Firmare i referendum online con SPID ?

Firmare i referendum online con SPID ?

Anche i referendum si possono firmare anche online autenticandosi in piattaforma con lo SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale.

L’approvvigionamento digitale che ha accompagnato la calda estate italiana ed arricchito le dotazioni informatiche riguarda la raccolta di firme in formato digitale per i referendum.

La pratica è diventata realtà, infatti per la prima volta nel nostro Paese è possibile firmare online con :

  • SPID – Sistema Pubblico di Identità Digitale;
  • CIE – Carta d’identità elettronica;
  • CNS – Carta nazionale dei servizi.

 i referendum e le leggi di iniziativa popolare.

Si parte subito con il referendum sull’Eutanasia Legale, attualmente in corso, che si può sottoscrivere comodamente online usando le proprie credenziali SPID.

“SPID. come richiederlo

Referendum: firme online con SPID, la svolta.

Finora nel nostro Paese l’unico modo per raccogliere le firme era allestire banchetti nelle città e utilizzare specifici moduli. Da adesso cambia tutto anche in Italia, come in tutti i paesi dell’Unione Europea, sarà possibile raccogliere le firme per indire referendum preferenze o votazioni in formato digitale.

L’identificazione del firmatario avviene tramite SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale, attraverso una piattaforma predisposta da un ente certificatore convenzionato con l’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID). Ovviamente viene eseguito anche un controllo preventivo per evitare il possesso di firme multiple da parte della stessa persona anche giuridica.

Si tratta di una svolta storica per il nostro Paese, la raccolta firme tradizionale rappresenta una barriera al libero esercizio di questo importante istituto democratico. Pensiamo alle persone non più deambulanti ma perfettamente abili e coscienti.

La possibilità di poter firmare le proposte di referendum con lo SPID è importantissima per aumentare la partecipazione sociale dei cittadini del paese alla politica.

Referendum sull’ Eutanasia Legale: un primo banco di prova per la firma online

La prima esperienza di raccolta di firme per le iniziative referendarie mediante sistemi di autenticazione telematici è la proposta di Referendum per l’Eutanasia Legale che, appunto, si può firmare anche online tramite SPID e CIE.

In merito al tema è indubbio che la novità ha avuto un forte impatto. Il traguardo delle 500mila firme è stato raggiunto con oltre un mese di anticipo rispetto alla scadenza prevista per il 30 settembre 2021.

Come ottenere SPID per firmare le proposte di referendum

Per richiedere e attivare le proprie credenziali SPID  basta rivolgersi a Register.it, Identity Provider accreditato dell’Identità Digitale.

Su Register.it l’attivazione di SPID è semplice e veloce tramite Spid Power, il software di registrazione include il riconoscimento individuale via webcam e l’accesso ad un’area riservata con assistenza dedicata via WhatsApp oltre contenuti esclusivi sull’uso di SPID.

Il Sistema Pubblico d’Identità Digitale non serve solo per i referendum ma ti consente di accedere con un’unica coppia di credenziali a tutti servizi online della Pubblica Amministrazione.

Un unico identificativo digitale, quindi, potrà prenotare una visita in ospedale, iscrivere i figli a scuola, accedere al Fascicolo sanitario elettronico, richiedere il Passaporto elettronico, partecipare ai concorsi pubblici, presentare il 730 precompilato, richiedere il Bonus Cultura e molto altro.


Come aprire uno studio commerciale e diventare commercialista

Come aprire uno studio commerciale e diventare commercialista

Come aprire uno studio commerciale e diventare commercialista

Vuoi aprire uno studio commerciale, vuoi diventare un commercialista.

Se ti senti pronto a diventare il professionista di riferimento dei cittadini e non solo degli imprenditori per rispettare correttamente la legge amministrativa e fiscale nel paese più burocrate e con più regole al mondo. Benvenuto!

Da sempre siamo favorevoli all’apertura di nuove realtà professionali. Con questa mini guida vogliamo dare una sintesi dei principali punti di analisi, per raggiungere quello che per molti è un sogno.

Non per scoraggiare quanti vogliono intraprendere questa recente, libera professione però bisogna ricordare che, per aprire uno studio commerciale in Italia non bastano la laurea e l’ entusiasmo sempre ai massimi livelli, ma sarà necessaria una dose eccezionale di abnegazione, buona volontà, resistenza e resilienza, molta passione capacità e voglia di confrontarsi con colleghi non sempre corretti, rinnovarsi continuamente.

L’Italia con la sua burocrazia complicata e diversificata da regione a regione ma spesso anche da ufficio ad ufficio, costringe ad essere costantemente aggiornati per conoscenze specifiche e tecniche di studio, bisogna proprio non mollare mai per poter offrire un servizio ai propri clienti sempre ai massimi livelli.

Del resto, quelli che hanno una buona padronanza della propria personalità, possono garantirsi un buon tenore di vita che si eleva anche di molto se oltre la parlantina buona sapranno lavorare anche bene.

Avviare uno studio di dottore commercialista in Italia è semplice a causa dei bassi costi iniziali e della semplicità nel reperire i primi clienti.

Non bisogna dare credito a stime secondo le quali il costo iniziale per aprire uno studio commerciale parte dai 15.000,00 €, fino ad arrivare ai 50.000,00 a seconda della città e dalle dimensioni dello studio.
Infatti puoi avviare lo studio da solo, con poco più di 5.000,00 € oppure associarti ad altri professionisti con meno di 2.000,00 € come ad esempio un consulente del lavoro e un consulente aziendale od in sicurezza, per ridurre le spese fisse di studio ed offrire più servizi insieme.

Il dottore commercialista è infatti un professionista in grado di offrire ulteriori servizi essenziali alle imprese, il quale secondo necessità, può nominare consulenti ed imprese terze di sua fiducia.

Esperto della gestione fiscale e patrimoniale delle aziende, il commercialista gestisce per l’imprenditore tutto quello che riguarda il fisco e la burocrazia, il pagamento delle tasse, gli adempimenti civili e fiscali, la retribuzione dei dipendenti, il bilancio annuale e la sua revisione, il business plan od il monitoraggio per la prevenzione della crisi d’impresa, la gestione del patrimonio e la pianificazione della migliore strategia in termini economici, civili e fiscali.

Il commercialista non è solo un professionista, ma anche e soprattutto un abile consigliere e sostenitore dell’imprenditore e della sua impresa.

Indice

  • 1 Requisiti per diventare commercialista
  • 2 Come aprire lo studio di commercialista
  • 3 Spese fisse di studio del commercialista
  • 4 Come trovare i clienti

REQUISITI PER DIVENTARE COMMERCIALISTA

La libera professione di dottore commercialista è regolata dal DECRETO LEGISLATIVO 28 giugno 2005, n. 139  Costituzione dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, a norma dell’articolo 2 della legge 24 febbraio 2005, n. 34. (GU Serie Generale n.166 del 19-07-2005 – Suppl. Ordinario n. 126)Entrato in vigore il: 3/8/2005. Il quale delinea l’ordinamento dopo l’unificazione dell’Albo dei dottori commercialisti con quello preesistente così come previsto dal D.P.R. 27.10.1953 N. 1068 – ORDINAMENTO DELLA PROFESSIONE DI RAGIONIERE E PERITO COMMERCIALE (pubblicato nella G.U. n. 34 dell’11.2.1954).

Per esercitare la libera professione occorre la laurea quinquennale di secondo livello in Scienza dell’Economia, in Scienze economico-aziendali o in Economia e Commercio, un tirocinio di tre anni presso un dottore commercialista iscritto all’Albo l’iscritto rilascerà il Certificato di compimento del tirocinio con il quale è possibile iscriversi all’esame di Stato per l’abilitazione all’esercizio della professione, una volta superato l’esame di abilitazione, si potrà inoltrare la domanda di iscrizione all’Albo dei dottori commercialisti e degli esperti contabili nella sezione specifica di appartenenza.

Dal 1° gennaio 2008 non è più possibile iscriversi al registro dei praticanti dottori commercialisti con una laurea in Giurisprudenza o in Scienze politiche, ma è necessario aver conseguito:

  • laurea in economia;
  • laurea specialistica in scienze dell’Economia;
  • laurea specialistica in scienze economico-aziendali;
  • laurea magistrale in scienze dell’economia;
  • laurea magistrale in scienze economico-aziendali.

L’esercizio della professione di commercialista è incompatibile con la professione di: notaio; giornalista professionista; imprenditore, sia in nome proprio che per conto d’altri, industriale di produzione di beni e fornitore di servizi, di trasporto e spedizioni, bancarie, assicurative e agricole; mediatore; appaltatore di servizi pubblici; concessionario della riscossione dei tributi; promotore finanziario.

COME APRIRE LO STUDIO DI COMMERCIALISTA

Una volta ultimato il periodo di formazione specifica o tirocinio presso un  iscritto e superato l’esame di stato, con l’iscrizione all’albo nella sezione specifica si può aprire lo studio da commercialista secondo seguenti passaggi propedeutici:

  • richiesta di attribuzione della Partita IVA;
  • iscrizione INAIL per l’assicurazione obbligatoria contro infortuni sul lavoro e malattie professionali;
  • iscrizione Cassa Nazionale di Previdenza dei dottori commercialisti per la gestione di contributi pensionistici.

Il dottore commercialista è tenuto a versare i contributi previdenziali alla Cassa di previdenza dei liberi professionisti in rapporto di lavoro non dipendente (Cassa Nazionale di Previdenza dei dottori commercialisti).

Negli altri casi il suo reddito sarà soggetto a INPS con iscrizione alla c.d. Gestione Separata.

SPESE FISSE DI STUDIO DEL COMMERCIALISTA

La previdenza professionale rappresenta la principale spesa da dover digerire per il commercialista: la spesa dei contributi parte dai 4.000,00 euro annui, in uno con le spese di iscrizione all’albo si può facilmente superare i 5.500,00 mila euro l’anno.

Oltre ai contributi, il commercialista deve considerare altre spese legate all’autonomia professionale come gli affitti che variano da poche centinaia di euro per le piccole città di provincia, fino alle migliaia di euro per gli studi nei centri storici ovvero nelle principali città italiane. È possibile dividere le spese con altri professionisti, quali il fitto dei locali, la segreteria, la pulizia e la sicurezza dei locali, gli aggiornamenti professionali, le fornitore di software ed hardware.

È molto importante scegliere la giusta location, per non avere troppe spese fisse, generalmente il commercialista considera la facilità di parcheggio, tenuto conto che anche il ritiro e la consegna dei documenti può avvenire via internet.

Massima attenzione va data al software gestionale poiché è grazie ad esso che si sviluppa tutta l’attività del commercialista: dalla scelta del gestionale dipende la qualità del servizio e, di conseguenza, la soddisfazione del professionista e della sua clientela.

I software informatici sono spesso molto costosi e necessitano di assistenza e manutenzione continua, sicuramente avrai modo di interagire con questi programmi durante il tuo tirocinio.

COME TROVARE I CLIENTI

Molti commercialisti proseguono l’attività di famiglia non molti possono vantare il medesimo sistema di studio organizzato da 5 generazioni e quindi non dovranno preoccuparsi di trovare nuovi clienti, ma piuttosto avere la cura di mantenere quelli ereditati.

Ovviamente anche questi storici studi saranno obbligati a rimpiazzare, le attività che naturalmente cessano.

Non tutti i nuovi commercialisti hanno ovviamente questa fortuna e pertanto dovranno buttarsi alla ricerca di nuovi contatti od incarichi.

Sicuramente sarà importante mantenere i rapporti e farsi conoscere durante il proprio tirocinio, spesso questa è la migliore opportunità di iniziare con un lavoro dipendente presso qualche azienda cliente dello studio master tutor, così da potersi formare ulteriormente prima di fare il grande passo. Verso la libera professione.

Così come qualsiasi altra attività, non bisogna mai sperare che i clienti ti trovino, ma bisogna fare in modo che chi cerca un commercialista, possa trovare il vostro studio con maggiore semplicità.

È bene specializzarsi in ambiti innovativi come il settore webmarketing, la cloud in blockchain informatica, la vendita online, più lo studio è specializzato nell’impiego delle tecniche informatiche, ed oggi dello smart working, più avrà modo di rendersi interessante e sostenibile, per i componenti della categoria degli imprenditori, casalinghe, pensionati, studenti, ecc. ecc.

Ci si può specializzare negli ambiti più disparati per le proprie consulenze, dando libero sfogo alle caratteristiche individuali o delle attività più congeniali per il professionista. Ad esempio nel succedersi di generazioni di contadini produttori di vino, qualche laureato si occupa della contabilità e della consulenza appunto nell’ambito della filiera della produzione e vendita del vino.

Puoi fare affidamento al web non solo per specializzarti, ma anche per trovare risorse come gli aggiornamenti professionali e le collaborazioni oppure anche i clienti. La sfida è orientarsi per bene nell’ambito del fake web sopratutto per i professionisti del “copia ed incolla”.

Aprire un sito internet per scrivere in relazione dei servizi offerti dal nuovo studio, così da poter mostrare le competenze del commercialista titolare.

Speriamo di aver dato qualche utile indicazione ai futuri commercialisti certamente non esaustiva, per avviare verso la libera professione i giovani. Per qualsiasi dubbio non esitate a compilare ed ad inviare la form di contatto.

Buona fortuna per la vostra nuova attività.

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Assemblee in videoconferenza

Assemblee in videoconferenza

Assemblee in videoconferenza, dal notariato tutte le regole.

In riferimento al DECRETO-LEGGE 17 marzo 2020 , n. 18 l’ormai famoso decreto Cura Italia va evidenziato che l’art 106 rubricato con le Norme in materia di svolgimento delle assemblee di società. Prevede al comma secondo che “Con l’avviso di convocazione delle assemblee ordinarie o straordinarie le società per azioni, le società in accomandita per azioni, le società a responsabilità limitata, e le società cooperative e le mutue assicuratrici possono prevedere.

Anche in deroga alle diverse disposizioni statutarie, l’espressione del voto in via elettronica o per corrispondenza e l’intervento all’assemblea mediante mezzi di telecomunicazione. Le predette società possono altresì prevedere che l’assemblea si svolga. Anche esclusivamente, mediante mezzi di telecomunicazione che garantiscano l’identificazione dei partecipanti. La loro partecipazione e l’esercizio del diritto di voto, ai sensi e per gli effetti di cui agli articoli 2370, quarto comma, 2479-bis, quarto comma, e 2538, sesto comma, codice civile. Senza in ogni caso la necessità che si trovino nel medesimo luogo, ove previsti, il presidente, il segretario o il notaio.

Sarà quindi l’avviso di convocazione ad informare sulla possibilità di partecipare all’assemblea per via telematica. La tendenza a questo tipo di semplificazione viene da lontano. Ma di recente è riproposta l’applicazione informatica in sede assembleare con la massima che riportiamo il;

C O N S I G L I O  N O T A R I L E   –  C O M M I S S I O N E  S O C I E T À
– 1 –
Massima n. 187 – 11 marzo 2020
Intervento in assemblea mediante mezzi di telecomunicazione
(art. 2370, comma 4, c.c.)
MASSIMA

L’intervento in assemblea mediante mezzi di telecomunicazione – ove consentito dallo statuto ai sensi dell’art. 2370, comma 4, c.c., o comunque ammesso dalla vigente disciplina. Può riguardare la totalità dei partecipanti alla riunione. Ivi compreso il presidente, fermo restando che nel luogo indicato nell’avviso di convocazione deve trovarsi il segretario verbalizzante o il notaio. Unitamente alla o alle persone incaricate dal presidente per l’accertamento. Di coloro che intervengono di persona (sempre che tale incarico non venga affidato al segretario verbalizzante o al notaio).
Le clausole statutarie che prevedono la presenza del presidente e del segretario nel luogo di convocazione. (o comunque nel medesimo luogo) Devono intendersi di regola funzionali alla formazione contestuale del verbale dell’assemblea, sottoscritto sia dal presidente sia dal segretario. Esse pertanto non impediscono lo svolgimento della riunione assembleare. Con l’intervento di tutti i partecipanti mediante mezzi di telecomunicazione. Potendosi in tal caso redigere successivamente il verbale assembleare. Con la sottoscrizione del presidente e del segretario, oppure con la sottoscrizione del solo notaio in caso di verbale in forma pubblica.

È lecita quindi la clausola statutaria che prevede la possibilità. Che l’assemblea ordinaria e straordinaria di una società di capitali si svolga con intervenuti dislocati in più luoghi. Contigui o distanti. Audio/video collegati, a condizione che siano rispettati il metodo collegiale e i principi di buona fede e di parità di trattamento dei soci. In particolare, è necessario che:

1 – sia consentito al presidente dell’assemblea. Anche a mezzo del proprio ufficio di presidenza, di accertare l’identità e la legittimazione degli intervenuti. Regolare lo svolgimento dell’adunanza, constatare e proclamare i risultati della votazione;

2 – sia consentito al soggetto verbalizzante di percepire adeguatamente gli eventi assembleari oggetto di verbalizzazione;

3 – sia consentito agli intervenuti di partecipare alla discussione e alla votazione simultanea sugli argomenti all’ordine del giorno;

4 – siano indicati nell’avviso di convocazione (salvo che si tratti di assemblea totalitaria) i luoghi audio/video collegati a cura della società. Nei quali gli intervenuti potranno affluire, dovendosi ritenere svolta la riunione nel luogo ove saranno presenti il presidente e il soggetto verbalizzante.

Seguendo il link è possibile ricevere uno schema di verbale di assemblea di SrL. Per l’approvazione del bilancio di esercizio, per società senza organo di controllo.

Per ogni esigenza ed assistenza più specifica come di consueto potete liberamente utilizzare il modulo di contatto gratuito che sta riscuotendo notevole successo:

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COVID-19; Triste contabilità

COVID-19; Triste contabilità

C’è una triste contabilità che va tenuta nel debito conto.

Sono i dati pubblicati dal ministero della Salute e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. La platea (contagiati, deceduti e guariti) di coloro che sono stati investiti dal coronavirus sono tanti da definire la pandemia.

La dichiarazione di pandemia porterà regole comuni a tutti i paesi dettate appunto dall’OMS.

Non viviamo in un tempo normale. Siamo entrati in guerra contro un nemico insidioso e sfuggente. L’Italia quando entrò in guerra nel 1940 era ancora una società in cui l’agricoltura aveva un peso dominante ma al temine del conflitto. Grazie anche ad esso, si era trasformata in un Paese industrializzato. I governi furono capaci di convertire rapidamente l’intera economia, furono gli anni del “miracolo economico”. Oggi, quest’accelerazione tecnologica si vede meno, anche se qualche tentativo (la comunicazione a distanza ed il telelavoro) è stato avviato. Con ogni probabilità i maggiori progressi li avremo nel campo biomedico, dopo la grande paura.

Dovremo essere capaci di convertire la nostra economia basata sul consumismo provinciale. Ad una economia di servizi, dove la persona se vuole essere al centro sarà costretta a rendersi controllabile.

L’economia del controllo e della sicurezza.

L’impatto per l’economia globale quindi è veramente pesante. Ma potrebbe essere devastante se si giungesse ad una situazione in cui i provvedimenti più coercitivi venissero impiegati su vasta scala.

Anche l’Italia in questo particolare momento si trova a dover far fronte ad una forte riduzione dei consumi. E quindi del lavoro, che ricade soprattutto su certe categorie come i commercianti, i ristoratori e gli addetti dei servizi nel settore del turismo.

Ma se si dovesse pensare più a salvaguardare il lavoro rispetto alla esigenza di contenere il virus, nell’immediato futuro. Vista la sua alta trasmissibilità. Si potrebbe andare incontro a uno scenario tipo Wuhan su scala nazionale. Europea e soprattutto nazionale con intere province (o regioni) messe in quarantena e col blocco di ogni attività lavorativa. Una situazione ben peggiore di quella attuale.

L’europa dal canto suo ha assunto una posizione in estrema controtendenza. Rispetto alle politiche consuete, molta disponibilità, comprensione e solidarietà, come a voler dire tenetevi in Italia il COVID-19;

Va anche detto che la Cina. Attraverso le sue aziende pubbliche e private, tenta di darci una mano a risolvere il problema di carenza di mascherine del personale medico italiano. Ma la Germania si mette in mezzo. Infatti: una azienda di Sondrio, la Dispotech, acquista 830.000 mascherine dalla Cina. Il carico arriva al porto di Rotterdam, da lì si sposta verso la Germania per essere poi trasportato in Italia fino all’azienda acquirente. Ma attenzione: Berlino trattiene le nostre mascherine, sotto disposizioni del governo, perché potranno essere utili a loro. Qui non salta soltanto il principio di libera circolazione delle merci su cui si fonda l’Unione Europea. O il principio di solidarietà di cui tanto ci si vanta nelle sedi europee. Ma la Germania una volta costretta a rispettare le regole che ha imposto all’Italia che hanno comportato tanti sacrifici ed anche qualche morto. Le sta rinnegando.

Prima di tutto come siamo entrati, così in due anni bisogna uscire dall’europa.

Bisogna anche comprendere che siamo soli e che bisogna connettere e connettersi alla rete.

Meglio quindi raccogliere le informazioni utili e riprogettare il proprio lavoro ormai tutti gli uffici e gli enti rilasciano servizi e certificazioni via internet.

Molte delle attività dei dipendenti in ufficio od in azienda possono svolgersi in telelavoro.

Sono molte le iniziative per la creazione di negozi on line. Anche di piccole realtà perché, non è detto che il commerciante dovrà chiudere la propria bottega. Se sarà capace di fidelizzare la clientela, la stessa potrà acquistare dal sito Internet, semplicemente e con consegna a domicilio.

Nella speranza che possa a breve definirsi anche se ancora non si è raggiunto il picco massimo di espansione della diffusione del COVID-19. Siamo vicini a tutti i piccoli studi professionali agli artigiani ed ai commercianti. Che non sapranno/vorranno cogliere il momento del cambiamento. Per tutti gli altri siamo come di consueto preparati ad accompagnarli in questo nuovo processo economico, finanziario e fiscale.

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Mandato Professionale in CLOUD

Mandato Professionale in CLOUD

Nell’epoca del digitale anche il Mandato Professionale ha subito alcune sostanziali variazioni, prima di tutto considerata la grande disponibilità su internet di consulenti, fac totum, fac simile, cultori del copia ed incolla.

Dobbiamo imparare a difenderci e comprendere con attenzione chi sia il nostro interlocutore. quale vocazione abbiano le sue soluzioni verso il concretare di  problemi futuri o ripercussioni in aree differenti ma sempre di interesse.

Considerato che si parla di interessi e di economia nostra o dell’impresa,

Il nostro interlocutore deve essere affidabile e garantire il proprio operato con opportuna polizza rischi professionali come fanno tutti gli iscritti negli albi professionali; Meglio se come espressosud.it, con il patrimonio personale dei suoi supporters.

Inoltre i componenti dello studio non basta che abbiano una o più pareti dello studio tappezzate di altezzosi quanto impolverati titoli di studio, bisogna che dimostrino di prestare la dovuta attenzione alla formazione costante, quantomeno quella minima prevista dagli Ordini di appartenenza.  Ad esempio gli iscritti all’ordine dei Dottori commercialisti devono seguire almeno 90 ore di aggiornamento in un triennio.

Non dobbiamo neanche trascurare, di creare un ambito scientifico tecnico con il quale interagire in tutta sicurezza per trattare i nostri fatti amministrativi contabili e dichiarativi. Infatti la nostra cloud offre un ambiente intuitivo perchè basato sul diffuso sistema Microsoft, veloce, sicuro e monitorato.

Al tempo stesso la garanzia che le comunicazioni sono garantite, scongiura il rischio che la risposta ricevuta dallo studio, non sia pertinente alla domanda o non tenga conto della situazione individuale del cliente, in maniera globale.

Soccorre la struttura software a “blockchain” dello studio,

La quale traccia e garantire che le comunicazioni all’interno siano conosciute solo, ma anche da tutti i Professionisti responsabili per e di quel cliente.

Grazie al mandato professionale on line il nostro studio professionale di Cava dei Tirreni (SA) garantisce che le informazioni che vi riguardano siano conosciute contemporaneamente da tutti i professionisti interessati a voi ed alle vostre vicende tecniche, amministrative e fiscali , quali architetti, avvocati, ingegneri, commercialisti, consulenti e medici del lavoro, di cui ci fornite i contatti.

Lo studio on line ed in mobilità consente di inviare il mandato professionale tradizionalmente inteso, compilando i modelli di documento predisposti dagli esperti iscritti all’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili.

Infatti a richiesta sono disponibili studiate e predisposte lettere di incarico professionale via web per favorire le attività d:

  1. Apertura ditta individuale con attribuzione partita IVA;
  2. Costituzione Società Responsabilità Limitata – Semplificata – uniPersonale od a capitale ridotto;
  3. Tenuta della Contabilità semplificata con Trasmissione Telematica Dichiarazioni senza consulenza;
  4. Tenuta della Contabilità ordinaria, con trasmissione Telematica dichiarazioni senza consulenza;
  5. Redazione bilancio d’esercizio, nota integrativa, verbale di assemblea per spostamento od approvazione del bilancio, ed allegati senza consulenza;
  6. Trasmissione Telematica Bilancio e dichiarazioni senza consulenza;
  7. Controllo Dichiarazioni dei Redditi senza consulenza;
  8. Verifiche e controlli, consulenza generica con enti non commerciali ma ispettivi della P.A. o P.G.;
  9. Consulenza finanziaria;
  10. Consulenza gestionale;
  11. Controllo di gestione;
  12. Controllo legale;
  13. Perizia di stima;
  14. Cessione quote srl ed srl-s;
  15. Contratto di hosting su server, nella cloud dello studio DI MAIO di Cava dei Tirreni (SA);
  16. Studio ed analisi dell’impresa, costruzione e adozione del modello di organizzazione e gestione;
  17. Mandato professionale consulenza e adempimenti area lavoro;
  18. Mandato professionale modello 231, per la consulenza ed assistenza per la predisposizione del modello organizzativo e gestionale unitamente alle procedure interne di controllo e vigilanza idonei a prevenire il compimento di fatti illeciti e dei reati oggetto del decreto legislativo 231/2001.
  19. Preventivo incarico consulenza generica;
  20. Preventivo di massima ordinaria, bilancio, dichiarazioni, consulenza;
  21. Preventivo di massima ordinaria, dichiarazioni, consulenza;
  22. Preventivo di massima semplificata, dichiarazioni, consulenza;
  23. Preventivo di massima bilancio, dichiarazioni, consulenza;
  24. Preventivo di massima riclassificazione ed analisi di bilancio, economica, finanziaria, patrimoniale;
  25. Preventivo di massima analisi di bilancio, miglioramento del Rating;
  26. Delega/autorizzazione del cliente ad utilizzo servizio Fattura Elettronica fornito da Agenzia delle Entrate;
  27. Delega/autorizzazione del cliente ad utilizzo servizio Fattura Elettronica fornito da terzi;

Per maggiori informazioni e la nota informativa per i servizi erogati on line basta compilare la form che segue.

[contact-form-7 id=”204″ title=”Modulo di contatto”]

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Impresa

Impresa

L’impresa è un’attività a vocazione economica, professionalmente organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni e/o servizi.

Il concetto di “impresa” non va confuso con quello di “azienda“, che identifica invece il complesso dei beni organizzati dal suo titolare (imprenditore) per l’esercizio dell’attività caratteristica, nemmeno va confuso il concetto di “società“, che rappresenta invece uno specifico e nuovo soggetto giuridico esercente attività di impresa, spesso è anche un’azienda.

Si usa anche, come sinonimo di impresa, il termine inglese business letteralmente per indicare gli “affari” il movimento economico o gli scambi..

Si può dire quindi che l’impresa è l’attività esercitata dall’imprenditore, che potrà essere anche una società con o senza personalità giuridica.

L’azienda è in concreto l’alea aziendale, composta dagli immobili per le sedi, dalle attrezzature, dagli impianti, da tutto il personale, dai metodi di costruzione o produzione e quelli di controllo o procedure interne ed esterne di audit, più in generale le modalità di impiego e coordinamento/sfruttamento delle risorse di cui l’imprenditore dispone per esercitare appunto, la sua impresa.

La locuzione “ditta” per consuetudine, è anteposto alla denominazione od identificativo univoco commerciale dell’impresa in qualsiasi modo costituita. Di cui ne rappresenta anche un sinonimo.

In diritto commerciale si discute sulla possibilità che non tutte le imprese sono esercitate mediante un’azienda ad esempio il tipico caso dell’impresa individuale, ma non è possibile condividere appieno la teoria, in quanto anche l’imprenditore individuale se vuole fare impresa dovrà organizzarsi come fanno le aziende.

Va detto che, non sempre l’imprenditore è anche il proprietario dell’azienda.

Esistono alcune aziende le quali se pur organizzate quali imprese ad esempio l’ASL non hanno finalità di lucro ma di soddisfazione della clientela. Ovvero di raggiungimento di risultati sul piano socio assistenziale.

Gli studi professionali non sono imprese, non possono essere organizzati come una qualsiasi attivita’ economica. Possono avere caratteristiche molto vicine per organizzazione e tempi, ma lo scopo è totalmente diverso nessuno studio professionale persegue il fine del lucro, ma ciascun professionista titolare di studio, persegue le finalità di studio appunto; Di ricerca di applicazione delle regole scritte e non, di dare sempre maggiore credito alla propria opera per favorire tutta la categoria.

È difficile che un professionista quando si manifesta non coinvolga l’intera categoria di appartenenza. La differenza tra studi si puo’ notare sopratutto tra quanti eseguono compiti ripetitivi o volumetrici ad esempio gli studi legali delle compagnie assicuratrici. E gli studi che offrono assistenza alla propria clientela a 360 gradi, perche’ credono nell’amicizia e nella fiducia del proprio cliente.

Tornando all’impresa; È caratterizzata dallo scopo degli scopi. La famigerata produzione del reddito.

Inoltre come abbiamo detto l’impresa persegue. Lo scambio di beni o servizi e le conseguenti modalità adottate per il suo raggiungimento quali l’organizzazione, la economicità e la professionalità, la lealta’ commerciale desumibile attraverso l’impiego dei fattori produttivi a disposizione come ad esempio capitale, mezzi di produzione, materie prime e forza lavoro non da ultimi, relativi investimenti, provenienza modalita’ di impiego, destinazione.

È fondamentale per l’impresa che procuri capitale sufficiente a coprire e superare il costo delle spese di produzione, ossia produca un guadagno o profitto o utile: se questa non è più in grado di sopportare la spesa finisce inevitabilmente col fallire. Oggi e’ possibile prevenire tale forma di crisi aziendale, procurando che gli utili durante la vita della stessa azienda consentano di supportare l’impresa e la sua attivita’ anche quando gli utili non soddisfano tutte le le richieste finanziarie delle risorse aziendali utili all’attivita’ caratteristica dell’ impresa.

Con il termine core business si intende l’insieme delle attività principali che contribuiscono maggiormente alla produzione. Infatti il core business di un’azienda di trasporti è spostare merci, mentre il core business di un’azienda sanitaria quale l’ASL è curare i pazienti e prevenire.

Le imprese assumono tipologie diverse a seconda della tipologia della proprieta’ da cui parte l’idea e della tipologia della governance che la proprieta’ intende assumere per l’impresa da amministrare.


Se l’impresa e’ esercitata da una persona fisica si tratta di impresa in forma individuale, con questa forma l’imprenditore individuale rispondera’ in maniera solidale ed illimitata per i debiti della sua impresa. Se fallisce l’impresa fallisce anche lui.

Secondo il profilo giurisprudenziale, simili all’impresa individuale c’e’ quella familiare, formata dal 51% dall’imprenditore titolare dell’impresa e dal 49% da uno o piu’ familiari, riportanti un grado di parentela non superiore al 2º. Molte similitudini contornano l’azienda coniugale, di norma formata solo da marito e moglie. La sistematicita’ di aggregazione non incide in maniera sostanziale sulle regole civili e fiscali alle quali saranno soggette tutte le forme di attivita’ individuale o simile.

Se l’impresa è esercitata da una persona giuridica assume invece una veste societaria tra le forme aziendali collettive, che può essere a natura personale, di capitale o collettiva:

    • di società di persone. Le quali sono caratterizzate da un’autonomia patrimoniale imperfetta. Cioe’ il patrimonio della società non è perfettamente distinto da quello dei soci, per cui i creditori possono rivalersi se il patrimonio della societa’ è insufficiente a saldare il suo credito anche sui beni dei soci. Il nostro codice prevede
      • la società semplice (S.s.) non destinata alle attività commerciali, ma per gestire un’attività di tipo agricola o professionale, come ad esempio uno studio associato;
      • la società in nome collettivo (S.n.c.), nella quale tutti i soci sono responsabili solidalmente ed illimitatamente per le obbligazioni sociali.
      • la società in accomandita semplice (S.a.s.) in cui i soci
        • accomandatari amministrano la società e rispondono in maniera solidale ed illimitata con le obbligazioni sociali. Mentre i soci
        • accomandanti rispondono limitatamente al capitale conferito. Non possono amministrare la società.
    • le società di capitali sono quei soggetti giuridici che godono di autonomia patrimoniale perfetta, infatti il patrimonio di questo tipo di società è ben distinto da quello dei soci. Se una società di capitali fallisce, i creditori possono attingere solo dal patrimonio della società per capitale, beni immobili, ricavato dalla vendita delle attivita’ o dei brevetti posseduti dalla stessa, ecc. Una volta esaurito il patrimonio della società, se ci sono ancora debiti, essi restano insoluti. Le possibili forme che può assumere sono:
      • società a responsabilità limitata (S.r.l.),
      • società a responsabilità limitata semplificata (S.r.l.-s), Anche agricola, artigiana, unipersonale. a capitale ridotto il minimo per costituire e’ un solo euro.
      • società per azioni (S.p.a.)
      • società in accomandita per azioni (S.a.p.a.).
    • le società cooperative rappresentano una particolare forma societaria, le cui peculiarità sono connesse allo scopo mutualistico che perseguono.

Le imprese producono beni materiali  molto diversificati come le

    • Imprese agricole che producono beni non necessariamente sfruttando processi naturali legati alla terra, allevano animali, curano cicli biologici, praticano l’attività boschiva oggi anche del turismo o ricettivo agricolo rurale.
  • Imprese artigianali e industriali le quali compiono trasformazioni dei beni. 

Imprese che producono servizi 

  • Imprese di trasporto e telecomunicazioni;
  • Imprese di distribuzione di energia elettrica, gas, acqua;
  • Imprese di servizi ausiliari al commercio ed alla distribuzione;
  • Imprese di credito od intermediari abilitati;
  • Società di intermediazione finanziaria;
  • Imprese di assicurazione e riassicurazione;
  • Imprese di somministrazione di lavoro e ricerca del personale;
  • Imprese che erogano servizi di consulenza non riservata ali iscritti in albi professionali;
  • Imprese che erogano servizi di formazione professionale;
  • Imprese operanti nel settore della cura della salute che possono essere convenzionate con il Servizio Sanitario Nazionale Italiano,
  • Imprese del benessere, della prevenzione/diagnostica sanitaria (es: ospedali privati, terme, laboratori di analisi mediche, centri di riabilitazione, SPA, ecc.);
  • Imprese che forniscono servizi di assistenza alle persone quali: baby e dog sitter, badanti, sorveglianti accompagnatori e similari, vigilanza, accettazione o ricevimento cose e persone;
  • Società sportive;
  • Società che svolgono attività di contact center;
  • Laboratori di analisi, prove e tarature;
  • Imprese che forniscono servizi informatici;
  • Imprese di facchinaggio e pulizia;
  • Societa’ od Organismi di certificazione e di omologazione;
  • Imprese che noleggiano mezzi, apparecchiature, strutture, sistemi informatici;
  • Imprese che si occupano della manutenzione di infrastrutture di proprietà di terzi e/o gestiscono i servizi connessi;
  • Imprese per la manutenzione del verde giardinaggio, disboscamento, taglio boschivo;
  • Imprese di installazione, manutenzione e/o assistenza post vendita, monitoraggio, riparazione di impianti, apparecchiature, sistemi, macchine ed attrezzature, opere in genere;
  • Imprese di intermediazione commerciale, del tipo talent scout per agenti e rappresentanti;
  • Imprese di partecipazione finanziaria od holding, di intermediazione finanziaria, per utilizzo di concessioni pubbliche o private;
  • Imprese dell’intrattenimento, dello spettacolo, della cultura, della formazione e dell’informazione della emissione radio e televisiva;
  • Imprese del turismo e della ristorazione.

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Tutte le imprese nostre assistite sono gestite in cloud anche le imprese “manifatturiere” quelle del “commercio” o del terziario avanzato ai piu’ noto come settore dei “servizi”, trovano all’interno della nostra cloud assistenza h24 sicurezza informatica e discrezione degli impiegati.

L’elenco delle tipologie di imprese di servizio da noi assistite contiene solo una parte, a titolo di esempio, in quanto il mondo dei servizi è oggetto di continua evoluzione. Non perdere l’occasione di creare la tua impresa di produzione o di sevizi.


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