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D.A.Spo. ai “corrotti”


D.A.Spo. ai "corrotti"
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Categories : Europa , Franchising , Tributarista

D.A.Spo. ai “corrotti”

Il D.A.SPO. acronimo che sta per “Divieto di Accesso alle manifestazioni Sportive” se preferite per semplificare l’esteso concetto giuridico a chi corrompe oppure cede alla corruzione; Interdizione dai pubblici uffici per i corrotti, a vita. Si discutono già, i profili Costituzionali della esclusione perpetua dai pubblici uffici, senza alcuna previsione riabilitativa.

Sospensione della prescrizione del reato sotteso all’accusa, dopo la sentenza di primo grado.

Obblighi più stringenti per partiti, movimenti politici o fondazioni e associazioni riconosciute e non ma collegate. Queste le principali misure della nuova legge anti corruzione, dal Movimento 5S vero padre della legge il lancio dell’hastag #spazzacorrotti.

Meglio non commentare il risultato politico della legge, si dovrebbe parlare molto non del governo attuale che in pochi mesi dall’avvio del cambiamento politico segna una nuova e più decisa o decisiva, spallata a vecchi sistemi nefasti per l’Italia e gli Italiani. Dovremmo piuttosto interrogarci su come; Per tanti anni i partiti oggi all’opposizione di governo, ci hanno fatto tutti, sonoramente; Fessi.


È modificato l`articolo 317-bis del codice penale, di fatto sono state integrate le previsioni normative di reato; Alla cui condanna, consegue la pena accessoria dell`interdizione perpetua dai pubblici uffici. Da ciò il richiamo al daspo il quale entra nel nostro ordinamento per limitare od inibire l’accesso agli stadi da parte dei facinorosi particolarmente pericolosi. Tornando alla previsione normativa sulla corruzione;

Agli attuali reati di :

peculato,

concussione,

corruzione propria e

corruzione in atti giudiziari,

Sono stati aggiunti:

la corruzione impropria,

la corruzione propria aggravata,

l`induzione indebita a dare o promettere utilità,

la corruzione di persona incaricata di pubblico servizio,

la corruzione attiva;

l`istigazione alla corruzione;

il reato di corruzione nelle sue diverse forme, commesso da membri della Corte penale internazionale, da organi e funzionari dell`Unione europea o di Stati esteri,

il traffico di influenze illecite.

Tra le aggravanti del reato di cui si terrà conto nelle sentenze per i reati di peculato, corruzione in atti giudiziari e traffico di influenze illecite commessi in danno o a vantaggio di un`attività imprenditoriale, si annovera l`incapacità di contrattare con la pubblica amministrazione, per 12 anni. Oltre quelli previsti per una eventuale riabilitazione.

NIENTE ALTERNATIVE

Per i condannati di reati contro la pubblica amministrazione come il peculato, la concussione, la corruzione.

Non sarà possibile espiare neanche in parte la pena nei regimi quali;

L`assegnazione al lavoro all’esterno;

I permessi premio e;

le misure alternative alla detenzione.

CAUSE NON PUNIBILITÀ.

È stato introdotto un nuovo articolo nel codice penale, il 323-ter il quale stabilisce che, non sia punibile chi ha commesso i reati di corruzione:

se li denuncia volontariamente;

se fornisce indicazioni utili e concrete per assicurare la prova del reato e per individuare altri eventuali responsabili.

Per l’applicazione della causa di non punibilità, l`interessato deve denunciate il fatto prima, che il suo nome sia iscritto sul registro degli indagati, e, comunque, non oltre 4 mesi.

PRESCRIZIONE.

Il corso della prescrizione è sospeso, dalla data di pronuncia della sentenza di primo grado a prescindere se di condanna o di assoluzione. L’entrata in vigore della norma è prevista per il primo gennaio 2020.

AGENTE SOTTO COPERTURA.

Viene esclusa la possibilità che, durante le operazioni di polizia sotto copertura finalizzate alla prevenzione ed il  contrasto dei reati contro la pubblica amministrazione come la corruzione od il peculato,  per gli ufficiali di polizia giudiziaria i quali operanti al solo fine di acquisire elementi di prova, abbiano condotte che costituirebbero reato.

ONLINE LE DONAZIONI AI PARTITI OLTRE 500,00 EURO.

È obbligatorio rendere pubblici sul sito internet del partito o del movimento politico i dati di chi eroga nell’anno contributi superiori ad euro 500,00 i soggetti obbligati sono partiti o movimenti politici nonché alle liste di candidati alla carica di sindaco partecipanti alle elezioni amministrative nei comuni con popolazione superiore a 15mila abitanti”.

Saranno esenti dalle nuove disposizioni, le attività a contenuto non commerciale, professionale o di lavoro autonomo di sostegno volontario all’organizzazione e alle iniziative del partito o movimento politico, confermato l’obbligo per tutte le elargizioni ricevute dagli stessi enti di rilasciare la ricevuta a madre e figlia la cui matrice va conservata.

TRASPARENZA ANCHE PER LE FONDAZIONI.

Gli obblighi sulla pubblicità dei contributi, sulla rendicontazione e la trasparenza valgono anche per “fondazioni, associazioni e comitati comunque collegati a un partito o movimento politico” che nell’articolo 15 del ddl collegato vengono equiparate a partiti e movimenti politici.


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