Cos’è il Rating Aziendale! È possibile migliorarlo?

Prima di approfondire l’argomento è bene ricordare che oggi, si inizia a parlare anche tra gli imprenditori a capo di imprese medio piccole del Rating; Perché le banche sono obbligate a valutare con lo stesso metodo con cui sono valutate loro dalla BCE.
Ragion per cui, in occasione del rinnovo del fido concesso alle imprese, molte si vedono rifiutare la concessione della linea di credito a suo tempo deliberata, perché “Il Rating della Impresa è basso“. L’interesse quindi si va generalizzando quantomeno alle imprese con affidamenti o di conto corrente o di sconto commerciale/finanziario.
La valutazione di un affidamento per un mutuo considerato il tipo di garanzia (ipotecaria) sul bene mutuato, dovrebbe ancora seguire una linea di valutazione c.d. tradizionale, quindi la perizia sul valore del bene, la partecipazione al valore d’acquisto e la moralità del cliente possono convincere l’istituto ad erogare il mutuo.
Nondimeno però, le imprese anche in caso di apertura di credito con garanzia non chirografaria, possono essere valutate con l’applicazione del Rating Aziendale.
Il Rating Aziendale, é l’indicatore sintetico dell’affidabilità di un’azienda, della sua non proprio solvibilità che è suscettibile di variazioni repentine, ma di quella capacità intrinseca di funzionamento aziendale che possa garantire il rispetto degli impegni anche economici assunti dall’impresa.
Il Rating di un’impresa quindi, non si riferisce all’imprenditore od alle sue attività, casomai sotto verifica e valutazione con Rating si verifica l’assemblaggio delle componenti utili per la forgiatura che concreta l’unità economico-produttiva; La sua impresa appunto.
I media informano sul Rating nelle notizie di stampa nazionale ed internazionale, quando giornalisti ed esperti parlano dell’andamento dell’economia di un paese e del suo stato di salute finanziaria.
Gli stessi concetti possono essere applicati alle aziende, purché in regola con le analisi di bilancio.
Quindi possiamo sintetizzare che il Rating, misura la capacità dell’impresa di far fronte ai propri impegni nei confronti di terzi nei tempi stabiliti in fase contrattuale. Ad esempio il momento del rinnovo del fido nei rapporti bancari.
Il Rating Aziendale non è però l’unico Rating esistente.
I Rating di Credito possono essere utilizzati per valutare anche: debiti sovrani, titoli obbligazionari, istituzioni finanziarie e prodotti di finanza strutturata.
Quello che segue non è un post che si atteggia ad esaustivo ma vuole dare quel canovaccio di informazioni minime che un imprenditore deve sapere sul Rating Aziendale.
Infatti tratteremo solo il Rating che riguarda le imprese, vediamo insieme qualche dettaglio, rimandando come di consueto per approfondimenti ad eventuali quesiti specifici ai testi economici ufficiali nazionali ed internazionali, nonchè alle norme comportamentali delle agenzie di Rating mondiali e la principale alla quale ci riferiamo un po tutti banche comprese quella americana di Standard & Poor’s.
A cosa serve il rating aziendale ?
Introdotto dagli accordi di Basilea 2, la successiva rivisitazione Basilea III ha creato non poche perplessità in merito all’accesso al credito delle imprese. Infatti il Rating Aziendale permette alle banche di valutare se concedere crediti alle imprese in funzione.
Il Rating Aziendale ha quindi l’obiettivo di indicare un valore preciso che viene assegnato all’impresa, su cui basarsi, prima di concedere un credito.
La valutazione anticipa il grado di rischiosità dell’operazione nella quale bisogna investire capitale.
La tabella è la rappresentazione grafica internazionale dei diversi punteggi di un Rating Aziendale, espresso su una scala di 5 classi di rischiosità.
Si va dalla massima affidabilità delle lettere tripla A in verde, al livello più basso, dove il rischio è troppo alto per consigliare un qualsiasi tipo di affidamento.
Ad ogni classe di merito creditizio è bene precisare che corrisponde un livello statistico, una probabilità.
Il Rating Aziendale dunque non è altro che un punteggio assegnato all’impresa che indica una probabilità che si estenda dalla migliore alla peggiore.
Ovviamente migliore sarà il Rating (verso la A) più facilmente l’azienda avrà condizioni favorevoli nell’accedere a finanziamenti a tassi di interesse bassi e/o agevolati come pure sarà considerata meglio da altri enti e aziende ad esempio i fornitori.
In caso di accertamento fiscale invece sarà una valutazione di capacità di restituzione molto vicina al Rating negativo a determinare la necessità di garantire eventuali crediti Tributari con provvedimenti cautelari sul patrimonio dell’impresa e se c’è dolo da parte sua anche sull’imprenditore.
Come si calcola il rating di un’azienda?
Il nostro programma Analisi di Bilancio Basilea 3 propone una soluzione semplice ed efficace per calcolare il Rating della impresa secondo i parametri dell’accordo di Basilea 3.
L’analisi “Basilea 3”, basandosi sui dati di bilancio precedentemente caricati nel programma, predispone un documento di “Valutazione (rating) dell’azienda”.
Il documento di valutazione contiene gli indicatori che saranno poi considerati complessivamente per definire la “valutazione” aziendale gli indici in questione sono:
– Sintesi dello Stato Patrimoniale e Conto Economico Riclassificato (raffrontati su 3-5 anni);
– Grafici di struttura dello Stato Patrimoniale con evidenza del Margine di Struttura e del Margine di Tesoreria;
– Grafici di composizione dello Stato Patrimoniale;
– pre Analisi dei principali Indici con indicazione del giudizio di valutazione;
– pre Analisi dell’equilibrio strutturale aziendale con indicazione del giudizio di valutazione;
– Indice complessivo di equilibrio finanziario aziendale calcolo dello Z-Score;
– Indice complessivo di capacità di soddisfare i terzi calcolo del Rating Aziendale.
Ma come si calcola effettivamente il rating di un’azienda?
Il calcolo segue una procedura di acquisizione di dati ed informazioni molto complessa, che varia in minima parte anche tra le diverse Agenzie di Rating.
L’operazione si basa su studi statistici di tipo quantitativo e qualitativo, i quali prendono come riferimento i normali indici economico-finanziari, gestionali ed organizzativi in uso: si tratta di una procedura che prevede sia l’analisi delle caratteristiche economico-finanziarie dell’azienda (aspetti quantitativi), sia l’analisi del suo settore di appartenenza, della sua capacità di management e della credibilità della sua attività (aspetti qualitativi).
Partendo dagli aspetti quantitativi (i quali derivano da elementi ufficiali e disponibili presso la camera di commercio)
– Bilanci
Nella maggior parte dei casi vengono presi in considerazione solo dati ufficiali gli ultimi 3 anni, depositati presso la CCIAA di riferimento, ma molte società di informazioni commerciali hanno all’interno della propria banca dati i bilanci da esse stesse già certificati e sopratutto molte più annualità con cui poter effettuare un’analisi temporale aperta o anche storica.
Viene effettuata una normale analisi di bilancio per visualizzare dalla situazione patrimoniale, lo stato dell’economia e della finanza dell’impresa. In particolare, vengono analizzati i seguenti parametri:
– La liquidità: capacità dell’azienda a realizzare condizioni di equilibrio finanziario a breve e medio termine;
– La solidità: misura gli assetti aziendali, la consistenza di beni ed attività dello stato patrimoniale con riguardo al Rapporto di indebitamento rispetto ai mezzi propri;
– La redditività: capacità dell’impresa di creare valore e conseguire profitto, remunerando in modo adeguato i capitali investiti nell’impresa;
– La produttività: valutata sulla base di alcuni indici (ricavi pro-capite, rendimento dipendenti, valore aggiunto pro-capite, reddito operativo pro-capite) e confrontata con gli stessi indici di altre aziende di riferimento di settore;
– L’area dello sviluppo: che analizza le variazione di alcune voci di bilancio (fatturato, la produzione, i costi del personale, il reddito operativo ed il risultato finale di esercizio).
– Negatività (informazioni pregiudiziali): verifica degli atti pregiudizievoli, procedure concorsuali e il controllo insolvenze, quindi tutti dati ufficiali concernenti segnalazioni di elementi pregiudizievoli, protesti, procedure concorsuali in corso, etc. E’ importante estendere l’indagine aziendale ai componenti del Consiglio di Amministrazione e/o i soci. Tali negatività della governance, devono essere assolutamente considerate in un sistema di Rating Aziendale e vanno ad incidere in modo pregiudiziale sulla valutazione finale dell’azienda.
Per aspetti qualitativi invece s’intendono tutti quelli che riguardano l’organizzazione, il comportamento rispetto il settore di riferimento.
Attraverso interviste in azienda:
– Andamento ed evoluzione dell’impresa;
– Organigramma aziendale; Igiene e sicurezza sul lavoro.
– Business Plan; Tempi di esecuzione degli ordini.
– Sostenibilità dell’attivià eco compatibile; Riciclo, risparmio energetico, anti inquinamento.
– Presenza di eventuali controlli o influenze sulla gestione;
Altri aspetti deducibili attraverso altri tipi di indagine
– Mercato di riferimento ed evoluzione del settore;
– Notizie e stampa locale e nazionale, parte del mercato di riferimento.
Ottenuta la maggior parte di questi ed altri più dettagliati dati, le funzioni e gli algoritmi che abbiamo impostato partendo delle indicazioni delle Agenzie di Rating, effettuano il primo calcolo lo analizziamo tramite i nostri esperti, confrontandoli anche con le aziende considerate maggiormente affidabili nel settore di riferimento.
Il lavoro così detto grezzo viene inviato in bozza all’impresa committente che può così dare le sue note alla bozza, se ritenute valide la bozza viene corretta o modificata altrimenti è confermato il calcolo ed il Rating Aziendale. Se migliorato o da migliorare.
L’elemento umano, meglio se esperto con anni di esperienza nel settore economico e finanziario, è necessario se si vuole ottenere un giudizio corretto ed efficace. Sul mercato sono offerti numerosi prodotti che portano ad un Rating automatico casomai estratto dalla contabilità aziendale.
Funzionano effettivamente visualizzano la valutazione dell’andamento sia economico che finanziario dell’impresa, ma non è quello che serve per migliorare i rapporti con le banche. Per questo molte Agenzie di Rating, tra cui il nostro studio, offrono rapporti ed analisi aziendali e di bilancio a valore aggiunto. Coinvolgendo la committenza in tutte le fasi di stesura dei report nella trasparenza più totale. E se del caso modifichiamo anche il sistema di raccolta delle informazioni stesse se applicato in maniera stridente alla circostanza od alla realtà aziendale in esame.
Come migliorare il rating aziendale?
Per come sono depositati e “confezionati” i bilanci per la pubblicazione ufficiale, non sempre il Rating rispecchia per valori quelli aziendali e soddisfa gli imprenditori e le persone che vi lavorano per la moralità rilevabile dal Rating Aziendale.
Ciò porta ad avere condizioni poco favorevoli per finanziamenti o scarsa fiducia da clienti e da fornitori.
La soluzione è porre in essere tutti quei correttivi alle criticità rilevabili agire così per migliorare il più possibile il punteggio di Rating.
Sappiamo anche che non tutte le aziende possono permettersi una figura come un addetto a alla gestione finanziaria dell’impresa, rivolgersi ad un qualunque commercialista di riferimento o tenutario delle scritture contabili, neanche risolve il problema, ma con qualche sforzo anche le piccole medie-imprese possono migliorare il proprio Rating ponendo la giusta attenzione a questi punti:
– Non seguire i consigli del direttore di banca, (Spesso invitano ad esporsi ad un tasso basso, ma a porre contante congelato a garanzia dei prestiti)
– Organizzare al meglio l’utilizzo dei fidi in essere, evitando di eccedere nella movimentazione; (mai spostare la stessa somma con assegni da una banca all’altra)
– Evitare lo “scoperto di conto”; (ricorrere all’autofinanziamento anche allungando i pagamenti ai fornitori)
– Rimborsare regolarmente le rate dei finanziamenti; (Meglio il giorno prima)
– Evitare gli insoluti dai clienti; (un cliente già moroso, non riceverà più ordini di pagamento, ma solo pratica legale. Meglio perderli che insistere)
– Assicurarsi che vi sia un valido controllo di gestione; (è possibile nominare anche un Revisore unico)
– Assicurarsi che esista un solido business plan; (il piano di investimento deve tenere conto sia dell’attività oggetto di verifica che del contesto d’investimento a medio e lungo termine)
– Mantenere l’equilibrio tra risorse finanziarie proprie e di terzi. (non eccedere verso una singola fonte di finanziamento)
Posso calcolare il rating della mia azienda ?
Chiunque può richiedere informazioni commerciali o il Rating della propria azienda, quindi puoi certamente richiedere il Rating della tua.
Conoscere in dettaglio la propria azienda permette di fare scelte consapevoli e adottare gli accorgimenti per migliorare se stessi ed il punteggio.
Uno strumento facile e versatile come il nostro Rating Aziendale, potrà fornire un quadro complessivo dell’andamento della impresa, come gli altri la vedono da un punto di vista economico finanziario o semplicemente di credibilità commerciale.
L’imprenditore od il professionista evoluto potranno avere una cognizione di causa maggiore quando e se sarà chiesto un finanziamento od in occasione dei rinnovi, infatti come detto sopra le attività con bassa rischiosità hanno diritto a tassi e condizioni di vantaggio, proprio grazie al basso rischio procurato all’ente finanziatore.
Ecco una lista dei possibili benefici che è possibile trarre conoscendo il proprio Rating Aziendale:
– Ottenere un nuovo finanziamento;
– Rinegoziare durata e interessi del proprio finanziamento;
– Accorciare le distanze con la tua banca;
– Certifica il miglioramento;
– Certifica la solidità dell’impresa;
– Per proporsi a nuovi finanziatori;
– Ottenere la fiducia dei fornitori;
– Nuovi clienti
– Accordi con partner esteri
– In caso di accertamento, il Bilancio certificato non può essere inficiato dagli organi verificatori fino a querela di falso.
Speriamo di aver fornito un quadro sufficientemente completo riguardo al tema del Rating Aziendale.
Non è esclusa una realizzazione della pubblicazione mensile per monitorare le imprese a caratura locale, è già attiva nella nostra cloud la possibilità di monitorare con app su telefonino la propria impresa con i dati degli aggiornamenti contabili forniti dal commercialista che aggiorna la contabilità.
Se vi fossero ancora dubbi o semplicemente volete ricevere maggiori informazioni non esitate a contattarci o a commentare.
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