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Tag: Banche
Le banche rappresentano pilastri fondamentali del sistema finanziario globale, agendo come intermediari chiave tra risparmiatori, investitori e consumatori. Offrono una vasta gamma di servizi finanziari, tra cui depositi, prestiti, gestione patrimoniale e servizi di pagamento.
Le banche commerciali, le più comuni, accettano depositi dai clienti e concedono prestiti a individui e imprese. Utilizzano i depositi per erogare finanziamenti, generando interesse sui prestiti e generando profitti attraverso spread di interesse.
Le banche d’investimento si concentrano sull’assistenza alle imprese nei finanziamenti, nella gestione di fusioni e acquisizioni, nell’emissione di titoli e nella consulenza finanziaria. Sono spesso coinvolte in operazioni di investimento ad alto rischio e in attività di trading.
Le banche centrali, come la Federal Reserve negli Stati Uniti o la Banca Centrale Europea, regolano la politica monetaria e supervisionano il sistema bancario nazionale. Hanno il potere di influenzare il tasso di interesse e la quantità di denaro in circolazione per controllare l’inflazione e promuovere la stabilità economica.
Le banche online e le fintech, d’altra parte, offrono servizi finanziari digitali senza una presenza fisica. Queste istituzioni sono cresciute rapidamente, offrendo maggiore convenienza e accesso ai servizi finanziari tramite piattaforme digitali.
Inoltre, le banche svolgono un ruolo cruciale nell’economia, facilitando l’allocazione efficiente delle risorse, promuovendo l’innovazione finanziaria e contribuendo alla crescita economica. Tuttavia, sono soggette a rischi come il rischio di credito, il rischio di liquidità e il rischio di mercato, che devono essere gestiti con attenzione per garantire la stabilità finanziaria.
Sempre più banche sviluppano i loro algoritmi per sfruttare a pieno l’Intelligenza artificiale nel credit scoring.
Ci siamo già occupati del credit scoring ma in quella occasione ci occupammo della prevenzione della crisi aziendale e degli indici utili alla particolare analisi di bilancio.
Ci accompagna nella lettura chat.openai.io GPT 3.5.
Introduzione e Importanza del Credit Scoring
Le banche hanno adottato sempre più l’intelligenza artificiale (AI) e il machine learning per valutare il rischio nei processi di C.S.. Questi approcci offrono numerosi vantaggi rispetto alle tecniche tradizionali, come evidenziato dalla recente ricerca della Banca d’Italia. “N. 721 – Intelligenza artificiale nel credit scoring: analisi di alcune esperienze nel sistema finanziario italiano“ In particolare, la questione della discriminazione etnica e di genere è stata oggetto di analisi approfondita. I risultati indicano che l’uso dell’AI nel C.S. non aumenta in alcun modo la discriminazione. L’importanza del credit scoring nell’ambito finanziario è fondamentale, poiché consente alle banche di valutare l’affidabilità creditizia dei clienti, facilitando decisioni cruciali sull’erogazione di prestiti, finanziamenti, rinnovi, sconti e qualsiasi altra operazione si richiede alla banca
Concetto e Funzionamento del Credit Scoring
Il C.S. è un processo statistico utilizzato dalle istituzioni finanziarie per valutare la solvibilità dei clienti. Si basa su una serie di informazioni riguardanti il richiedente e il finanziamento richiesto, fornendo un punteggio che indica il rischio di insolvenza. Questo punteggio influenza la decisione della banca riguardo all’approvazione del prestito o del finanziamento. Le informazioni considerate includono il reddito del cliente, la natura e l’importo del finanziamento, il bene da finanziare e il livello di indebitamento.
Fattori Determinanti del Credit Scoring
Alcuni fattori chiave influenzano il merito creditizio di un individuo, tra cui il reddito, la solidità finanziaria nel periodo di prestito, il livello di indebitamento e la storia creditizia passata, inclusi eventuali precedenti insolvenze o ritardi nei pagamenti. Le banche esaminano anche la reputazione finanziaria del cliente, valutando i dati registrati nelle centrali rischi. Questi elementi contribuiscono a una valutazione completa della solvibilità del richiedente. Da parte dell’algoritmo impiegato nell’esame dei dati.
Ruolo dell’Intelligenza Artificiale nel Credit Scoring
L’intelligenza artificiale e il machine learning hanno rivoluzionato il settore del C.S., consentendo alle banche di analizzare grandi quantità di dati in modo rapido ed efficiente. Questi algoritmi possono identificare modelli e correlazioni nascoste nei dati, migliorando la precisione delle valutazioni di rischio. È essenziale monitorare e regolamentare attentamente l’uso di tali tecnologie per garantire l’equità e la trasparenza nel processo decisionale.
Conclusioni e Considerazioni Finali
In conclusione, l’adozione dell’intelligenza artificiale nel credit scoring offre notevoli vantaggi, tra cui una valutazione più accurata del rischio e una maggiore efficienza operativa. Resta fondamentale mantenere l’attenzione costante sulla questione della discriminazione e della privacy per garantire che il processo di valutazione sia equo e trasparente per tutti i clienti. L’evoluzione del credit scoring continuerà a essere influenzata dall’avanzamento delle tecnologie e dalle sfide emergenti nel settore finanziario, richiedendo una gestione attenta e una regolamentazione adeguata per garantire il suo ruolo cruciale nel facilitare l’accesso al credito in modo responsabile e sostenibile.
Una delle forme più antiche di finanziamento privato è il cosiddetto credito su pegno. Tornato in auge, negli ultimi tempi, a causa delle tante difficoltà economiche vissute da molte imprese. Oltre alle sempre maggiori difficoltà per l’accesso al credito bancario.
Vediamo come funziona il sistema per dare in garanzia qualsiasi bene mobile e/o immobile riservandosi l’uso ed il godimento. E comunque, ottenere un prestito ovvero una apertura straordinaria di credito bancario.
Ci occuperemo della normativa che disciplina il settore del credito bancario, quali sono le conseguenze se non si ripaga il debito contratto. Il meccanismo delle aste.
Quindi, valuteremo l’opportunità del credito su pegno, anche alla luce delle nuove tecnologie sugli smart contract ed il loro contenuto di patti ed immagini. I famigerati NFT (Non Fongible Token).
In fine segnaliamo le banche e le finanziarie che permettono di ottenere un piccolo prestito con il credito su pegno, almeno quelle principali. Le quali nonostante impieghino sempre più massicciamente la tecnologia in block chain non si prestano ancora alla realizzazione dei NFT.
Chi cerca una soluzione di questo tipo è ovviamente un soggetto in gravi difficoltà economiche, costretto ad impegnare un bene posseduto, in genere oro. Per ottenere un piccolo prestito da restituire in un secondo momento.
Il funzionamento del credito su pegno è semplice, si dà in garanzia un bene di norma mobile, si ottiene un finanziamento. E se non si restituisce il prestito, il bene impegnato viene venduto all’asta dalla banca o altro soggetto finanziatore.
In particolare all’articolo 1 del DL 59/2016, approvato dal parlamento il 29 giugno 2016 (Pubblicato in Gazzetta Ufficiale). Sono definite tutte le caratteristiche di questo che appare come nuovo contratto.
In questo approfondimento vediamo chi può farlo, su quali beni, quali caratteristiche ha il contratto. In cosa consiste la nuova formalità del “registro dei pegni non possessori”.
Cercheremo anche di tracciare un profilo contrattuale per la block chain.
Pegno Mobiliare NON Possessorio:
Quali le caratteristiche del contratto
Il contratto costitutivo, che può essere generato come NFT su block chain, a pena di nullità. Deve risultare da atto scritto e registrato con le seguenti caratteristiche:
data di stipula indicazione del creditore;
indicazione del debitore e dell’eventuale terzo concedente il pegno;
descrizione del bene dato in garanzia;
indicazione del valore di commercio ed ammontare del prestito;
indicazione del credito garantito;
indicazione dell’importo massimo garantito;
modalità di pagamento degli interessi;
scadenza del rimborso del credito.
Pegno Mobiliare NON Possessorio:
Il registro dei pegni non possessori
Il contratto così redatto è opponibile ai terzi solo se iscritto nel registro informatizzato (“registro dei pegni non possessori”) tenuto dall’Agenzia delle entrate: l’iscrizione determina il grado della garanzia e consente l’opposizione del pegno ai terzi e nelle procedure concorsuali.
Attenzione: il pegno non possessorio non si costituisce con l’iscrizione nel registro. Essendo sufficiente la conclusione del contratto. L’iscrizione consente però di rendere la garanzia sul bene pubblica e opponibile ai terzi.
A seguito di tale adempimento, inoltre, il contratto sarà opponibile anche nelle procedure esecutive, oltre che in quelle concorsuali.
Il pegno non possessorio, anche se anteriormente costituito ed iscritto, non è opponibile a chi abbia acquistato con un precedente finanziamento. Un bene determinato che sia destinato all’esercizio dell’impresa e sia garantito da riserva della proprietà sul bene medesimo. Oppure da un pegno anche non possessorio, a condizione che il pegno non possessorio sia iscritto nel registro. E che al momento della sua iscrizione il creditore, informi i titolari della esistenza del precedente pegno non possessorio iscritto.
L’iscrizione deve indicare il creditore, il debitore, se presente il terzo datore del pegno, la descrizione del bene dato in garanzia e del credito garantito. Secondo quanto previsto dal comma 1 e. Per il pegno non possessorio che garantisce il finanziamento per l’acquisto di un bene determinato, la specifica individuazione del medesimo bene. L’iscrizione ha una durata di dieci anni, rinnovabile per mezzo di un’iscrizione nel registro effettuata prima della scadenza del decimo anno.
Tutte le specifiche del registro sono rimesse a un decreto del MEF da pubblicare entro i 30 giorni dalla conversione in legge del decreto legge.
Al registro dell’ AdE si affianca la block chain, la quale come sappiamo si presta a rendere univoca qualsiasi transazione e/o accordo, ogni transazione/accordo è rappresentata da un NFT.
Pegno Mobiliare NON Possessorio:
La garanzia del prestito è il bene dato in pegno
Il richiedente un prestito consegna alla banca, ma anche alcune finanziarie fanno credito su pegno. Un bene in garanzia il cui valore è sufficiente a coprire la richiesta di credito effettuata.
In cambio otterrà il prestito. Corrispondente ad un valore di stima, che andrà restituito in una certa data con in più gli interessi stabiliti ed eventuali spese dovute. Se vogliamo, il credito su pegno è una particolare forma di prestiti senza garanzie. Se per queste ultime intendiamo una busta paga od un reddito che sia.
Pegno Mobiliare NON Possessorio:
Quali oggetti si possono impegnare
Naturalmente, le banche e le finanziarie che offrono credito su pegno tendono ad accettare in garanzia beni facilmente valutabili e vendibili. Se non si ripaga il prestito ottenuto.
Viene da sè che, soprattutto, si possono impegnare oggetti in metalli preziosi, monete, argenteria di casa, orologi di lusso e gioielli. Ovviamente, si possono impegnare anche i diamanti, ma aspettatevi una valutazione certo non a vostro favore.
Sono accettati anche altri beni di valore, come i tappeti, quadri, soprammobili e così via. L’importante è che abbiano un valore sufficiente a coprire il credito richiesto (vedremo più avanti come funziona la normativa del credito su pegno al riguardo).
Pegno Mobiliare NON Possessorio:
Valutazione del bene impegnato
È bene precisare che l’ammontare del prestito che concede una banca che fa servizio di credito su pegno. Non sarà mai equivalente al valore stimato del bene che andrete ad impegnare.
Vedremo poi come funziona la normativa del settore. Comunque la legge stabilisce un valore massimo del prestito che non può superare la soglia dei 4/5 del valore di stima dell’oggetto impegnato. Per quanto riguarda i beni preziosi, ed i 2/3 nel caso di altre tipologie di beni.
Quindi, se decidiamo di impegnare un’anello d’oro che il perito della banca stima con un valore di 1.000 euro. Il prestito che ci verrà concesso corrisponderà ad un massimo di 800 euro. Nel caso di una autovettura, per esempio, valutata 6.000 euro, otterremo un finanziamento fino a 4.000 euro.
La ragione di questi limiti per legge è data dal fatto che in mancanza di riscatto del bene da parte del proprietario. La banca, o finanziaria che sia, può recuperare dalla vendita del bene all’asta sia il capitale equivalente al prestito concesso che gli interessi previsti.
Per evitare di accettare una valutazione troppo bassa, se decidete di impegnare un oggetto in oro. Dovete farvi un’idea più precisa nel momento in cui decidete di impegnare un oggetto di tipo equivalente. Valutando se il valore stabilito dal perito della banca, o della finanziaria, rispecchia il reale valore del vostro bene.
Pegno Mobiliare NON Possessorio:
Nessuna istruttoria e tempi veloci
Normalmente, quando si richiede un prestito presso una banca o una finanziaria. Viene svolta la cosiddetta istruttoria creditizia, con cui si valuta l’affidabilità del futuro debitore.
Nel caso del credito su pegno il bene consegnato fa da garanzia e quindi non è necessaria un’istruttoria o indagine patrimoniale, come la vogliamo chiamare. Questa caratteristica rende il prestito ottenuto con il credito su pegno particolarmente veloce, quasi istantaneo nella sostanza. I documenti necessari alla richiesta del finanziamento sono semplicemente un documento di identità ed il codice fiscale.
Una volta valutato il valore del pegno la banca rilascia una polizza al portatore. Con la data del riscatto del bene impegnato e l’indicazione degli interessi da pagare, vale a dire del costo del prestito. Il credito su pegno, dal punto di vista della velocità di erogazione del capitale richiesto, è l’alternativa principale ai prestiti cambializzati.
Pegno Mobiliare NON Possessorio:
Durata e riscatto
Per legge il credito su pegno può avere una durata che va da un minimo di 3 mesi ad un massimo di un anno. In media, le banche che erogano questo servizio stabiliscono una durata di 6 mesi. Che si può successivamente anche rinnovare pagando gli interessi maturati e il diritto fisso di custodia.
Scaduto il termine del prestito, stabilito nella polizza al portatore. Il cliente debitore ha le due possibilità, seguono:
Riscatto del bene e restituzione del prestito;
Messa all’asta dell’oggetto impegnato.
Pegno Mobiliare NON Possessorio:
A chi conviene
Se per convenienza si intendono gli interessi, allora ci sentiamo di dire a nessuno! La verità è che il credito su pegno è considerato rischioso e quindi è costoso e non certo conveniente in genere. Ma può essere una soluzione per chi non può accedere al normale settore creditizio. Quindi è possibile superare i limiti di banche e finanziarie. Per chi non passerebbe la fase dell’istruttoria creditizia, perché non ha una busta paga, un reddito dimostrabile. Oppure ha avuto problemi nella restituzione di un precedente prestito ed è inserito in una lista di cattivi pagatori.
A questo proposito, vi consigliamo la nostra guida alle centrali di rischio. Dove troverete tutte le informazioni su quali sono e come funzionano le banche dati dei cattivi pagatori. Dalla Centrale rischi di Banca d’Italia ai vari SIC, come CRIF, il più diffuso nel nostro paese. Chi si trova in questa situazione, oltre ai prestiti cambializzati. può provare la strada del prestito tra privati. Oppure anche del Social Lending, il prestito tra privati online che sta prendendo piede sempre di più anche in Italia. In quest’ultimo caso qualche garanzia può essere richiesta, ma non è una regola fissa.
Pegno Mobiliare NON Possessorio:
Normativa e legge del credito su pegno
Il credito su pegno viene disciplinato da una normativa risalente addirittura al 1938 ed ancora in vigore. Parliamo della Legge n° 745 del 10 maggio 1938, rivisitata soltanto con il D.LGS. 1 SETTEMBRE 1993, N. 385. La garanzia di pegno si applica su cose mobili. La normativa stabilisce anche durata minima e massima del prestito ed altre caratteristiche che andiamo ad elencare:
Durata;
Polizza al portatore;
Stima del bene;
Vendita all’asta;
Diritto di restituzione.
Pegno Mobiliare NON Possessorio:
Divieto del patto commissorio
Un aspetto molto importante della normativa del credito su pegno. Riguarda la proprietà del bene nel momento in cui il debitore non restituisce il prestito ricevuto. L’argomento è decisivo, perché va a legiferare la differenza di prezzo tra la stima iniziale del bene. Ed il valore che lo stesso potrebbe avere al momento della vendita all’asta. Pensiamo, per esempio, ad un oggetto in oro o in un altro materiale prezioso, la cui quotazione può variare nel tempo. Come abbiamo detto in precedenza, in questo caso la banca deve versare al cliente l’eventuale differenza di prezzo. Non può incassarla, perché il bene non diventa di sua proprietà se il cliente non lo riscatta. Può solo venderlo per rientrare del capitale finanziato e degli interessi vantati. Il divieto del patto commissorio, che alcune banche potrebbero cercare di imporre al cliente, è normato dall’articolo 2744 del Codice Civile, che recita:
“È nullo il patto (1419) con il quale si conviene che, in mancanza del pagamento del credito nel termine fissato, la proprietà della cosa ipotecata o data in pegno passi al creditore. Il patto è nullo anche se posteriore alla costituzione dell’ipoteca o del pegno (2796 e seguenti del c.c.).”
Pegno Mobiliare NON Possessorio:
Lista istituti bancari che fanno credito su pegno
Non sono poche le banche che effettuano questo servizio. Quindi vedremo la lista di quelle che, a nostro parere, ma anche per ricerche online effettuate da altri siti. Possono essere considerati gli istituti principali a cui è possibile rivolgersi per richiedere un credito su pegno.
Nella tabella seguente indicheremo anche varie caratteristiche del prestito che si può ottenere, compresi durata, interessi e costo totale. Mostreremo anche il Tan e il Taeg, così potrete farvi un’idea della convenienza o meno di questa soluzione rispetto ad altre opportunità. Come vedrete, comunque, il credito su pegno costa, non è certo a buon mercato. La tabella mostra le condizioni di un prestito per un bene impegnato con un valore di stima di 500 euro. Che quindi permette di ottenere un capitale finanziato di massimo 400 euro. Il costo totale viene calcolato, nei vari esempi, sommando il credito ottenuto e gli interessi dovuti. Questi esempi sono solo indicativi. In quanto le banche possono cambiare le condizioni del finanziamento anche con una certa frequenza. Quindi solo recandosi presso una filiale si può venire a conoscenza del costo reale del prestito.
Lista degli istituti bancari che fanno credito su pegno
Sappiamo bene che anche le banche utilizzano l’Intelligenza Artificiale (IA) vediamo in sintesi come usano la IA le banche. Abbiamo già avuto modo di affrontare l’argomento riguardante la IA da parte dei professionisti. In particolare ci siamo chiesti la IA rappresenta una risorsa oppure un pericolo da scongiurare.
L’ABI già dal 2019 ha inteso osservare il mondo della IA per porlo al “servizio dei clienti“. Oppure più semplicemente per orientare le banche verso il proprio futuro.
Le banche la usano in vari modi per migliorare i loro servizi e processi. Ecco alcuni esempi comuni di come le banche possono sfruttare l’IA:
Rilevamento delle frodi: L’IA può essere utilizzata per analizzare i modelli di transazioni finanziarie e rilevare comportamenti sospetti o attività fraudolente. Algoritmi di machine learning possono apprendere dai dati storici e identificare anomalie che potrebbero indicare una frode in corso.
Assistenza virtuale e chatbot: Molte banche utilizzano chatbot basati sull’IA per fornire assistenza automatizzata ai clienti. Questi chatbot possono rispondere a domande comuni, fornire informazioni sui conti, aiutare nella gestione delle transazioni e persino fornire suggerimenti finanziari di base.
Analisi dei dati e previsioni: L’IA può analizzare grandi quantità di dati finanziari e fare previsioni sulla base di modelli statistici. Ciò può essere utilizzato per identificare tendenze di mercato, valutare il rischio di credito, ottimizzare le decisioni di investimento e migliorare la pianificazione finanziaria.
Personalizzazione dei servizi: Le banche possono utilizzare l’IA per offrire servizi personalizzati ai propri clienti. Attraverso l’analisi dei dati dei clienti. L’IA può fornire raccomandazioni personalizzate per prodotti finanziari; Suggerire piani di risparmio o investimento e offrire esperienze bancarie su misura.
Automazione dei processi: L’IA può automatizzare diversi processi bancari, come l’elaborazione dei documenti, la verifica dell’identità dei clienti e la gestione delle transazioni. Ciò consente di ridurre i tempi di attesa, migliorare l’efficienza operativa e ridurre gli errori umani.
Gestione del rischio: L’IA può essere utilizzata per analizzare e valutare i rischi finanziari, come la valutazione del credito dei mutuatari. L’identificazione delle transazioni sospette o non conformi e la gestione dei portafogli di investimento.
Questi sono solo alcuni esempi di come usano la IA le banche.
Le applicazioni specifiche possono variare da istituto a istituto, a seconda delle loro esigenze e delle risorse disponibili.
Ma sicuramente in futuro saranno sempre maggiori le occasioni di impiego della IA in ambito bancario.
Sappiamo bene che le banche operano in stretta sintonia con le assicurazioni, ci occuperemo quindi anche della IA impiegata dalle assicurazioni.
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