Robotica dal Commercialista

Robot dal Commercialista

“Robotica dal Commercialista: la soluzione per una gestione più efficiente dei conti!”

Non possiamo avventurarci nei metaversi senza approfondire l’argomento “Bot” i robot che interagiscono con gli umani.

Robotica dal Commercialista: Introduzione

La robotica e i commercialisti sono due settori che stanno diventando sempre più interconnessi. La robotica sta diventando una parte sempre più importante della vita di tutti i giorni, sia nella vita professionale che in quella personale. I commercialisti, d’altra parte, sono professionisti che si occupano di gestire le finanze di un’azienda o di un individuo. La robotica sta diventando uno strumento sempre più importante per aiutare i commercialisti a gestire le finanze in modo più efficiente. La robotica può aiutare i commercialisti a gestire le finanze in modo più accurato, veloce e sicuro. Inoltre, la robotica può aiutare i commercialisti a prendere decisioni più informate e a risparmiare tempo prezioso. La robotica può anche aiutare i commercialisti a gestire le finanze in modo più efficiente, riducendo i costi e aumentando i profitti. La robotica può anche aiutare i commercialisti a prendere decisioni più informate e a risparmiare tempo prezioso.

Robotica dal Commercialista: Come la robotica può aiutare i commercialisti a gestire meglio i loro clienti

La robotica sta diventando sempre più importante nel mondo della contabilità. I commercialisti possono ora sfruttare le tecnologie robotiche per aiutarli a gestire meglio i loro clienti.

Le tecnologie robotiche possono aiutare i commercialisti a gestire meglio i loro clienti in diversi modi. Ad esempio, possono aiutare a automatizzare alcune delle attività più ripetitive, come la compilazione dei moduli fiscali. Inoltre, possono aiutare a gestire le informazioni dei clienti in modo più efficiente, consentendo ai commercialisti di accedere ai dati più rapidamente.

Inoltre, le tecnologie robotiche possono aiutare i commercialisti a fornire un servizio più personalizzato ai loro clienti. Ad esempio, possono aiutare a identificare le esigenze specifiche dei clienti e fornire consigli personalizzati in base a queste esigenze. Inoltre, possono aiutare a fornire un servizio più veloce, poiché le attività più ripetitive possono essere automatizzate.

Infine, le tecnologie robotiche possono aiutare i commercialisti a risparmiare tempo e denaro. Ad esempio, possono aiutare a ridurre i costi di gestione dei clienti, poiché le attività più ripetitive possono essere automatizzate. Inoltre, possono aiutare a ridurre i tempi di risposta, poiché le informazioni possono essere recuperate più rapidamente.

In conclusione, la robotica può aiutare i commercialisti a gestire meglio i loro clienti. Le tecnologie robotiche possono aiutare a automatizzare alcune delle attività più ripetitive, a gestire le informazioni dei clienti in modo più efficiente, a fornire un servizio più personalizzato e a risparmiare tempo e denaro.

Robotica dal Commercialista: Come la robotica può aiutare i commercialisti a prendere decisioni più informate

La robotica sta diventando sempre più importante nel mondo della contabilità. I commercialisti possono ora usare la robotica per prendere decisioni più informate e avere una visione più ampia dei loro clienti.

La robotica può aiutare i commercialisti a raccogliere e analizzare dati più rapidamente e accuratamente. I commercialisti possono usare la robotica per raccogliere informazioni sui loro clienti, come le loro spese, le loro entrate e le loro attività finanziarie. Queste informazioni possono essere utilizzate per prendere decisioni più informate su come gestire i conti dei loro clienti.

Inoltre, la robotica può aiutare i commercialisti a identificare le tendenze e le opportunità di investimento. I commercialisti possono usare la robotica per analizzare i dati dei loro clienti e identificare le opportunità di investimento più redditizie. Questo può aiutare i commercialisti a prendere decisioni più informate su come investire i soldi dei loro clienti.

Infine, la robotica può aiutare i commercialisti a gestire meglio i loro clienti. I commercialisti possono usare la robotica per monitorare le attività dei loro clienti e assicurarsi che stiano seguendo le procedure contabili corrette. Questo può aiutare i commercialisti a prendere decisioni più informate su come gestire i conti dei loro clienti.

In conclusione, la robotica può aiutare i commercialisti a prendere decisioni più informate. La robotica può aiutare i commercialisti a raccogliere e analizzare dati più rapidamente e accuratamente, identificare le tendenze e le opportunità di investimento e gestire meglio i loro clienti. La robotica può quindi aiutare i commercialisti a prendere decisioni più informate su come gestire i conti dei loro clienti.

Robotica dal Commercialista: Come la robotica può aiutare i commercialisti a gestire meglio le loro finanze

La robotica sta diventando sempre più importante nel mondo della contabilità. I commercialisti possono ora sfruttare le tecnologie robotiche per aiutarli a gestire meglio le loro finanze.

Le tecnologie robotiche possono aiutare i commercialisti a gestire le loro finanze in modo più efficiente. Ad esempio, possono aiutare a automatizzare le attività di contabilità, come la creazione di report finanziari, la gestione dei conti bancari e la gestione dei pagamenti. Inoltre, possono aiutare a identificare le aree in cui è possibile risparmiare denaro, come le spese di viaggio o le spese di marketing.

Inoltre, le tecnologie robotiche possono aiutare i commercialisti a prendere decisioni più informate. Possono analizzare i dati finanziari e fornire informazioni dettagliate su come gestire al meglio le finanze. Possono anche aiutare a identificare le opportunità di investimento più redditizie.

Infine, le tecnologie robotiche possono aiutare i commercialisti a risparmiare tempo. Possono automatizzare le attività di contabilità, come la creazione di report finanziari, la gestione dei conti bancari e la gestione dei pagamenti. Inoltre, possono aiutare a identificare le aree in cui è possibile risparmiare denaro, come le spese di viaggio o le spese di marketing.

In conclusione, la robotica può aiutare i commercialisti a gestire meglio le loro finanze. Le tecnologie robotiche possono aiutare a automatizzare le attività di contabilità, a prendere decisioni più informate e a risparmiare tempo. I commercialisti possono quindi trarre vantaggio dall’utilizzo di tecnologie robotiche per gestire meglio le loro finanze.

Robotica dal Commercialista: Come i commercialisti possono sfruttare la robotica per migliorare la loro produttività

La robotica sta diventando sempre più importante nel mondo dei servizi professionali, e i commercialisti non sono da meno. La robotica può aiutare i commercialisti a migliorare la loro produttività, riducendo i tempi di lavorazione e aumentando l’accuratezza dei risultati.

In primo luogo, la robotica può aiutare i commercialisti a gestire più facilmente le loro attività. Ad esempio, i robot possono essere utilizzati per automatizzare le attività di contabilità, come la creazione di report finanziari, la gestione dei conti bancari e la preparazione delle dichiarazioni fiscali. Inoltre, i robot possono essere utilizzati per eseguire attività di back office come la gestione dei documenti, la gestione dei clienti e la gestione dei pagamenti.

In secondo luogo, la robotica può aiutare i commercialisti a migliorare la loro produttività. Ad esempio, i robot possono essere utilizzati per eseguire attività di analisi dei dati, come l’analisi dei trend di mercato, l’analisi dei dati finanziari e l’analisi dei rischi. Inoltre, i robot possono essere utilizzati per eseguire attività di consulenza, come la consulenza sugli investimenti, la consulenza fiscale e la consulenza sulla gestione dei rischi.

Infine, la robotica può aiutare i commercialisti a migliorare la loro produttività attraverso l’utilizzo di strumenti di intelligenza artificiale. Ad esempio, i robot possono essere utilizzati per eseguire attività di apprendimento automatico, come la previsione dei prezzi dei titoli, la previsione dei tassi di interesse e la previsione dei risultati finanziari. Inoltre, i robot possono essere utilizzati per eseguire attività di analisi predittiva, come l’analisi dei dati storici e l’analisi dei dati di mercato.

In conclusione, la robotica può aiutare i commercialisti a migliorare la loro produttività. I robot possono essere utilizzati per automatizzare le attività di contabilità, eseguire attività di back office, eseguire attività di analisi dei dati e di consulenza, e utilizzare strumenti di intelligenza artificiale. La robotica può quindi aiutare i commercialisti a migliorare la loro produttività e a fornire servizi di qualità superiore ai loro clienti.

Robotica dal Commercialista: Come la robotica sta cambiando il lavoro dei commercialisti

La robotica sta cambiando il modo in cui i commercialisti svolgono il loro lavoro. La robotica sta offrendo ai commercialisti una serie di strumenti che possono aiutarli a svolgere le loro attività in modo più efficiente e accurato.

Uno dei modi in cui la robotica sta cambiando il lavoro dei commercialisti è l’utilizzo di software di contabilità automatizzati. Questi programmi possono aiutare i commercialisti a gestire le loro finanze in modo più efficiente, riducendo al minimo gli errori e aumentando la produttività. Inoltre, i programmi di contabilità automatizzati possono aiutare i commercialisti a risparmiare tempo prezioso, poiché possono eseguire molte delle attività di contabilità in modo più rapido ed efficiente.

Un altro modo in cui la robotica sta cambiando il lavoro dei commercialisti è l’utilizzo di strumenti di analisi dei dati. Questi strumenti possono aiutare i commercialisti a prendere decisioni più informate, poiché possono analizzare grandi quantità di dati in modo rapido ed efficiente. Inoltre, questi strumenti possono aiutare i commercialisti a identificare le tendenze e le opportunità di mercato, consentendo loro di prendere decisioni più informate.

Infine, la robotica sta cambiando il lavoro dei commercialisti anche attraverso l’utilizzo di strumenti di automazione. Questi strumenti possono aiutare i commercialisti a svolgere le loro attività in modo più efficiente, poiché possono eseguire molte delle attività in modo automatico. Inoltre, questi strumenti possono aiutare i commercialisti a risparmiare tempo prezioso, poiché possono eseguire molte delle attività in modo più rapido ed efficiente.

In conclusione, la robotica sta cambiando il modo in cui i commercialisti svolgono il loro lavoro. La robotica sta offrendo ai commercialisti una serie di strumenti che possono aiutarli a svolgere le loro attività in modo più efficiente e accurato. Questi strumenti possono aiutare i commercialisti a risparmiare tempo prezioso, a prendere decisioni più informate e a identificare le tendenze e le opportunità di mercato.

Robotica dal Commercialista: Conclusione

In conclusione, la robotica sta cambiando il modo in cui i commercialisti svolgono il loro lavoro. La robotica sta aiutando i commercialisti a svolgere le loro attività in modo più efficiente, veloce e accurato. Sta anche aiutando i commercialisti a risparmiare tempo e denaro, aumentando la produttività e riducendo i costi. Aiuta i commercialisti a fornire servizi di qualità superiore ai loro clienti. La robotica sta quindi contribuendo a rendere i commercialisti più competitivi e a migliorare la qualità dei servizi offerti dal proprio studio professionale.

Miniguida NFT: del Commercialista

Miniguida NFT: del Commercialista Con l'attività del commercialista inizia questa serie di approfondimenti simpaticamente battezzata "miniguida NFT" riguardo l'impiego dei Non Fungible Token in ampio ambito libero professionale.

Con l’attività del commercialista inizia questa serie di approfondimenti simpaticamente battezzata “miniguida NFT” riguardo l’impiego dei Non Fungible Token in ampio ambito libero professionale.
Saranno oggetto di approfondimento tutte le attività professionali dal commercialista al medico, dall’agronomo all’ingegnere, vedremo insieme come questi professionisti potranno utilizzare gli NFT e perchè dovrebbero cominciare a farlo.

È possibile anche segnalare la propria attività per suggerire l’approfondimento e cominciare così a creare i propri NFT e migrare la finanza in cryptomoneta.

Digitalizzazione, tocca tutti gli Italiani

Si argomenta tanto sulla digitalizzazione, ma ovviamente una volta digitalizzata un’attività il contenuto prodotto diventa un bene non fungible, il passo quindi è breve verso la sua tokenizzazione, al documento potrà essere quindi assegnato un valore ed un pagamento od un compenso, che avverrà in valuta naturalmente digitale.
I NFT (Non Fungible Token) sono token digitali unici che rappresentano un’attività lavorativa sia essa espressa da un testo oppure un video con o senza audio, un’immagine o qualsiasi altra attività od opera della professione, che possa essere rappresentata digitalmente.

Gli NFT vengono utilizzati per creare

La prova sulla originalità ovvero sulla proprietà l’autenticità dell’attività del commercialista, successivamente resa digitale. Pensiamo a quante firme digitali oggi già sono apposte dal professionista commercialista.
Gli studi professionali come quello del commercialista, possono beneficiare dell’utilizzo degli NFT in diversi modi, neanche immaginabili al momento.
Possiamo pensare ad un registro digitale, per la proprietà intellettuale dello studio, contenente i ricorsi i contratti e tutti i documenti prodotti ad och per la clientela, ivi compreso il Know How.
Gli NFT nello studio commerciale possono essere utilizzati per la registrazione dei marchi, per la tutela dei diritti d’autore e per la gestione delle licenze, per verbalizzare assemblee o sancire delibere condominiali, attestare benefici ai soci agli amministratori a tutti quelli che hanno rapporti tra privati, con le società oppure con l’impresa o con l’imprenditore.
Diciamo in questa Miniguida NFT: del Commercialista che se siamo a buon punto con la digitalizzazione, non possiamo dire la stessa cosa e siamo sicuramente agli albori dell’impiego degli NFT professionali; Ogni previsione è sicuramente un limite al larghissimo impiego degli NFT anche negli studi commerciali.

È certo che gli NFT

Gli NFT possono essere utilizzati per creare un sistema economico di incassi e pagamenti alternativo alle banche e tracciato digitalmente. Anche se questo tipo di transazioni nascono per supportare il commercio relativo alle opere soprattutto d’arte digitali, ma di fatto, hanno eliminato la necessità di intermediari finanziari e rendono le transazioni più veloci ed efficienti.

Sfuggono a qualsiasi controllo esterno

Le transazioni digitali operano e sono note soltanto al cedente ed al cessionario oggi e per sempre, ciò supportato dalla garanzia di ciascuna block chain su cui si regge l’intero sistema degli NFT.

È certo in questa Miniguida NFT: del Commercialista che gli NFT possono anche essere utilizzati per creare un mercato digitale per le attività digitali e non, quali ad esempio le dichiarazioni dei redditi, oppure la certificazione di un bilancio od un rendiconto; il che consente ai professionisti, di vendere e distribuire le loro attività in modo più efficiente, ed ai clienti di acquistare e possedere attività uniche. Con tutte le inderogabili garanzie contenute nell’ormai famoso Smart Contract.
Gli NFT possono rappresentare l’opportunità per i commercialisti di diversificare la loro attività; Offrendo servizi di consulenza in ambito NFT ai loro clienti, per esempio, aiutando le aziende a creare e utilizzare NFT per le loro attività.

Creare e gestire il conto non più corrente, ma “portafoglio”, era ora che i nostri soldi fossero depositati nel nostro privatissimo “wallet”, non da ultimo la fiscalità conseguente.

Miniguida NFT: del Commercialista- L’attività del Governo

Nonostante l’apertura verso la liberazione sulla circolazione del contante sino alla soglia dei 4.999,99 euro le politiche connesse alla limitazione all’uso del contante quali ad esempio i questionari dell’Agenzia delle Entrate, se non proprio gli accertamenti, l’atteggiamento diffidente delle banche che in larga misura operano le segnalazioni.

Altro non fanno che, spingere ad utilizzare la criptovaluta, guardacaso alla base del NFT, anche se le somme non hanno natura od origine illegale. A giudicare quanto si legge in giro questa opinione non è limitata alla presente Miniguida NFT: del Commercialista.
In generale, l’utilizzo degli NFT in ambito degli studi professionali può portare a una maggiore efficienza, trasparenza e sicurezza nelle transazioni commerciali relative alle attività digitali e non.

Sono tanti quindi i temi da affrontare ed a questo punto ciascun lettore riuscirà a trovare il modo di impiegare gli NFT nelle proprie attività.

Miniguida NFT: del Commercialista- in Conclusione

Spero che questo articolo sia stato utile a riflettere sull’impiego degli NFT. Commercialisti e non, se hanno bisogno di ulteriori informazioni per digitalizzare e tokenizzare le vostre attività, saremo felici di aiutarvi.
Non dimenticate di registrarvi al blog per non perdere tutte le schede informative sulla “miniguida NFT”.

Divieti insidie Patti Successori

divieti insidie patti successori

Quali sono i divieti e le insidie nei patti successori ?

Patti successori – indice:


L’ordinamento civile italiano, prevede a chiare lettere il divieto di patti successori, salvo alcune deroghe che vedremo in dettaglio.

Il divieto trova la propria fonte normativa nell’articolo 458 del nostro codice Civile. Infatti vi si legge “Fatto salvo quanto disposto dagli articoli 768 bis e seguenti, è nulla [1418 c.c.] ogni convenzione con cui taluno dispone della propria successione. È del pari nullo ogni atto col quale taluno dispone dei diritti che gli possono spettare su una successione non ancora aperta, o rinunzia ai medesimi” sembra chiaramente sancita la nullità di ogni patto volto a disporre della propria successione, dei diritti di una successione che si deve ancora aprire.

Che cos’è un patto successorio?

I patti successori sono una categoria di contratti o atti unilaterali che hanno come oggetto la disposizione futura dei beni di una persona non ancora defunta. L’articolo 458 del codice civile sembra suggerire tre categorie di patti successori nulli: quelli istitutivi, quelli dispositivi e quelli abdicativi (o rinunciativi).

Ciascuna di queste categorie ha in realtà caratteristiche diverse. Come vedremo ma prima bisogna anche chiedersi il perchè.

Perché vige il divieto dei patti successori?

La scelta del legislatore italiano deve ricondursi ad una forte tutela della libertà testamentaria. Nell’ordinamento italiano può davvero ritenersi che il testatore possa modificare la propria volontà rispetto alla propria successione fino ad un istante prima della sua morte.

Vincolare la sua successione ad un momento precedente la sua morte stride con la possibilità di liberamente disporre del suo patrimonio fino alla morte.

Per questo motivo il testatore non può essere vincolato contrattualmente a disporre per testamento in un determinato modo piuttosto che in un altro. La sua volontà deve essere tutelata quindi assolutamente libera, fino alla morte.

Un secondo motivo alla base dell’art 458 del codice Civile, al quale va ricondotto il divieto è da ricercarsi nella tipicità della delazione successoria. Nell’ordinamento italiano è possibile succedere per legge (successione legittima) o per testamento (successione testamentaria).

Non è previsto un terzo genere di delazione successoria ad esempio “contrattuale” o “pattizia”.

I patti successori istitutivi

Il patto successorio istitutivo è un contratto attraverso il quale un soggetto viene nominato erede dal proprio futuro dante causa. Gli effetti prodotti da questo tipo di pattuizione sarebbero del tutto simili a quelli di un testamento. Un esempio di patto istitutivo potrebbe essere rappresentato dal contratto in cui “Tizio conviene  con Caio, che Caio sia proprio erede”. La violazione della libertà testamentaria in questo caso è evidente.

I patti successori dispositivi

Sono quelli attraverso i quali un soggetto dispone per atto tra vivi di diritti che potrebbero essergli destinati all’apertura di una futura successione. Hanno generalmente natura contrattuale, ma astrattamente potrebbero anche essere atti unilaterali (ad esempio una donazione obnuziale avente ad oggetto un’eredità di una persona in vita). Un esempio di questa categoria potrebbe essere rappresentato dal contratto con il quale Tizio venda a Caio l’eredità della propria madre ancora in vita.

I patti successori abdicativi

Sono quelli attraverso i quali un soggetto rinuncia ai diritti che gli potrebbero spettare da una successione non ancora aperta. I patti successori rinunziativi possono manifestarsi sia come contratto ma anche come atto unilaterale. Hanno natura di contratto quando la rinuncia ad una futura eredità è oggetto di una pattuizione fra due o più soggetti. Viceversa un patto successorio abdicativo può essere unilaterale quando sia rappresentato dalla rinuncia (che è un atto unilaterale) ad una eredità di una persona ancora in vita. Ai sensi dell’articolo 557 del codice civile, deve ritenersi colpita dal divieto di cui trattasi la rinuncia preventiva dei legittimari all’azione di riduzione.

Gli atti esecutivi di patti successori nulli

La vicenda che ha a riguardo un patto successorio, non è in realtà solita esaurirsi nella nullità dello stesso. A un patto successorio nullo possono infatti seguire uno o più atti esecutivi. Solitamente, ad esempio, ad un patto successorio istitutivo segue un testamento in cui il testatore dà esecuzione al contratto attraverso cui si è obbligato a disporre in un certo modo. Vediamo dunque quali sono le conseguenze caso per caso.

Testamento esecutivo di patto istitutivo

Quando ad un patto successorio istitutivo segua un testamento esecutivo, quest’ultimo potrà essere dichiarato nullo ai sensi dell’articolo 626 del codice civile. Il testamento, ove in esso sia fatta menzione del patto successorio concluso, sarà nullo per illiceità del motivo.

Contratto esecutivo di patto dispositivo

Ad un patto successorio dispositivo può, non necessariamente, seguire un atto od un contratto esecutivo. Quest’ultimo sarà annullabile ai sensi del numero 4) dell’articolo 1429 del codice civile: può trattarsi di un errore di diritto, ragione determinante per il contratto. Secondo un’altra tesi un contratto esecutivo di patto dispositivo potrebbe essere ritenuto nullo ai sensi dell’articolo 1345 del codice civile, per motivo illecito, quando questo sia però comune alle parti del contratto.

Rinuncia all’eredità conseguente a patto abdicativo

La rinuncia all’eredità che faccia seguito a un patto successorio di rinunzia, non potrà invece essere impugnata, se fatta dopo l’apertura della successione. La rinuncia all’eredità può infatti essere impugnata soltanto per dolo o per violenza ai sensi dell’articolo 526 del codice civile, non per errore. Ove invece la rinuncia all’eredità che faccia seguito ad un patto abdicativo sia fatta prima dell’apertura della successione sarà invece colpita da nullità.

La recente ordinanza della Corte di Cassazione sulla nullità dei patti successori

Risulta utile riportare come esempio di valutazione del giudice sulla nullità dei patti successori la lite risolta dalla Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 14110/2021.

Tra due figli e un padre si stipulava un accordo sotto forma di scrittura privata in cui si conveniva quanto segue. I figli si impegnavano a corrispondere annualmente al padre una rendita vitalizia dell’importo di 120.000 euro in quattro rate mensili di 30.000 euro l’una. Il padre in cambio si impegnava a custodire una collezione di opere d’arte di sua proprietà conservandola in un caveau e cercando di aumentarne il valore.

La lite tra le parti sorge nel momento in cui i figli non pagano tre restanti rate della rendita pattuita. Il padre si rivolge al tribunale ottenendo i decreti ingiuntivi richiesti per il pagamento delle tre rate. Si oppongono i figli deducendo le ragioni del mancato pagamento derivanti ovvero dall’inadempimento del padre alla propria obbligazione di custodire le opere e non diminuirne il valore e chiedendo la declaratoria di nullità degli accordi presi ex articolo 458 del codice civile. Il tribunale accoglieva l’opposizione. Alla sentenza con cui veniva dichiarata la nullità degli accordi si opponeva il padre con l’appello che veniva accolto e riformava la sentenza impugnata confermando l’efficacia dei decreti ingiuntivi. Propongono ricorso per cassazione i figli.

La massima della pronuncia

La Corte d’appello negava la natura di patto successorio alla scrittura privata redatta fra le parti.

La Corte di Cassazione si conforma a tale statuizione del giudice di merito e ricorda che “ai sensi dell’art. 458, comma 1, seconda parte, c.c., sono patti successori le convenzioni che abbiano per oggetto la costituzione, trasmissione o estinzione di diritti relativi ad una successione non ancora aperta e facciano, così, sorgere un vinculum iuris, di cui la disposizione ereditaria rappresenti l’adempimento”.

“Per stabilire, quindi, – afferma la Corte – se una determinata pattuizione ricada sotto la comminatoria di nullità di cui all’art. 458 c.c. occorre accertare: 1) se il vincolo giuridico con essa creato abbia avuto la specifica finalità di costituire, modificare, trasmettere o estinguere diritti relativi ad una successione non ancora aperta; 2) se la cosa o i diritti formanti oggetto della convenzione siano stati considerati dai contraenti come entità comprese nella futura successione o debbano comunque essere compresi nella stessa; 3) se il promittente abbia inteso provvedere in tutto o in parte della propria successione, così privandosi dello ius poenitendi; 4) se l’acquirente abbia contratto o stipulato come avente diritto alla successione stessa; 5) se il convenuto trasferimento, del promittente al promissario, debba avere luogo mortis causa ossia a titolo di eredità o di legato”.

Deroghe alla nullità dei patti successori

Abbiamo anticipato sopra, che divieto dei patti successori trova in realtà qualche deroga all’interno del codice civile.

La prima deroga, testuale, è rappresentata dagli articoli 768-bis e seguenti del codice civile: il patto di famiglia. Il patto di famiglia, come contratto tipico è previsto dal codice, non incorrerà dunque nel divieto di patti successori.

L’articolo 1920 del codice civile rappresenta un’ulteriore deroga al divieto di patti successori. Tale articolo consente infatti di designare per testamento il beneficiario di un’assicurazione sulla vita stipulata per atto fra vivi.

Ulteriore deroga è rappresentata dalla possibilità riconosciuta dal combinato disposto degli articoli 210 e 179 lettera b) del codice civile. I coniugi in regime di comunione legale, potranno convenire che i beni pervenuti per successione ereditaria siano attribuiti alla comunione legale dei beni.

La dottrina individua diverse deroghe al divieto dei patti successori.

Tali deroghe sono in realtà da ravvisarsi ogni qualvolta il legislatore preveda la possibilità di stipulare contratti o atti astrattamente riconducibili alle categorie di patti successori sopra elencate.

Cos’è il Metaverso ?

NFT Opera d’arte; fiscalità adempimenti

Cos’è il Metaverso ?

Introduzione

Le connessioni tra i mondi, virtuale e fisico sono diventate sempre più forti. I dispositivi che utilizziamo per gestire la nostra vita ci consentono di accedere con poche semplici operazioni a quasi tutto ciò che desideriamo. Anche l’ecosistema cripto funziona allo stesso modo. NFT, giochi Blockchain e pagamenti cripto non sono più limitati ai fanatici delle cripto valute. Ora sono tutti facilmente disponibili come parte di un Metaverso in via di sviluppo. Anche la BCE non ha perso l’occasione di annunciare la sua €COIN la cripto valuta europea.

Una delle caratteristiche fondanti del Metaverso in inglese Metaverse, è la cancellazione dei limiti di spazio e di tempo.

Da questo punto di vista, gli studi professionali avranno la possibilità di offrire ai propri componenti ed ai loro clienti nuove prospettive di collaborazione e di interconnessione attraverso spazi di lavoro negli uffici virtuali collocabili dappertutto. Dello studio professionale ci occuperemo in maniera specifica sul blog prossimamente. In questo articolo vedremo come il gaming ha reso possibile il coinvolgimento di tutte le attività legate al personal computer agli smartphone ed ai tablet.

Metaverso è il concetto di un universo 3D persistente, online, che combina vari spazi virtuali differenti. Potremmo anche intendere il Metaverso come una delle future evoluzioni di Internet, ma non solo tenuto conto che internet è soltanto una delle reti esistenti, la più diffusa ma non è l’unica rete, pensiamo infatti alle intranet estesa a tutti i partecipi ad una azienda.

Come detto per gli uffici questo ambiente permetterà agli utenti di incontrarsi, giocare e socializzare in questi spazi virtuali 3D.

Il Metaverso non esiste ancora del tutto, ma molte piattaforme contengono alcuni elementi che si avvicinano molto al concetto.

I videogiochi ad esempio offrono attualmente l’esperienza di Metaverso più vicina a questa idea senza spazio e tempo.

Gli sviluppatori hanno superato i loro limiti rispetto a cosa può essere considerato un gioco, organizzando eventi in-game oppure creando economie virtuali al loro interno.

Anche se non sono essenziali in questo ambito, le cripto valute possono essere perfette per il Metaverso.

Consentono di creare un’economia digitale con diversi tipi di utility token e oggetti da collezione virtuali (NFT).

Il Metaverso trarrebbe anche vantaggio dall’uso di wallet come Trust Wallet e MetaMask.

Inoltre, la tecnologia Blockchain già alla base delle cripto valute può fornire sistemi di governance trasparenti e affidabili.

Esistono già in Blockchain delle applicazioni in stile Metaverso, che offrono alle persone dei veri e propri redditi.

Ad esempio Axie Infinity è un gioco play-to-earn che molti utenti utilizzano per integrare il proprio reddito.

SecondLive e Decentraland sono altri esempi di come mescolare con successo il mondo blockchain e le app sviluppate in realtà virtuale.

Quando guardiamo al futuro, sono i grandi giganti della tecnologia che stanno cercando di fare da guida.

Tuttavia, gli aspetti decentralizzati del settore Blockchain stanno offrendo anche ai player più piccoli l’opportunità di partecipare allo sviluppo del Metaverso.

Perché i videogiochi sono legati al Metaverso?

Sin dagli albori dell’informatica il gioco ha sempre fatto parte della programmazione estrema, un tipo di programmazione capace di esasperare tutte le risorse del più completo e complesso computer, non a caso i pc dedicati al gioco si sono sempre distinti dall’aggettivo “multimediale”. Naturalmente visto il diffuso utilizzo della realtà virtuale in 3D, i videogiochi offrono attualmente l’esperienza che si avvicina di più a quella di un Metaverso.

Ma c’è di più oltre all’esperienza in 3D. Ora i videogiochi offrono servizi e funzionalità che toccano altri aspetti della nostra vita quotidiana. Ad esempio il videogioco Roblox ospita anche eventi virtuali come concerti e incontri.

I giocatori non si limitano a “giocare”, ma usano il gioco anche per altre attività e gli aspetti legati alla vita all’interno di questo “cyberspazio” del proprio “Avatar”. Ad esempio, nel videogioco multiplayer Fortnite, 12,3 milioni di giocatori hanno partecipato al tour musicale virtuale di Travis Scott all’interno del gioco.

In che modo le cripto valute si fanno spazio nel Metaverso?

Il gaming fornisce l’aspetto 3D del Metaverso, ma non fornisce tutto ciò che serve in un mondo virtuale, in grado di coprire tutti gli aspetti della vita quotidiana.

Le cripto valute aggiungono un cruciale tassello mancante infatti, possono offrire altri aspetti fondamentali, come la prova “digitale” che attesti la proprietà di un oggetto, il trasferimento di valore, la governance e l’accessibilità. Ma cosa significa esattamente ?

Se, in futuro, lavoreremo, socializzeremo, acquisteremo, venderemo anche articoli virtuali nel Metaverso, avremo bisogno di un modo sicuro per dimostrare, in tutti gli ambiti, la proprietà i suoi vincoli oppure i suoi trasferimenti.

Dovremo anche sentirci al sicuro, mentre trasferiremo questi oggetti e il denaro all’interno del Metaverso. Infine, se tutto questo costituirà una parte così importante della nostra vita, vorremo anche avere un ruolo nel processo decisionale che prenderà piede nel Metaverso.

Alcuni videogiochi contengono già alcune soluzioni di base a questi problemi, ma molti sviluppatori utilizzano le cripto e la tecnologia Blockchain per migliorare questi aspetti. La Blockchain offre una nuova modalità di gestione decentralizzata e trasparente, mentre l’approccio dei videogiochi è sempre stato più centralizzato e residente sul server dell’ideatore.

Anche gli sviluppatori sulla Blockchain sono stati influenzati dal mondo dei videogiochi. La gamification è molto presente nella Finanza Decentralizzata (DeFi) e nel GameFi. Sembra che in futuro ci saranno sempre più somiglianze tra questi due ecosistemi (giochi e cripto) e i due mondi potrebbero avvicinarsi sempre di più. Gli aspetti chiave della Blockchain in relazione al Metaverso sono:

1. Prova di proprietà digitale: possedendo un wallet con accesso alle tue chiavi private, puoi dimostrare immediatamente la proprietà di un’attività o di un asset sulla Blockchain. Ad esempio, mentre sei al lavoro, potresti mostrare una trascrizione esatta delle tue transazioni sulla Blockchain, così da mostrare quanto sei responsabile. Un wallet è uno dei metodi più sicuri e robusti per stabilire un’identità digitale e la prova sulla proprietà.

2. Collezione digitale: proprio come possiamo stabilire chi possiede qualcosa, possiamo anche dimostrare come un articolo sia originale e unico. Per un Metaverso che cerca di incorporare più attività della vita reale, questo aspetto è molto importante. Attraverso gli NFT, possiamo creare oggetti unici al 100% e che non possono mai essere copiati fedelmente o falsificati. La Blockchain può anche rappresentare e dimostrare la proprietà di oggetti fisici non solo digitali.

3. Trasferimento di valore: un Metaverso avrà bisogno di un modo per trasferire i valori in modo sicuro e di cui gli utenti si possano fidare. Le valute in-game nei giochi multiplayer sono meno sicure delle cripto valute in una Blockchain. Se gli utenti trascorrono grandi quantità di tempo nel Metaverso e guadagnano anche del denaro, hanno bisogno anche di una valuta affidabile ed inconfutabile alla stregua del danaro contante.

4. Governance: la possibilità di controllare le regole di interazione con il Metaverso, deve essere un’altra caratteristica importante per gli utenti. Nella vita reale, possiamo avere il diritto di voto nelle aziende e scegliere leader e governi. Anche il Metaverso avrà bisogno di alcuni modi per implementare una governance equa e la Blockchain è già una tecnologia collaudata per questo scopo.

5. Accessibilità: la creazione di un wallet sulle Blockchain pubbliche, è aperta a chiunque in tutto il mondo. A differenza di un conto bancario, non è necessario pagare denaro o fornire dettagli. Questo rende la tecnologia Blockchain una delle modalità più accessibili per gestire le proprie finanze e la propria identità digitale ovvero il proprio avatar, online.

6. Interoperabilità: la tecnologia Blockchain migliora incessantemente la compatibilità tra le diverse piattaforme. Progetti come Polkadot (DOT) e Avalanche (AVAX) consentono di creare Blockchain personalizzate in grado di interagire tra loro. Un singolo Metaverso dovrà collegare più progetti tra loro e la tecnologia Blockchain propone già delle soluzioni utili a questo scopo.

Cos’è un lavoro nel metaverso?

Come accennato, il Metaverso combinerà tutti gli aspetti della nostra vita quotidiana in un unico luogo virtuale. Considerando che molte persone lavorano già da casa con una interazione distribuita e non simultanea pensiamo ai trasferimenti di file di documenti oppure allo streaming audio e video, nel Metaverso potrai entrare nell’ufficio 3D e far interagire il tuo avatar con gli avatar dei tuoi colleghi. Anche il tuo lavoro potrebbe essere legato al Metaverso e fornirti un reddito direttamente utilizzabile al suo interno.

Al momento la GameFi e i modelli di gioco play-to-earn, forniscono fonti di reddito stabili a persone in tutto il mondo. Questi lavori online sono degli ottimi candidati all’implementazione futura del Metaverso, poiché mostrano come le persone sono disposte a trascorrere il proprio tempo vivendo e guadagnando all’interno dei mondi virtuali. Giochi play-to-earn come Axie Infinity e Gods Unchained non hanno nemmeno mondi 3D o avatar. Tuttavia, la loro caratteristica, legata al fatto di poter guadagnare del denaro esclusivamente in un mondo online, potrebbe farli diventare parte del Metaverso.

Esempi di Metaverso

Anche se non esiste ancora un unico Metaverso, abbiamo molte piattaforme e progetti che si avvicinano a questa idea. In genere, come detto sopra questi incorporano gli NFT e altri elementi della tecnologia Blockchain. Esaminiamo tre esempi:

1. SecondLive:

‌Rappresenta l’ambiente virtuale in 3D, dove gli utenti controllano gli avatar per socializzare, apprendere e fare business. Il progetto ha anche una Marketplace NFT per lo scambio di oggetti da collezione. Nel settembre 2020, SecondLive ha ospitato l’Harvest Festival di Binance Smart Chain in vista del suo primo anniversario. L’expo virtuale ha mostrato diversi progetti dell’ecosistema BSC, con cui gli utenti hanno potuto interagire ed esplorarne i contenuti.

2. Axie Infinity

Il un gioco offre ai giocatori dei paesi in via di sviluppo l’opportunità di ottenere un reddito costante. Acquistando o ricevendo in dono tre creature note come Axies, un giocatore può iniziare il farming del token SLP (Smooth Love Potion). Vendendo questo token sull’open market, qualcuno potrebbe guadagnare circa dai 200$ ai 1000$ (USD), a seconda del tempo di gioco e del prezzo di mercato.

Sebbene Axie Infinity non fornisca un personaggio o un avatar in 3D personalizzato, offre agli utenti l’opportunità di un lavoro simile a quelli che potrebbero esserci in un Metaverso. Potreste aver già sentito la famosa storia di molti abitanti delle Filippine, che usano questo gioco come alternativa a un lavoro a tempo pieno o ai sussidi pubblici.

3. Decentraland

Mondo digitale online che combina elementi social con le Cripto valute, NFT e immobili virtuali. Inoltre, i giocatori assumono un ruolo attivo nella governance della piattaforma. Come in altri giochi basati sulla Blockchain, gli NFT vengono utilizzati per rappresentare degli oggetti da collezione. Gli NFT vengono utilizzati anche per LAND, gli appezzamenti di terra da 16 x 16 metri, che gli utenti possono acquistare nel gioco utilizzando la Cripto valuta che prende il nome di MANA. La combinazione di tutti questi elementi crea una cripto-economia abbastanza complessa.

Qual è il futuro del Metaverso?

Facebook è uno dei nomi più influenti nella creazione del Metaverso unificato. Questo aspetto è particolarmente interessante in relazione a un Metaverso basato sulle cripto valute, considerando il progetto Diem, e la cripto valuta stablecoin ideata da Facebook. Mark Zuckerberg ha dichiarato più volte i suoi piani relativi alla progettazione di un Metaverso per supportare il lavoro da remoto e migliorare le opportunità finanziarie per le persone nei paesi in via di sviluppo. Essendo il proprietario di piattaforme social media, di comunicazione e cripto, Facebook si trova in un’ottima posizione di partenza per combinare tutti questi mondi in uno. Anche altre grandi aziende tecnologicamente avanzate stanno puntando alla creazione di un Metaverso, tra le quale segnaliamo Microsoft, Apple e Google.

Quando parliamo della creazione di un Metaverso basato sulle cripto valute, l’integrazione tra i mercati NFT e gli universi virtuali in 3D sembra essere il passo successivo da compiere. I possessori di NFT possono già vendere i loro prodotti su diversi marketplace come OpenSea e BakerySwap, ma non esiste ancora una piattaforma 3D popolare, dove possa avvenire tutto questo. Su una scala più ampia, gli sviluppatori che lavorano sulla Blockchain, potrebbero creare delle applicazioni simili a un Metaverso con utenti più organici, rispetto ad un prodotto sviluppato da una grande tech company.

Conclusioni

Mentre l’idea di un unico Metaverso è probabilmente molto lontana, possiamo già intravedere alcuni sviluppi che potrebbero indurre alla creazione. Questa idea sembra essere un’altra applicazione fantascientifica grazie alla tecnologia Blockchain arricchita con le certezze date dalle cripto valute. Al momento non sappiamo se in futuro riusciremo a costruire un unico Metaverso. Però nel frattempo possiamo già testare dei progetti in stile Metaverso e continuare a integrare sempre di più l’uso della Blockchain nella nostra vita quotidiana.

La leader di Fratelli d’Italia

La leader di Fratelli d’Italia elenca i nomi della sua squadra di governo

La leader di Fratelli d’Italia elenca i nomi della sua squadra di governo. Ecco chi sono.

Difficilmente il blog espressosud.it si occupa di politica, ma il momento è storico per l’Italia, dopo decenni di governo di sinistra ecco che gli Italiani svoltano a destra.

La leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni ha accettato l’incarico senza riserva. Ecco la lista dei ministri del suo governo: 9 ministri di Fratelli d’Italia, 5 della Lega, 5 di Forza Italia e 5 tecnici.

Le donne, con Meloni, sono 7.

Domani alle 10 il giuramento. Domenica alle 10,30 ci sarà la cerimonia della campanella tra Draghi e Meloni a palazzo Chigi.

Il primo Consiglio dei Ministri sarà domenica alle 12,00.

Nome:

Giorgia Meloni è la prima donna presidente del Consiglio dei ministri nella storia della Repubblica italiana. 

I 9 ministri di Fratelli d’Italia sono: Ciriani, Musumeci, Fitto, Roccella, Nordio, Crosetto, Urso, Lollobrigida, Santanchè.

Partiti con 5 ministri sono:

  • Forza Italia : Pichetto Fratin, Casellati, Tajani, Zangrillo, Bernini.
  • Lega sono: Calderoli, Locatelli, Giorgetti, Salvini, Valditara.

I 5 ministri tecnici sono: Abodi, Piantedosi, Calderone, Sangiuliano, Schillaci.

Non ci sono ministri di Noi moderati.

Al Senato, Giorgia Meloni ha scelto tra i senatori 9 ministri su 24.

Sono Ciriani, Zangrillo, Calderoli, Musumeci, Casellati, Urso, Salvini, Bernini e Santanchè.
I ministri non parlamentari sono 8: Abodi, Locatelli, Piantedosi, Crosetto, Calderone, Valditara, Sangiuliano e Schillaci.

La leader di Fratelli d’Italia elenca i nomi della sua squadra di governo

Crisi d’impresa nelle mani del fisco

Crisi d’impresa nelle mani del fisco

Crisi d’impresa nelle mani del fisco

Proprio grazie alla voluntary disclosure la Crisi d’impresa potrebbe essere nelle mani del fisco. Che rappresenta un’autodenuncia da parte dei soggetti che detengono all’estero investimenti e attività di natura finanziaria, anche indirettamente o per interposta persona.

Relativamente ai quali sia stata omessa la dichiarazione. Ai fini delle imposte sui redditi e relative addizionali, delle imposte sostitutive, dell’imposta regionale sulle attività produttive e dell’imposta sul valore aggiunto. Da qui il nome voluntary disclosure, cioè collaborazione volontaria.

Come ha affermato l’Agenzia Entrate[1], la finalità perseguita dal legislatore è quella di:

“… consentire ai contribuenti di riparare alle infedeltà dichiarative passate. E porre le basi per l’avvio di un rapporto col Fisco., improntato alla reciproca fiducia. Secondo le linee guida tracciate dall’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE).

Se questa è l’attività, la norma ormai abbraccia anche i versamenti d’imposta per i quali si è dichiarato l’ammontare ma non eseguito il versamento.

In tale circostanza si possono rilevare squilibri finanziari che hanno non poca attinenza con la presumibile continuazione dell’attività.

Anche il ritardo nei pagamenti quindi. Rappresenta un indicatore della crisi d’impresa. Da ciò l’Agenzia delle Entrate sta procedendo segnalando agli imprenditori morosi per somme superiori ai 5.000,00 euro, un eventuale stato di crisi.

L’Agenzia delle Entrate quindi invia ad alcuni contribuenti una serie di lettere nelle quali sono riportate delle anomalie rinvenute. Nelle loro dichiarazioni dei redditi, ovvero nelle liquidazioni periodiche IVA, riguardanti omissioni o infedeltà. Riscontrate mettendo a confronto i dati dichiarati con quelli che l’Agenzia ha a disposizione all’interno delle proprie banche dati.

In questo modo, prima che l’Agenzia notifichi un avviso di accertamento, il destinatario della comunicazione potrà regolarizzare l’errore o l’omissione attraverso il ravvedimento operoso.

Al contrario, se il contribuente non ritiene corretti i dati indicati nella sua dichiarazione. Basterà comunicarlo all’Agenzia, inviando eventuali elementi e documenti di cui l’Agenzia non è a conoscenza.

Come detto l’impresa che non ha pagato. Anche solo 5 mila euro di un qualsiasi debito erariale ad esempio l’iva del primo trimestre. Deve adeguarsi e valutare o verificare se è in crisi.

Crisi d’impresa nelle mani del fisco

Compliance

Lo prevedono i nuovi avvisi di compliance che l’Agenzia delle entrate sta recapitando agli imprenditori. Avere un debito Iva dichiarato e non versato, maggiore a 5 mila euro, infatti. Fa presumere l’esistenza di possibili sintomi di crisi d’impresa. Con la conseguente necessità che l’imprenditore debba rivolgersi alla camera di commercio per far nominare l’esperto negoziatore.

È quello che sta succedendo in questi giorni a seguito delle comunicazioni di irregolarità inviate dall’Ade. Ai titolari di partita Iva che non hanno integralmente pagato il debito risultante dalla dichiarazione periodica (lipe) presentata il 31 maggio scorso.

La segnalazione

L’invito-consiglio è conseguente alle novità introdotte dall’art. 30 sexies della legge 33/2021. In corso di recepimento e inserimento nel CCII, come previsto dal dlgs approvato dal Governo lo scorso 15 giugno (si veda espressosud.it). Disposizioni che entreranno in vigore il prossimo 15 luglio e che comporteranno altresì l’obbligo di attuare le nuove misure e assetti organizzativi previsti dall’art. 3 del CCII, con l’ulteriore obbligo di segnalazione. Da parte degli organi di controllo di invitare anch’essi gli amministratori ad attivare la Cnc o uno degli altri strumenti alternativi alla liquidazione giudiziale. Previsti dall’ordinamento.

Quali le conseguenze della Crisi d’impresa nelle mani del fisco

Le nuove segnalazioni sono velocissime. Prima dell’entrata in vigore dell’art. 30 sexies legge 233/21 l’Ade impiegava dai 12 ai 18 mesi per segnalare le irregolarità nei versamenti iva. Normalmente 24 mesi per inviare l’avviso bonario ex art. 54-bis dpr 633/72 (20 rate e sanzioni al 10%).

L’avviso inviato è formulato in maniera tale da indurre a dubitare che ciò sia ancora possibile, ancorché nella comunicazione le disposizioni siano citate.

Che fare. Con l’entrata in vigore del CCII, la segnalazione all’imprenditore e all’organo di controllo comporterà la necessità. Di esaminare con attenzione là situazione economico finanziaria dell’impresa e ciò. Richiederà di attivare il test di risanamento che la Cciaa mette a disposizione su www.composizionenegoziata.camcom.it.

Al fine di ridurre le responsabilità dei controllori. Gli stessi faranno pressione per la nomina dell’esperto della crisi, con i vantaggi e gli svantaggi dell’avvio del procedimento.

Gli amministratori indolenti invece rischieranno di essere segnalati al Tribunale.