece lasciato da poco la banchina occupata nel porto di Sanremo. Quest’ultimo appartiene a Gennady Timchenko, proprietario di Volga Group, una holding con vasti interessi nei settori dell’energia.

‘Amore Vero’

La dogana francese ha proceduto al sequestro dello yacht a La Ciotat nel sud della Francia, in seguito alle sanzioni dell’Unione Europea nei confronti della Russia.

Il mega yacht è di proprietà di una società di cui Igor Sechin, dirigente della società Rosneft, della quale è stato identificato come principale azionista.

Arrivato a La Ciotat lo scorso 3 gennaio lo yacht doveva restare nel porto fino al primo aprile per effettuare delle riparazioni.

Al momento del controllo lo yacht stava prendendo disposizioni per salpare in tutta fretta e senza aver completato i lavori di manutenzione previsti.

Al termine del controllo da parte delle Dogane francesi è stato preso il provvedimento in quanto il tentativo di uscita dalle acque territoriali francesi in sordina costituiva una infrazione alle sanzioni dell’Ue.

Pertanto la nave è stata sequestrata. Sechin figura insieme al figlio Ivan (dirigente della stessa azienda), nell’elenco degli oligarchi in black list pubblicata sulla Gazzetta Europea.

‘Dilbar’

Dei giorni scorsi è invece il sequestro da parte delle autorità tedesche del super yacht Dilbar di 512 piedi da 600 milioni di dollari del miliardario russo Alisher Usmanov in un cantiere navale di Amburgo.

Anche Usmanov figura nella lista dei miliardari colpiti dalle sanzioni dell’Unione Europea in risposta all’invasione Russa dell’Ucraina.

Usmanov ha acquistato il Dilbar nel 2016 dal cantiere navale tedesco Lürssen, che lo ha costruito su misura per lui in 52 mesi.

I vertici del cantiere costruttore lo definiscono uno degli yacht più complessi e impegnativi mai costruiti, in termini sia di dimensioni che di tecnologia.

Con le sue 15.917 tonnellate, è lo yacht a motore più grande del mondo per stazza lorda, ha un equipaggio di 96 persone.

Il Dilbar vanta anche la più grande piscina mai installata su uno yacht, una sauna, un salone di bellezza e una palestra. Due elicotteri assicurano i contatti con la terra ferma.

Può ospitare fino a 24 persone in 12 suite, trionfa ogni estate al largo della Costa Smeralda.

Usmanov, 68 anni, origine uzbeke, ha un patrimonio stimato di 19,3 miliardi di dollari secondo Bloomberg Billionaires Index (14,3 miliardi di dollari per Forbes).

Vanta investimenti anche nel calcio inglese (Arsenal ed Everton) e dal 2008 era presidente della Federazione internazionale della scherma dalla quale si è dimesso per protestare contro le sanzioni subite.

‘Nord’

Yacht da favola, 144 metri di lunghezza, è stato frettolosamente mandato secondo il Guardian a svernare nell’Oceano Indiano.

La “caccia” in Occidente agli oligarchi del business russo non risparmia neppure Aleksei Mordashov, 56 anni, accreditato da Forbes nel 2021 come l’uomo più ricco di Russia.

Un patrimonio stimato a oltre 29 miliardi di dollari, è stato preso di mira e destinatario di una nuova raffica di sanzioni firmate Ue.  Da ciò la provvidenziale fuga del Nord.

Nato in una famiglia operaia della regione di Vologda ed emerso dal nulla come altri nel far west delle privatizzazioni degli anni ’90 fino a farsi padrone dei ciclopici impianti siderurgici targati ora Severstal, nel Grande Nord, Mordashov è uno dei re dell’acciaio a livello planetario.

E’ di casa nella City; ha rilevato in Germania in piena pandemia quasi il 35% del colosso turistico internazionale Tui divenendone il maggior azionista; possiede giacimenti d’oro; fa affari in India e Cina; viaggia su un jet privato Bombardier Global 6000 tracciato di recente in volo fra Londra e Pechino e poi fra le Seychelles e Mosca.

L’Unione Europea lo ha inserito nella sua black list per le quote che detiene in seno a Rossiya Bank. Intanto si è dimesso dal consiglio di amministrazione di Tui. E le sue quote, con un valore di mercato di poco inferiore a 1,2 miliardi di euro, sono state congelate.

La mappa degli yacht

Sulla mappa vessel finder potete cercare l’indicazione di dove si trovano gli yachts degli oligarchi nel mirino delle sanzioni.