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Come aprire uno studio medico privato


Come aprire uno studio medico privato
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Come aprire uno studio medico privato

Appena laureati in medicina i ragazzi non sanno di essere ad un passo dal diventare un professionista della salute e poter aprire un proprio studio medico, infatti il successivo esame di abilitazione, renderà possibile la realizzazione del traguardo dei precedenti studi.
Poi; Una volta aperto il proprio studio professionale, oltre lo studio per l’aggiornamento professionale che è un adempimento per rimanere iscritto presso il proprio albo. Chi ha passione continuerà la propria ricerca, oltre alle ore da dedicare ai pazienti ovviamente.
Coscienti quindi che il libero professionista è sempre uno studente, il quale però deve certamente trovare il tempo per continuare a farlo senza per altro togliere tempo alla famiglia; E le pubbliche relazioni? ci vorrà del tempo anche per quello se vogliamo gestire anche l’immagine dello studio.

Ecco le informazioni minime per avviare l’attività medico professionale.

Dal punto di vista fiscale non esiste una sostanziale differenza se non nel margine di redditività oggi espresso dalla fantastica combinazione codice attività ATECO 2007 ed ISA. Il professionista deve adottare un tipo di contabilità la quale tiene espressamente conto dei flussi di cassa. Solo le spese pagate saranno deducibili e soltanto i ricavi incassati formeranno l’imponibile.

Ovviamente sono comprese tutte le spese di gestione dello studio, l’ammortamento degli impianti dei macchinari e delle attrezzature. I dipendenti, eventuali collaborazioni, ecc.

Il professionista sarà infine chiamato a contribuire al sostentamento della cassa di previdenza professionale, che corrisponde all’ente che erogherà la pensione. In Italia tutti i professionisti storici non utilizzano l’INPS ma hanno una cassa di previdenza propria ad esempio i medici si iscrivono all’ENPAM, allo scopo segnaliamo la rivoluzionaria possibilità di iscrizione che hanno solo gli studenti in medicina.

Gli operatori del settore ovviamente non lo fanno ma molti confondo lo studio con l’ ambulatorio medico.

Lo studio medico professionale è il luogo in cui il professionista abilitato ovvero specializzato alla professione sanitaria, svolge la sua attività. Che può essere eseguita anche in forma associata ma senza intermediari; Il professionista abilitato alla professione, qualifica un sito quale studio medico, pertanto il sito non necessita di autorizzazione previa essendo il professionista sanitario già abilitato all’esercizio della professione medica.

La sede presso la quale il medico svolge l’attività professionale, non ha una rilevanza giuridica autonoma per la sua natura per altro anche privata. L’attività medico professionale, prevale rispetto anche l’attività economica eventualmente presente nello stesso sito.

Lo studio medico, non è un locale aperto al pubblico, non essendo accessibile alla generalità indistinta di utenti ma è pensato e strutturato per accogliere pazienti, i quali  nutrono verso il professionista un rapporto di natura fiduciaria. È facile che lo studio sia collocato all’interno o comunque è parte dell’abitazione del medico.

Per ambulatorio s’intende il luogo dove sono fornite prestazioni sanitarie. In tali ambienti prevale la struttura organizzativa, cioè l’insieme delle risorse umane e materiali utilizzate per l’esercizio dell’attività rispetto alle singole prestazioni professionali disponibili nel complesso ambulatoriale.

Ciascun ambulatorio assume valenza giuridica soggettiva, lasciando al professionista o ai professionisti che lavorano al suo interno, le attività operative professionali.

E’ una struttura sanitaria con individualità e organizzazione propria; Considerata la complessità della struttura ed il tipo di attrezzature impiegate, l’attività imprenditoriale prevale rispetto a quella professionale del singolo operatore sanitario che vi lavora dai medici alle maestranze.

L’ambulatorio è considerato una struttura sanitaria rischiosa e complessa, è prevista la presenza di un direttore sanitario ed è soggetta ad autorizzazione regionale oltre che comunale.

Sia l’ambulatorio che il poliambulatorio sono quindi considerate delle imprese commerciali vere e proprio. La responsabilità imprenditoriale e la responsabilità professionale relativa al singolo professionista sono nettamente separate.

Dal punto di vista normativo, per aprire uno studio medico è sufficiente una semplice comunicazione all’autorità di vigilanza annonaria comunale, mentre per gli ambulatori è necessaria una specifica autorizzazione regionale all’esercizio dell’attività.

I principali riferimenti normativi sono rintracciabili nell’art. 193 del T.U.L.S. ancora vigente, nell’art. 43 della legge n. 833/78 e nell’art. 8-ter del decreto legislativo n. 502/1992.

Poi le leggi regionali.

COME APRIRE UNO STUDIO MEDICO

Trasformato lo studente in medicina, in un dottore vero e proprio, necessita, un elemento indispensabile rappresentato dall’immobile.

Anche l’abitazione privata può essere adibita a studio medico, purché sia igienicamente apprezzabile ed a norma.

Ricordiamo che il paziente non è un cliente, ma resta sempre un consumatore.

Questo significa che il medico dovrà dotarsi di una sala d’attesa, di una stanza all’interno della quale effettuare le visite ed adeguati servizi igienici. Tutto proporzionato al numero dei pazienti giornalieri che hanno accesso allo studio. Infatti, non esistono limiti, per quanto riguarda la metratura, mentre devono essere presenti ad esempio finestre in grado di garantire il ricambio d’aria. Se non è possibile utilizzare l’abitazione privata, un contratto di locazione commerciale per uso medico permetterà di scegliere l’immobile perfetto nel pieno rispetto di tutte le regole.

Controlliamo i documenti utili per aprire lo studio medico esercitato in maniera professionale:

  • Attestato iscrizione Ordine dei Medici;
  • Iscrizione all’ENPAM (Cassa di previdenza dei medici);
  • Apertura della posizione Iva;
  • Regolarizzare la posizione Inail;
  • Scia di avviso apertura attività;
  • Stipula assicurazione professionale;
  • Creazione della PEC;
  • Istituzione di un sistema informatico software ed hardware protetto;
  • Creazione di una pagina dello studio su social.

Per quanto riguarda la fiscalità. Il rispetto delle regole, le comunicazioni telematiche con il servizio sanitario nazionale ovvero le trasmissioni delle dichiarazioni dei redditi la predisposizione delle deleghe di pagamento e tanto altro.

Anche il medico si dovrà affidare ad un commercialista.

Per il resto; Buona libera Professione a tutti/e.


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