L’impero 1869-1943
Stiamo parlando quindi, dei favolosi anni 60; Il periodo storico della mia nascita, come ricorderanno i molti nostalgici che circolano nella rete;
Siamo le stesse persone che collaboravano alla crescita di chi governava per il benessere anche di se stessi poi l’invidia e le gelosie contro il meridione d’Italia prima e poi dall’Europa verso tutta l’Italia completano l’attuale sfacelo.
Ragion per cui oggi grazie alla diffusa presa di coscienza sulla perdita dei valori cardine dell’unione europea, nasce anche in Italia il movimento #italexit. Ma tornando;
Al tempo del 63 in tutta Italia come a Salerno, si viveva meritatamente un momento meraviglioso, perché la politica in concerto con tutte le Istituzioni riusciva tramite i Governi a restituire serenità, stabilità, futuro e dignità al lavoro ed ai lavoratori.
Dignità alla Repubblica Democratica d’Italia nella politica estera ed a tutti gli Italiani anche per l’economia interna.
Ciascuno aveva voglia di rendersi utile e far prosperare la nostra bella comunità Nazionale. l’Italia libera e costituzionale.
La mia famiglia, composta da molti professionisti; Operatori del diritto; Medici; Ragionieri Liberi Professionisti.
Il primo fu il nonno Luigi, il quale a ridosso della I° guerra mondiale avvia lo studio di consulenza del Lavoro in Milano, successivamente con il figlio Leopoldo propone la sua attività anche a Napoli e soprattutto verso l’apparato Giudiziario in fatti avvia la sua attività di collaborazione alla Giustizia attraverso incarichi di Consulente Tecnico d’Ufficio.
I miei nonni Luigi prima e Leopoldo poi, sono stati sempre considerati dagli operatori dell’apparato produttivo, grazie anche alle compagnie di trincea, sono stati chiamati a collaborare con numerose istituzioni sia pubbliche che private.
Al momento della mia nascita quindi anche mio padre aveva un suo studio di consulenza commerciale:
Sin dalla mia più tenera età sono stato avviato a nozioni commerciali e di diritto, le quali indubbiamente hanno favorito la mia crescita professionale.
Al tempo i Professionisti quando si comportavano correttamente erano rispettati, mai temuti, ma rispettati per meriti.
Infatti; Ricordo che nei periodi a ridosso delle festività Santificate nello Studio DI MAIO del nonno omonimo (Leopoldo), non era possibile camminare dritti senza piuttosto bisognava saltellare su: ceste fuori norma contenenti formaggi, alcune con insaccati e sotto disteso che neanche si vedeva un cosciotto intero, penso subito, lo so disossare, speriamo non sia salato; continuo verso la camera dello studio di nonno Poldo e ancora capretti mezzi o interi e tutto quello che non manca nelle case di tutti noi nei periodi delle SS festività.
Al professionista Contabile & Revisore Legale, era riconosciuta la funzione di interfaccia tra il popolo e lo Stato oggi anche l’Europa.
Nel rispetto quindi di tutte le regole, gli organi e gli apparati dello Stato ai quali tutti vogliamo bene e riconosciamo la loro utilissima funzione, spesso fanno l’impossibile per farti approfondire determinati studi.
Fino al punto di scoraggiare od annientare azioni ed attività totalmente infondate od ingiuste.
Questa oggi risulta la vera sfida professionale. Rispetto delle regole.
Tornando a quella fantastica Italia degli anni 60.
Ed ai suoi giovani rampanti pieni di ambizioni, i quali però in pieno sviluppo economico avevano un accesso al credito diverso dall’attuale.
Circostanza per la quale noi del 63 abbiamo avuto solo un assaggio in quanto abbiamo vissuto il passaggio dal boom industriale anni 50, 60, 70, 80, in poi.
Infatti poi, precisamente dai mondiali del 1990, in Italia non si è capito niente più, il contante ha cominciato a scomparire.
Con pesantissime ripercussioni sull’intera economia, stretta tra il fisco quando intransigente ed ingiusto e le mafie e l’europa che hanno cagionato il resto.
Cioè hanno reso gli operatori economici incapaci di decidere.
Oppure semplicemente di crescere.
Negli anni 60.
C’era la concreta presunzione di onestà! di ciò dobbiamo ringraziare tutti quelli che non rispettano le regole e soprattutto si ostinano ad evadere tasse, imposte e contributi. O che nell’esercizio dell’impresa incassano ma non pagano fino a quando possibile. Poi chiudono.

Il jazz in genere ma, lo swing sfrenato a Salerno rapiva tutti i giovani, proliferavano band le nuove generazioni le quali dimostravano da subito abnegazione allo studio e poi al lavoro, amor proprio e soprattutto tanto tanto senso civico.
Nella foto mio padre Luigi la sorella zia Giovanna, smaltiscono con gli amici in spiaggia la serata ad ascoltare od emulare i loro beniamini. Meglio noti all’epoca come “vitelloni”.
La corsa verso il cosmo, fu la vera avventura degli anni 60, tutti avrebbero voluto partecipare non potendo certamente farlo, perciò tutti si sentivano appagati cercando di primeggiare nel loro impegno quotidiano. Senza mai sentirsi superman. Gli anni 60; Davvero una Fantastica avventura; Ma costellata anche da tragiche scelte per il futuro dell’Italia (l’europa economica unita, lo state aggiungendo voi io non lo penso infatti i padri sono nei precedenti 10-15 anni) quello che ci costringe il cuore ed a rispettare tutte le attuali e future regole, sono gli incidenti sul lavoro e nell’industria che cresceva, dei quali molti mortali.
Aggiungendosi purtroppo al triste elenco tutte le vittime delle calamità naturali, le quali si potevano sicuramente evitare come dimostrano oggi quanti rispettano le regole anti infortunistiche. Oppure occupano un posto di responsabile, le previene con coscienza competenza e serietà.
Sempre secondo me, perché il prodotto interno lordo non era per niente intaccato e neanche minacciato dalle importazioni, quando sono nato io l’Italia importa quasi esclusivamente combustibile fossile e non. Gli italiani erano molto meno esigenti e spendaccioni, più parsimoniosi e meno ostentatori. L’Italia era praticamente autosufficiente, le esportazioni iniziavano anche a diversificare l’agroalimentare autoctono o la produzione tessile e dell’acciaio, negli anni sessanta iniziamo ad esportare servizi e tanta moda.
L’Italia oltre i beni in eccesso, esportava Know how, savoir-faire, tutte le aziende nel mondo cercavano o copiavano le strategie dei manager Italiani.
In questo contesto vivevano i miei genitori ed i loro se pur conosciuti presto, ma compresi meglio verso la fine della loro parabola naturale, e questo è il magone con gli zii ed i nonni che non ci sono più. Per questo oggi bisogna ragionare sulle cose non tanto per il soddisfacimento che danno ma sulle certe conseguenze che porteranno. Oggi è possibile tutto e frequente anche l’impossibile, ad esempio a me succede sempre il peggio se c’è un peggio quello è per me, non voglio essere pietoso. Posso ovviamente documentare le mille circostanze che sanciscono la definizione, voglio però scusarmi del mio carattere.

Sappiamo adesso che il Blogger è il secondogenito di Luigi di Maio ed Elisabetta Giordano.
Eccoli nella foto durante una vacanza in montagna i miei genitori sono il primo da destra in secondo piano e l’ultima donna al lato opposto, che accenna il suo tradizionale sorriso, comprensivo e giusto. Da mamma appunto, al centro le sorelle zia Anna Maria e zia Maria Sofia. Manca Zio Ruggiero Giordano Ricercatore presso il CNR di Roma.
Secondo me! nascere in una famiglia di professionisti é si un onore ma anche un grande onere.
Indubbiamente aver partecipato in modo naturale ad approfondimenti e confronti professionali in famiglia e dalla più tenera età, sia pur in maniera inconsapevole, consente oggi di meglio omogeneizzare anche complessi meccanismi giuridici alle necessità dei soggetti Giuridici i quali mi onorano della loro fiducia per la mia esclusiva Attività Professione. Del mio attuale staff. Ai quali costantemente dimostriamo che la stessa fiducia è ben riposta.

Dall’archivio di studio posso mostrare la foto scattata in occasione dell’incontro con la politica di Governo p.t., notiamo in primo piano, il famoso esponente DC On.le Giulio Andreotti discutere con un Alto Funzionario.
In secondo piano a sinistra, secondo me possiamo da una sola foto, apprezzare due delle innumerevoli caratteristiche del nonno materno, schivo e paterno ma sempre attento, ho la fortuna di custodire innumerevoli segni ed insegnamenti di vita diretti.
Il primo Avvocato e Dirigente della P.A., nel suo percorso di vita per alleviare le angosce dei meno abbienti ha riscosso tanti riconoscimenti sino a ricoprire la onorevole carica.
Negli anni di fuoco (65-75) negli anni dello sviluppo economico, (75-80) ha retto le Prefetture più “difficili” due per tutte Sassari e Siracusa, proprio nelle isole Italiane ho lasciato i miei ricordi più belli, lì ho vissuto le mie estati e vedevo mio Nonno massima carica rappresentativa dello Stato in azione sul territorio, amato e rispettato da tutti sia i bravi che i cattivi; Ottimo mediatore tra chi controlla e vigila per l’applicazione inflessibile delle regole e della Legge e gli esponenti di culture territoriali, di norma inclini all’imposizione delle proprie regole.
Mio nonno “Giuseppe” dall’apparenza e per i suoi modi sempre garbati, sembrava quasi un vecchietto qualsiasi;
In realtà è stato S.E. il Prefetto di Primo Grado dott. Giuseppe Giordano, Nello studio professionale del quale il nonno Giuseppe cominciò la sua carriera da Giurista in quanto già inserito nello Studio Legale del suocero, oggi lo studio internazionale Gianni ha sede tramite la sua discendenza a Roma e New York.
Poco propenso alle luci della ribalta che si accedono in occasioni mondane o d’interesse pubblico. La mia famiglia si occupa di servire e rispettare l‘Italia e le sue Istituzioni. Da sempre.
Il Prefetto di I° Grado dott. Giuseppe Giordano. Mio nonno appunto. È stato uno di quei servitori dello Stato, il quale ha scelto di lasciare una carriera sicuramente brillante e proficua nella Libera Professione da Giurista, ha rinunciato spontaneamente e senza mai far notare un minimo di pentimento o risentimento per non incidere negativamente sul futuro dello Studio che lo ha avviato, all’attività di Giurista. Mio nonno era felice di servire lo Stato ai massimi livelli dell’intelligenza operativa.
Da lui oltre ad avere avuto il privilegio di essere ospitato almeno nelle vacanze estive in Prefettura al livello massimo, più precisamente quindi la residenza di S. Ecc.za il Sig. Prefetto. Inoltre ed ovviamente chiunque possa aver visto, come vive un Prefetto, non può non avere, soprattutto senso dello Stato, ma anche tanta lealtà nei rapporti sociali.
Voglia di accrescere gli ambiti culturali per aumentare le capacità di risolvere i problemi che ci affliggono.
Da Lui ho sicuramente imparato che, nell’ambito della Legge delle regole scritte, è possibile trovare sempre una soluzione a qualsiasi problema individuale.
Da Lui ho imparato il rispetto per lo Stato e le sue Istituzioni, ho imparato a distinguere le persone non dall’aspetto ed attribuire loro il giusto valore sociale.
Da lui ho certamente imparato a rinunciare e rendere scaramuccia una sconfitta, il che agevola naturalmente la concentrazione per il raggiungimento dell’obiettivo finale.
L’elencazione ovviamente non rappresenta l’esaustività, ma quello che è possibile inserire in questo contesto pubblico.

nonna Maria Luisa Gianni! coming soon….
mia nonna la moglie Maria Luisa Gianni secondogenita del Dott Francesco Gianni già titolare del concretamente apprezzato Studio Legale dott. Francesco Gianni, con sede in Salerno e Vietri S/Mare, successivamente anche Pretore reggente a Cava dei Tirreni (SA).
Nella foto notiamo il nonno Luigi la nonna Maria Bertelli i genitori del mio omonimo nonno, dal lato opposto con il sorriso che ricordo, la bellissima nonna Pasqualina Pastore accompagnata dai due dei tre figli Giovanna in bianco seduta avanti e Luigi mio padre, vicino al nonno omonimo, il quale con orgoglio sembra sorreggerlo anche con la gamba.
La mia famiglia, nel succedersi di 4 generazioni è responsabile dello studio Commerciale, a supporto dell’attività Libero Professionale dei suoi componenti.
Non posso non ricordare la figura del bis nonno Luigi di Maio tutt’ora presente in ufficio attraverso il senso di accoglienza e di disponibilità da lui stigmatizzato; Reduce di guerra vinta, ha partecipato ai lavori per il riconoscimento della professione e la nascita dell’Albo dei Ragionieri e Periti Commerciali anche di Salerno, trasferendovi successivamente la sua iscrizione da quello di Milano: Tra i presenti al congresso di Roma del 1879 ove partecipò Fabio Besta. Esso ha rappresentato una tappa importante del processo formativo della nostra disciplina, in quanto segnò la consacrazione degli studi contabili. Non a caso, proprio in seguito al congresso di Roma del 1879 cominciarono ad istituire i primi Collegi dei Ragionieri Provinciali d’Italia legati alla circoscrizione del Tribunale Civile e Penale, in quanto già soggetti alla verifica da parte del Ministero di Grazia e Giustizia.
Da mio nonno ho imparato a dare sempre il massimo di me senza che necessariamente mi debba aspettare alcuna forma di riconoscenza, da parte di chi ha beneficiato del mio operato. Anche se esaustivo, conforme e rispettoso delle regole e dell’ambiente.
Premesso quanto sopra fanno parte dei miei risultati Professionali o lavorativi, di seguito I punti salienti ancora da sviluppare:
L’attività dei singoli componenti dello studio, si riassume in serietà e rispetto delle regole Nazionali ed Europee.
Lo studio di Maio si propone quale interfaccia tra le imprese e l’apparato operativo della Pubblica Amministrazione Fiscale o Tributaria.
Leopoldo di Maio, é iscritto all’albo dei Dottori Commercialisti di Salerno, soltanto dall’unificazione degli albi, in precedenza è stato abilitato alla Libera Professione di consulente amministratore e contabile nel 1988 ed iscritto al relativo Albo dei Ragionieri e Periti Commerciali.

Il nonno dal quale ho preso parte del nome Leopoldo di Maio. Figlio anch’esso d’arte suo padre Luigi tra i cultori della ragioneria applicata alle metodologie di controllo contabile. Grazie al suo impegno, il carisma e l’incontestabile competenza professionale, era un valido riferimento per grandi gruppi ed imprenditori, utilissimo riferimento dell’Italia meridionale soprattutto per la clientela residente all’estero.
Negli anni sessanta quando sono nato io le scarpe con due colori, rappresentavano quelli che oggi possiamo definire i carismatici, persone competenti serie ed attente, parte integrante della vita sociale e collettiva, il nonno poi era anche impegnato nel sociale attraverso la consulenza che dava alle primarie imprese locali e non ricordiamo una per tutte il club Mediterranee di Palinuro.
Promotore e socio fondatore dell’associazione Cassa Edile Salernitana. Oggi parametro contrattuale Nazionale.
Ufficiale di Complemento di Cavalleria a Salerno dal Bollettino ufficiale delle nomine, promozioni e destinazioni degli ufficiali.’8 novembre 1936 – XIV al 1 giugno 1937
nonno Leopoldo è il primo da dex con le calzature bicolore
Da mio nonno ho imparato a dare sempre il massimo di me senza che necessariamente mi debba aspettare alcuna forma di riconoscenza, da parte di chi ha beneficiato del mio operato.

Posso sicuramente collegare l’amore per gli animali domestici perchè in famiglia vi abbiamo sempre convissuto; Vediamo in foto Roky il Pastore Tedesco nel 1968 era di nonno, Leopoldo.


Mio Padre Luigi di Maio è il primogenito dell’affermato Ragioniere Libero Professionista “Nonno Poldo”, così confidenzialmente lo chiamavamo noi nipoti; Veterano di guerra persa. Quando il nonno ha cominciato la sua professione ovviamente nello Studio Professionale del Padre Luigi, il clima ove operavano le imprese, rendeva possibili abitudini differenti e soprattutto la pressione fiscale dava modo alla crescita ed agli investimenti. Già prima la piena operatività della CASMEZ per le imprese l’unica angoscia era la gestione del personale, infatti con la semplicità della denuncia dei redditi c.d. Vanoni cessavano i rapporti burocratici annuali fiscali. Salvo accertamenti Mod. 53.
Da mio padre ho imparato ad avere il quadro d’insieme, a non risolvere un problema per crearne di nuovi.

Mia madre Elisabetta Giordano è la terzogenita dell’amatissimo Prefetto di I° Grado Giuseppe Giordano. “Nonno Peppe” come confidenzialmente lo chiamavamo noi nipoti;
Da lei ho imparato a non profittare dei benefici, ma a non profittare immeritatamente della situazione.
L’elencazione ovviamente non rappresenta l’esaustività, ma quello che è possibile inserire in questo contesto pubblico.

Dall’archivio di studio sez. famiglia, la foto ricordo della 1° media Badia di Cava dei Tirreni anno 1974-1975 (SA) io sono il primo da destra con giubbino beige, seduto in seconda fila dopo gli insegnati ed il prefetto in piedi.
A formare il mio bagaglio culturale oltre la ferrea formazione anche presso il collegio della badia di Cava dei Tirreni tra i monaci Benedettini. Ci sono anche le esperienze fatte dai miei predecessori, i quali, dalla mia più giovane età mi hanno dato sempre modo di approfondire le loro pratiche se pur con la loro vigile supervisione, lasciando pero’ al sottoscritto la possibilità di aprire e dimostrare nuovi scenari, purché in linea con tutte le regole civili, fiscali e morali oltre che deontologiche ed oggi anche europee. |