Bandiera rossa la triunferà
Bandiera rossa la triunferà
Stiamo assistendo al linciaggio mediatico verso il governo del cambiamento. E ci sta.
Perché così, efferatamente masochista?
Ad esempio oggi anche striscia da sempre ottimista e proiettata al futuro, vero baluardo della legalità e paladini delle masse. Da ciò la presente presa d’atto, li seguo sempre e rispetto la loro professionalità tantissimo.
Anche striscia la notizia del 11/01/2019 delle ore 21,10 circa ha definito le parole di DI MAIO con parole a nostro avviso non sue.
Nega od ironizza sulla possibilità dell’Italia di uscire dalla crisi, inneggiando al gioco unica fonte di sicurezza economica futura.
Come se per cambiare le cose non bastasse cambiare; Intanto atteggiamento.
L’Italia si è espressa ha scelto due partiti uno nuovo ed uno meno, partiti storicamente d’alternativa e storicamente fuori dal coro mai piegati alla burocrazia europea. Sicuramente sottovalutati, dagli antagonisti e dagli altri partiti. I quali oggi corrono ai ripari in maniera maldestra e pericolosa per il paese Italia.
I comunisti italiani quantomeno da quando hanno interrotto i rapporti con la Grande Madre, non sono poi tanto potenti, radicati nella società come sempre, ma oggi grazie alla volontà comune del centro allargato di buttare giù questo governo, si ritrovano ed hanno gran parte della editoria in mano.
Oggi l’editoria sfrutta tutti i media e sistemi di diffusione. In pratica ci raggiunge tutti singolarmente.
Considerato che serpeggia tra le masse proprio quella voglia di rifondazione del comunismo; Fuori i sindacati e fuori tutti i partiti tradizionali, ormai inesorabilmente sfiduciati. Il momento politico sembra abbastanza delicato infatti il centro allargato si sta uniformando alla sinistra estrema, forse perchè il governo subisce il carisma del rappresentante di estrema destra. Neanche risponde a verità questo assunto, ma é quello che i media ci propinano.
Certamente quindi gli altri partiti stanno scientemente facendo in modo che i comunisti sembrino più potenti oppure pur di fare danni al governo preferiscono umiliare prima di tutto la loro intelligenza, costretti a negare anche l’ovvio e poi chi li ascolta, perchè costretto in un ambito senza uscita definitivamente prostrato. A governi succubi dell’europa e senza alcuna politica strategica interna.
Governi del lassismo e della umiliazione del popolo già prostrato. 
Inutile negare che la politica attuale che per altro, neanche ho votato, quantomeno ci sta ridando dignità in europa da dove certamente riprenderà la speranza Italiana. Strutturale ed economica.
Bandiera rossa può anche trionfare, come intonava un ritornello già Garibaldino, poi ripreso durante la fine della II° guerra mondiale, ma e siamo tutti d’accordo, purché l’Italia o gli Italiani non siano ridotti in macerie.
Per il piacere di una ideologia masochista, la quale nega anche la possibilità di redimersi, od opporsi al sopruso, al fato, ma in compenso uniforma, come sta uniformando tutti i partiti coalizzati contro il popolo Italiano e soprattutto l’Italia; Altro che Grillini o Leghisti. I media stanno lavorando contro i confini e la possibilità di crescita e di sviluppo.
A cosa oppure a chi potrebbe mai essere utile, vincere una guerra dove muore tutto. E tutti.
Questo il comunismo reale ? Bandiera rossa la triunferà
Possibile che la crisi di coscienza comunista abbia partorito solo il paladino delle cooperative rosse del triveneto. ma si lo ricordiamo tutti mani pulite arrivata alle coop rosse é implosa scomparsa dai giornali e tele si è in pratica conclusa ma non era finita ne l’evasione fiscale ne la corruzione a tutti i livelli, forse da mani pulite in poi abbiamo assistito alle pretese di tangente più assurde ed ai livelli più bassi. Il magistrato “che c’azzecca” ? Entrò in politica dopo che pubblicamente l’aveva schifata da sempre e per sempre.
Media, direttori e direzioni perché fate questo ? Tutti non solo Striscia per la quale in questa occasione forse non ho compreso la satira. E mi scuso di ciò ma.
Facciamo lavorare il governo e lasciamo stare la diffusione di notizie o presunte tali ma comunque costruite in maniera tendenziosa, che possono incutere nelle perone sentimenti di svilimento ed afflizione in luogo della voglia di reagire della voglia di produrre e soprattutto riprendere l’abitudine di accumulare il risparmio.
Gli Italiani dopo tutto quello che sentono delle persone di cui si fidavano, hanno bisogno di sentirsi ancora utili e sicuri del futuro garantito dallo Stato i suoi servizi ed i media che lo supportano anche scherzandoci con la satira., o criticandolo ma senza cercare di convincere la gente su cose a giudizio comune totalmente immorali od assurde.
Alla fine del mandato vedremo, se questo governo ci sarà riuscito; Non e facile ridare fiducia agli imprenditori ed agli investitori soprattutto esteri, se vi ci mettete pure voi non ne usciamo più veramente ma per colpa vostra non dei politici che tentano di rilanciare soprattutto gli animi.
Meglio riparlarne a mandato politico finito. Credo siamo d’accordo, se intanto nessuno rimpiange tutti i governi precedenti.
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Bandiera rossa la triunferà
Avvocati: Requisiti per rimanere iscritti
Avvocati: Requisiti per rimanere iscritti all’Albo
Concluso l’iter parlamentare con il parere favorevole delle commissioni, manca solo il testo finale del ministero e la pubblicazione in gazzetta.
Si ricorda che, durante il suo iter, il regolamento ha già assistito alla soppressione, a seguito dei pareri espressi dal Consiglio nazionale forense e dal Consiglio di Stato, di due dei requisiti considerati essenziali per l’esercizio della professione:
- essere in regola con i pagamenti alla Cassa forense e
- essere in regola con i pagamenti al consiglio dell’ordine.
I sei requisiti ormai da considerare definitivi.
Dei quali chi vuole continuare ad esercitare il mestiere di avvocato dovrà necessariamente possedere contemporaneamente, fatta eccezione per i giovani legali iscritti all’albo da meno di cinque anni, per dimostrare l’esercizio “effettivo, continuativo, abituale e prevalente” della professione di avvocato se patrocinante:
– essere titolare di una partita Iva attiva o far parte di una società o associazione professionale che sia titolare di partita Iva attiva;
– avere l’uso di locali e di almeno un’utenza telefonica, destinati allo svolgimento dell’attività professionale, anche in associazione professionale, società o associazione di studio con altri colleghi, o anche presso altro avvocato ovvero in condivisione con altri avvocati;
– aver trattato almeno cinque affari l’anno (sia attività giudiziale che stragiudiziale), anche se l’incarico è stato conferito da altro professionista;
– essere titolare di un indirizzo di posta elettronica certificata, comunicato al consiglio dell’ordine;
– aver assolto gli obblighi di aggiornamento professionale;
– aver stipulato una polizza assicurativa a copertura della responsabilità civile derivante dall’esercizio della professione.
Dalla Camera, anche l’ok, con rilievi.
Al decreto attuativo per lo svolgimento dell’esame di Stato mentre è ancora in corso l’esame sullo schema riguardante il tirocinio forense.
Attendiamo la pubblicazione in gazzetta per la valutazioni finali o definitive.
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Avvocati: Requisiti per rimanere iscritti all’Albo
Pace fiscale 2019 o condono ?
Pace fiscale 2019 o condono ?
Vediamo in estrema sintesi la Pace Fiscale discussa ed approvata in occasione della Legge di Bilancio 2019:Decreto-legge del 23/10/2018 n. 119 – Disposizioni urgenti in materia fiscale e finanziaria. Pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 247 del 23 ottobre 2018.
il Governo “del cambiamento” ha previsto tre diversi momenti di intervento per agevolazioni e sconti; Individuabili prima, durante e dopo il famigerato e costoso contenzioso fiscale.
Vediamoli in sequenza
Va detto subito che, in precedenza esistevano già strumenti deflattivi del contenzioso con questo provvedimento casomai sono stati rimarcati ed in alcuni casi potenziati.
In pratica, il contribuente che riceve un accertamento fiscale disponeva già di una serie di strumenti normativi per evitare il contenzioso ed evitare i recuperi coattivi delle somme. Gli strumenti oggi aggiunti con il rispetto dei diritti del contribuente, tendono ad assicurare il giusto equilibrio tra i suoi diritti e la effettiva capacità contributiva.
Per evitare contenziosi quindi in caso di accertamento è possibile:
- L’autotutela;
- L’acquiescenza;
- L’Accertamento con adesione;
- Il Reclamo/Mediazione;
- Ricorso tributario;
- Conciliazione Giudiziale.
Pace fiscale 2019:
Consiste in una concreta riduzione di imposte, sanzioni ed interessi che gravano sui contribuenti debitori, anche professionisti ed imprese che hanno in corso cartelle esattoriali anche in contenzioso purchè con l’Agenzia delle Entrate ovvero con la Riscossione (ex Equitalia).
La pace fiscale come detto è stata concentrata in tre diversi momenti di intervento:
- Quello precedente la notifica dell’accertamento fiscale vero e proprio;
- Quello successivo la notifica dell’accertamento, nelle more dell’attivazione di un eventuale ricorso agli atti notificati, con l’obiettivo di ridurre in modo importante i contenziosi potenziali;
- Durante il contenzioso tributario. Ivi compresa la procedura di Cassazione.
È vero, la pace fiscale prevede sconti su imposte, sanzioni ed interessi; Ma tiene conto di due elementi fondamentali:
- Capacità economica del contribuente; attraverso la verifica ISEE;
- La probabilità di chiusura con soddisfazione reciproca del contenzioso.
Pace fiscale 2019: secondo il Governo non sarà un condono ma un’ottimizzazione degli strumenti già esistenti deflattivi del contenzioso
Secondo quanto dichiarato dagli esponenti della maggioranza parlamentare e dallo stesso ministro dell’economia Giovanni Tria, l’attuale pace fiscale, non è la rivisitazione del famigerato condono tombale varato dal Governo Berlusconi II nel 2002.
La pace fiscale 2019 si pone, infatti, l’obiettivo di ottimizzare gli strumenti deflattivi del contenzioso tributario già esistenti.
Proprio per questo motivo, soprattutto dalle opposizioni, si parla già di una rottamazione ter in riferimento alle definizioni dei ruoli in esazione.
In ogni caso, secondo quanto palesato dal documento approvato anche questa pace fiscale 2019 per come approvata, ha totalmente dimenticato il ravvedimento operoso in tutti i momenti di riflessione che hanno portato alla costruzione dell’intero pacchetto di regole “nuove”
Il primo momento, precedente la notifica dell’accertamento e l’avvio del contenzioso
In particolare, il primo intervento riguarderebbe il momento in cui il contribuente decide spontaneamente di mettersi in regola, subito dopo essersi accorto di un errore nel versamento delle imposte dirette ed indirette quali l’IVA.
Il secondo momento, si concreta nelle more della presentazione del ricorso.
Il secondo momento della pace fiscale 2019 riguarda la procedura precedente il contenzioso potenziale, e parte con le notifiche dei processi verbali di constatazione emessi dalle Fiamme Gialle o dagli avvisi di accertamento.
Il momento durante e dopo l’avvio del contenzioso
Il momento a nostro avviso più interessante della pace fiscale 2019, che si applica alla fase del contenzioso vero e proprio, è attualmente regolamentato nel modo che testualmente si riporta in sintesi:
Le controversie attribuite alla Giurisdizione Tributaria in cui e’ parte l’Agenzia delle Entrate, aventi ad oggetto atti impositivi, pendenti in ogni stato e grado del giudizio, compreso quello in Cassazione e anche a seguito di rinvio, possono essere definite, a domanda del soggetto che ha proposto l’atto introduttivo del giudizio o di chi vi e’ subentrato o ne ha la legittimazione, con il pagamento di un importo pari al valore della controversia.
Il valore della controversia e’ stabilito ai sensi del comma 2 dell’articolo 12 del decreto legislativo 31 dicembre 1992, n. 546.
In deroga a quanto previsto dal comma 1, in caso di soccombenza dell’Agenzia delle Entrate nell’ultima o unica pronuncia giurisdizionale non cautelare depositata alla data di entrata in vigore del presente decreto, le controversie possono essere definite con il pagamento:
a) della meta’ del valore della controversia in caso di soccombenza nella pronuncia di primo grado;
b) di un quinto del valore della controversia in caso di soccombenza nella pronuncia di secondo grado.
Le controversie relative esclusivamente alle sanzioni non collegate al tributo possono essere definite con il pagamento del quindici per cento del valore della controversia in caso di soccombenza dell’Agenzia delle Entrate nell’ultima o unica pronuncia giurisdizionale non cautelare, sul merito o sull’ammissibilità dell’atto introduttivo del giudizio, depositata alla data di entrata in vigore del presente decreto, e con il pagamento del quaranta per cento negli altri casi.
In caso di controversia relativa esclusivamente alle sanzioni collegate ai tributi cui si riferiscono, per la definizione non è dovuto alcun importo relativo alle sanzioni qualora il rapporto relativo ai tributi sia stato definito anche con modalità diverse dalla presente definizione.
Pace fiscale e obiettivi finanziari
È possibile che la pace fiscale 2019, sarà uno tra gli strumenti fondamentali per reperire le risorse finanziarie necessarie per i dati di bilancio, ma non va negato che con la pace fiscale 2019 si dovrebbe anche poter porre in essere altri interventi di necessaria politica fiscale, tra cui la rimodulazione delle aliquote Irpef oppure l’introduzione graduale della flat tax.
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